Atto Camera
Risoluzione in Commissione 7-00171
presentata da
AUGUSTO DI STANISLAO
martedì 26 maggio 2009, seduta n.182
La IV Commissione,
premesso che:
l'Aquila e il suo territorio (equilibri socio-economici), e in questo caso la presenza delle sedi delle istituzioni comunali, provinciali, regionali e statali e le strutture connesse sono state devastate e azzerate nell'uso e nelle disponibilità dal drammatico evento del 6 aprile;
i dati del post-sisma sono catastrofici, 298 le vittime, 1.500 i feriti, oltre 65.000 persone senza casa, costrette tra tende o sfollati sulla costa abruzzese e non solo;
il contributo concreto e solidale dei volontari ha rappresentato e rappresenta un punto determinante per la ripresa della vita normale e delle attività giornaliere;
le forze armate hanno fatto e continuano a fare con grande merito un'attività di soccorso e di assistenza unica che si è concretizzata immediatamente dopo il sisma;
assolutamente significativo e decisivo è stato lo spiegamento delle forze armate che hanno declinato la loro presenza attraverso questi numeri (così come da informativa al Senato da parte del Governo dell'8 aprile 2009): 1.500 i militari in campo, 2.000 le forze dell'ordine, i primi soccorsi sono arrivati dal 9o Reggimento Alpini e dal 33o Reggimento di artiglieria terrestre «Aqui» de l'Aquila, è intervenuto anche il 123o Reggimento con sede a Chieti. A questi si è aggiunta la disponibilità di 96 mezzi speciali, 104 mezzi ruotati, 20 elicotteri e 7 aerei;
le forze armate possono fornire un ulteriore decisivo contributo per il riavvio di attività vitali per la comunità aquilana (università), in questo caso attraverso la messa a disposizione di proprie strutture presenti sul territorio aquilano;
da incontri avuti dal sottoscrittore del presente atto con personalità politiche, amministrative e universitarie aquilane forte e urgente è stata indicata la necessità di strutture e locali per far fronte all'esigenza di far ripartire i servizi di quotidiano bisogno quali uffici burocratici, amministrativi e corsi e servizi universitari;
tra le richieste avanzate a livello istituzionale quella del Rettore dell'Università de L'Aquila riveste a tutti gli effetti carattere di emergenza e urgenza teso a non disperdere l'enorme patrimonio umano e professionale, un giacimento di conoscenze da non mortificare di cui è depositaria l'intera università e da tutti riconosciuto anche a livello nazionale;
tale richiesta peraltro è stata avanzata formalmente dal Rettore medesimo immediatamente dopo il sisma, al ministro della difesa;
pertanto, in sintonia con il Rettore, si ritiene di indicare l'utilizzo nei tempi e nei modi dovuti della Caserma Pace (ex sede Opm) per le attività connesse alla facoltà di economia dell'Università de L'Aquila e della caserma Pasquali de L'Aquila sempre per attività connesse alle attività didattiche dell'università aquilana;
giova ricordare che l'Università de L'Aquila è tra le prime in Italia per qualità dell'offerta formativa e per numero di studenti. Prima del sisma erano stati attivati ben 49 corsi di laurea per oltre 27.000 studenti,
impegna il Governo
ad assegnare immediatamente, per le esigenze e i motivi sopra descritti con modalità da concordare con il Rettore dell'Università de L'Aquila, la caserma Pace di Sulmona per le attività connesse alla facoltà di economia dell'Università de L'Aquila e la caserma Pasquali da utilizzare per le attività didattiche, amministrative e burocratiche sempre dell'Università degli studi de L'Aquila.
(7-00171) «Di Stanislao».