ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00274

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 291 del 01/03/2010
Abbinamenti
Atto 7/00285 abbinato in data 17/03/2010
Atto 7/00306 abbinato in data 13/04/2010
Approvazione risoluzione conclusiva
Atto numero: 8/00070
Firmatari
Primo firmatario: CODURELLI LUCIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 01/03/2010
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DAMIANO CESARE PARTITO DEMOCRATICO 01/03/2010
GNECCHI MARIALUISA PARTITO DEMOCRATICO 01/03/2010
GATTI MARIA GRAZIA PARTITO DEMOCRATICO 01/03/2010
MOSCA ALESSIA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 01/03/2010
BELLANOVA TERESA PARTITO DEMOCRATICO 01/03/2010
BERRETTA GIUSEPPE PARTITO DEMOCRATICO 01/03/2010
BOBBA LUIGI PARTITO DEMOCRATICO 01/03/2010
BOCCUZZI ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 01/03/2010
MADIA MARIA ANNA PARTITO DEMOCRATICO 01/03/2010
MATTESINI DONELLA PARTITO DEMOCRATICO 01/03/2010
MIGLIOLI IVANO PARTITO DEMOCRATICO 01/03/2010
RAMPI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO 01/03/2010
SANTAGATA GIULIO PARTITO DEMOCRATICO 01/03/2010
SCHIRRU AMALIA PARTITO DEMOCRATICO 01/03/2010


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Stato iter:
08/06/2010
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 10/03/2010
CODURELLI LUCIA PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 10/03/2010
CAZZOLA GIULIANO POPOLO DELLA LIBERTA'
MOFFA SILVANO POPOLO DELLA LIBERTA'
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 17/03/2010
PALADINI GIOVANNI ITALIA DEI VALORI
MOFFA SILVANO POPOLO DELLA LIBERTA'
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 30/03/2010
MOFFA SILVANO POPOLO DELLA LIBERTA'
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 13/04/2010
VIESPOLI PASQUALE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 13/04/2010
CAZZOLA GIULIANO POPOLO DELLA LIBERTA'
 
INTERVENTO GOVERNO 20/04/2010
CARFAGNA MARIA ROSARIA MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (PARI OPPORTUNITA')
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 20/04/2010
GNECCHI MARIALUISA PARTITO DEMOCRATICO
GATTI MARIA GRAZIA PARTITO DEMOCRATICO
MOSCA ALESSIA MARIA PARTITO DEMOCRATICO
PELINO PAOLA POPOLO DELLA LIBERTA'
SCHIRRU AMALIA PARTITO DEMOCRATICO
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 20/04/2010
CARFAGNA MARIA ROSARIA MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (PARI OPPORTUNITA')
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 20/04/2010
MOFFA SILVANO POPOLO DELLA LIBERTA'
CODURELLI LUCIA PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO GOVERNO 06/05/2010
GIOVANARDI CARLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 06/05/2010
GNECCHI MARIALUISA PARTITO DEMOCRATICO
RAMPI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO
CODURELLI LUCIA PARTITO DEMOCRATICO
PELINO PAOLA POPOLO DELLA LIBERTA'
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 06/05/2010
GIOVANARDI CARLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 25/05/2010
PELINO PAOLA POPOLO DELLA LIBERTA'
CODURELLI LUCIA PARTITO DEMOCRATICO
CAZZOLA GIULIANO POPOLO DELLA LIBERTA'
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 03/06/2010
PELINO PAOLA POPOLO DELLA LIBERTA'
CODURELLI LUCIA PARTITO DEMOCRATICO
MOFFA SILVANO POPOLO DELLA LIBERTA'
PALADINI GIOVANNI ITALIA DEI VALORI
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 08/06/2010
PELINO PAOLA POPOLO DELLA LIBERTA'
DAMIANO CESARE PARTITO DEMOCRATICO
PORCINO GAETANO ITALIA DEI VALORI
DELFINO TERESIO UNIONE DI CENTRO
CODURELLI LUCIA PARTITO DEMOCRATICO
PALADINI GIOVANNI ITALIA DEI VALORI
SALTAMARTINI BARBARA POPOLO DELLA LIBERTA'
FEDRIGA MASSIMILIANO LEGA NORD PADANIA
MOFFA SILVANO POPOLO DELLA LIBERTA'
 
