APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL
NUOVO PRIMO FIRMATARIO IL 19/02/2010
ATTO MODIFICATO IL 19/02/2010
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 02/03/2010
DISCUSSIONE IL 02/03/2010
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 02/03/2010
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 30/03/2010
DISCUSSIONE IL 30/03/2010
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 30/03/2010
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 21/04/2010
DISCUSSIONE IL 21/04/2010
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 21/04/2010
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 28/04/2010
APPROVATO IN TESTO UNIFICATO IL 28/04/2010
CONCLUSO IL 28/04/2010
Atto Camera
Risoluzione in Commissione 7-00257
presentata da
MAURO LIBE'
giovedì 28 gennaio 2010, seduta n.275
La Commissione VIII,
premesso che:
su tutto il territorio nazionale (isole comprese), operano circa 1.000 imprese nel settore del recupero e riciclo di rottami ferrosi e non ferrosi, con un giro d'affari di oltre 6 miliardi di euro l'anno;
l'attività posta in essere da queste imprese, nel pieno e costante rispetto dell'ambiente, del territorio e della popolazione locale, ha contribuito e consentito nel 2008 una raccolta capillare di circa 18 milioni di tonnellate di rottame ferroso e non ferroso (nel termine «rottame», oltre alle cadute di lavorazione e alle demolizioni varie, di qualsiasi genere, sono ricompresi i rottami provenienti/costituiti da veicoli fuori uso, rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) imballaggi metallici, piazzole/isole ecologiche e batterie al piombo esauste);
il rottame raccolto, previi processi specifici di lavorazione controllati, è stato posto quasi interamente a disposizione dell'industria siderurgica/metallurgica nazionale sotto forma di materia prima secondaria (MPS) e quindi destinato alla rifusione finale;
l'attività di cui sopra viene esercitata nell'ambito del rispetto della vigente disciplina in materia di rifiuti, di cui al decreto legislativo n. 152 del 2006, vale a dire previo ottenimento e rinnovo di tutte le autorizzazioni necessarie relative alla raccolta e trasporto e alla realizzazione e gestione controllata degli impianti (stabilimenti) di recupero dei rifiuti in questione (rottami ferrosi e non ferrosi);
le imprese più virtuose operanti in tale settore sono rappresentate da Assofermet Rottami, che ha contatti istituzionali con i rappresentanti del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e del Ministero dello sviluppo economico ed è tra i firmatari dell'accordo nazionale di programma quadro per la gestione dei veicoli fuori uso;
la grave crisi economica, tuttora in atto a livello generalizzato, ha investito duramente tutte le aziende attive nel settore, dimezzandone sia i volumi, che la redditività (a causa della caduta delle quotazioni sui mercati delle materie prime secondarie e la contestuale drastica riduzione dei consumi di rottame da parte delle acciaierie/fonderie), determinando una serie di insormontabili difficoltà gestionali, i cui effetti si vedranno chiaramente sui bilanci delle attività degli anni 2009 e 2010;
tale settore non ha mai usufruito di alcun sostegno diretto o specifico da parte dello Stato italiano;
le imprese del settore manifestano in modo virtuoso e costante una quotidiana attenzione verso il territorio e la popolazione locale, lavoratori compresi, attraverso la raccolta ed il recupero di qualsiasi forma di rottame esistente a favore del riciclaggio, per la produzione di nuova materia (acciaio/metalli);
queste aziende rivestono un ruolo rilevante all'interno dell'economia di un Paese come l'Italia, che è da sempre carente dal punto di vista delle risorse interne reperibili e necessita di un costante approvvigionamento dall'estero;
la congiuntura negativa in atto e la mancanza di prospettive nel breve-medio periodo, rischia di portare le imprese di fronte alla necessità di maggiori richieste di provvedimenti di cassa integrazione in deroga, di drastiche riduzioni di personale e, non da ultimo, di cessazione delle attività;
la stipulazione di un accordo specifico, di settore, con i Ministeri competenti potrebbe costituire per tutti gli imprenditori coinvolti un segnale di speranza per il futuro e, soprattutto, un'iniezione di fiducia nel breve-medio periodo;
tale accordo, oltre a prevedere al suo interno una serie di specifiche misure di sostegno economico a favore del settore, avrebbe altresì lo scopo di:
a) adottare pratiche compatibili per la sostenibilità economica dell'intera catena di raccolta e lavorazione del rottame;
b) adottare modelli di comportamento che garantiscano, ad ogni livello, l'adozione di standard ambientali elevati;
c) promuovere un'efficace pianificazione dei diversi periodi del ciclo produttivo;
d) valorizzare lo sviluppo del patrimonio d'impresa esistente, con iniziative di formazione e innovazione;
e) studiare la fattibilità di percorsi che facilitino l'accesso al sistema bancario per le piccole e medie imprese della filiera,
impegna il Governo:
ad assumere iniziative per la semplificazione e armonizzazione della normativa in materia ambientale su tutto il territorio nazionale, con particolare riferimento alla disciplina relativa ai rifiuti (decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152);
ad assumere iniziative normative per una corretta attuazione della nuova direttiva quadro comunitaria in materia di rifiuti (2008/98/CE) anche mediante una modifica del decreto legislativo n. 152 del 2006, al fine di tener conto anche della specificità e delle esigenze del settore in esame che, in parte, rimane comunque disciplinato dalla normativa in materia di rifiuti;
ad assumere iniziative, anche con il coinvolgimento degli altri enti interessati, per addivenire ad una interpretazione univoca delle disposizioni esistenti, dal momento che l'interpretazione della normativa vigente a tutti i livelli (comunitario, nazionale, regionale e provinciale) ha ormai assunto un livello tale che anche gli addetti al settore riescono difficilmente a districarsi nel coacervo di norme, in assenza di interventi chiarificatori a livello centrale;
ad adottare iniziative, anche di carattere normativo, per definire termini certi di risposta da parte delle competenti Autorità, per quanto riguarda la definizione o il rinnovo di procedimenti autorizzativi in materia di rifiuti;
a rettificare qualora necessario, il recente decreto del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare del 17 dicembre 2009, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 13 gennaio 2010 e istitutivo del SISTRI (il nuovo sistema informatico di controllo della tracciabilità dei rifiuti, ai sensi dell'articolo 189 del decreto legislativo n. 152 del 2006 e dell'articolo 14-bis del decreto-legge n. 78 del 2009 convertito, con modificazioni, dalla legge n. 102 del 2009), il cui testo è attualmente oggetto di esame e approfondimento da parte delle associazioni e degli operatori del settore.
(7-00257)
«Libè, Anna Teresa Formisano, Pezzotta, Ruggeri, Dionisi, Mondello».