PARERE GOVERNO 08/06/2010
VIESPOLI PASQUALE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 10/03/2010

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 10/03/2010

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 17/03/2010

DISCUSSIONE IL 17/03/2010

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 17/03/2010

DISCUSSIONE IL 30/03/2010

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 30/03/2010

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 13/04/2010

DISCUSSIONE IL 13/04/2010

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 13/04/2010

DISCUSSIONE IL 20/04/2010

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 20/04/2010

DISCUSSIONE IL 06/05/2010

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 06/05/2010

DISCUSSIONE IL 25/05/2010

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 25/05/2010

DISCUSSIONE IL 03/06/2010

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 03/06/2010

DISCUSSIONE IL 08/06/2010

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 08/06/2010

ACCOLTO IL 08/06/2010

PARERE GOVERNO IL 08/06/2010

APPROVATO (RISOLUZIONE CONCLUSIVA) IL 08/06/2010

CONCLUSO IL 08/06/2010

Atto Camera

Risoluzione in Commissione 7-00274
presentata da
LUCIA CODURELLI
lunedì 1 marzo 2010, seduta n.291

La XI Commissione,

premesso che:

l'Italia purtroppo è molto lontana dagli obiettivi stabiliti a Lisbona nel 2000 per quanto riguarda l'occupazione femminile: il numero delle donne occupate è fermo, infatti, al 46,1 per cento contro il 60 per cento che si sarebbe dovuto raggiungere entro l'anno in corso; siamo al 96o posto al mondo per la partecipazione delle donne nell'economia e all'88o per la presenza nel lavoro. Un dato inferiore a quello medio dell'Unione europea di circa dodici punti;

una disparità, rispetto agli altri Paesi europei, dovuta a molti fattori non ultimo, ancora, lo stereotipo per il quale assumere un donna significa «incorrere nel pericolo della maternità». In realtà, secondo una ricerca recentemente condotta dalla Sda Bocconi school of management la maternità rappresenta per le imprese lo 0,23 per cento del totale dei costi di gestione del personale. Secondo l'Isfol se in presenza di figli di età inferiore ad un anno il tasso di attività degli uomini sale dall'85,6 per cento al 96,6 per cento, quello delle donne scende dal 64,2 per cento al 54,2;

elemento fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi di Lisbona è l'ampliamento dei servizi alla prima infanzia, gli asili nido avrebbero dovuto raggiungere il 33 per cento dei bambini, mentre nel nostro Paese siamo notevolmente al di sotto; fondamentale poi, per l'occupazione femminile, la qualità del lavoro e la condivisione del lavoro di cura dei figli, rispetto al quale, più volte il Partito Democratico, ha presentato più proposte volte alla piena responsabilità degli uomini e delle donne sia all'interno della famiglia che nel lavoro;

le politiche di sostegno all'occupazione femminile vedono un tassello importante proprio nel sostegno alla prima infanzia. Il Governo Prodi, con la finanziaria 2007, aveva stanziato ben 727 milioni di euro in tre anni, di cui 446 dello Stato e 281 delle regioni. Lo stesso Sottosegretario con delega alle politiche per la famiglia, che, per l'anno in corso ha a disposizione 187 milioni di euro, con i quali deve occuparsi di adozioni, fondi nuovi nati, osservatorio famiglia, politiche di conciliazione famiglia-lavoro e altro ha recentemente dichiarato «In pratica non abbiamo ancora deciso se destinarli agli asili nido»;

per quanto riguarda le politiche per l'occupazione la legge finanziaria per il 2008 (Governo Prodi) all'articolo 2, comma 539, aveva previsto uno specifico intervento fiscale in favore delle donne del Mezzogiorno, concedendo ai datori di lavoro che, nel periodo compreso tra il 1o gennaio e il 31 dicembre incrementavano il numero dei lavoratori dipendenti con contratto a tempo indeterminato nelle regioni Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, Basilicata, Sardegna, Abruzzo e Molise un credito d'imposta di 333 euro per ciascun lavoratore assunto, che sale a 416 euro per ciascuna lavoratrice. Nessuna specifica disposizione è stata prevista, né dalla finanziaria 2009 e quella 2010 né da alcun provvedimento al riguardo e l'intervento proposto dal Governo Prodi non è stato ulteriormente rifinanziato;

alcuni provvedimenti, messi in campo nel corso della presente legislatura, come l'abolizione della la legge n. 188 del 2007, sulle dimissioni in bianco, la limitazione del ricorso al part time, prevista dal decreto-legge n. 112 del 2008, il mancato rinnovo degli incentivi fiscali a favore delle donne lavoratrici del Mezzogiorno; hanno favorito, al contrario, il diffondersi di comportamenti sempre più scorretti da parte dei datori di lavoro nelle aziende e l'aumento della discriminazione nei confronti delle lavoratrici;

inoltre in risposta all'interrogazione n. 5-02121 al Ministro del lavoro e delle politiche sociali per chiedere chiarimenti sulle cause che determinano l'allontanamento delle donne dal mondo del lavoro in seguito alla nascita di un figlio è stato costretto a confermare: «infatti, si registrano un incremento percentuale tra il 2009 e il 2008, pari al 57 per cento per delle violazioni amministrative in ordine alla tutela economica (astensione obbligatoria e facoltativa) nonché, in materia di tutela fisica, del 155 per cento per le ipotesi di reato (divieto di lavoro notturno) e del 242 per cento per gli illeciti amministrativi (permessi "per allattamento"; licenziamenti o ripristino del rapporto di lavoro)»;

il 3 dicembre scorso, il Consiglio dei ministri ha approvato definitivamente lo schema di decreto legislativo che recepisce la direttiva 54/2006/CE, pubblicato ai primi di febbraio sulla Gazzetta Ufficiale, inerente l'attuazione del principio delle pari opportunità e della parità di trattamento fra uomini e donne in materia di occupazione e impiego, ma di fatto, come si apprende dalla cronaca quotidiana, sarebbe quanto mai necessaria la sua applicazione perché si registrano anche dimissioni «coatte» sia di lavoratrici con mansioni esecutive sia di dirigenti (come nel caso Red Bull);

il piano «Italia 2020 - Programma di azioni per l'inclusione delle donne nel mercato del lavoro» presentato dal Governo, contiene utili analisi, ma senza risorse vere e reali sinergie tra ministeri e regioni da mettere in atto per le politiche a sostegno delle donne, della conciliazione dei tempi e del lavoro, a bilancio ci sono solo 4,1 milioni di euro, confermati in un nostro recente question-time;
impegna il Governo:
ad adoperarsi affinché siano aumentate le risorse a favore delle politiche a sostegno delle donne, della famiglia e del lavoro con particolare riguardo al sostegno dell'occupazione femminile;

ad attivarsi, nelle sedi opportune, affinché venga garantito ad ogni donna il diritto al lavoro e la possibilità di scegliere liberamente di diventare madre, anche attraverso la determinazione di specifiche risorse a favore dell'incremento degli asili nido, sul quale, al momento, manca uno specifico intervento dell'esecutivo, e in particolare:

a) rifinanziamento urgente e straordinario del piano governo Prodi sui nidi e servizi all'infanzia;

b) ripristino della legge 188 contro le dimissioni in bianco attraverso il superamento dei problemi di natura tecnica che hanno portato l'attuale Governo al suo depotenziamento;

c) potenziamento dei servizi sul territorio deputati alla vigilanza alla luce delle violazioni amministrative accertate in ordine alla tutela economica (astensione obbligatoria e facoltativa) della maternità;

d) ripristino del rifinanziamento della legge 53 e in particolare l'articolo 9 per le piccole realtà produttive;

e) incentivi a favore dell'occupazione femminile.

(7-00274)
«Codurelli, Damiano, Gnecchi, Gatti, Mosca, Bellanova, Berretta, Bobba, Boccuzzi, Madia, Mattesini, Miglioli, Rampi, Santagata, Schirru».