ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00144

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 161 del 08/04/2009
Approvazione risoluzione conclusiva
Atto numero: 8/00042
Firmatari
Primo firmatario: VIGNALI RAFFAELLO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 19/03/2009


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Stato iter:
05/05/2009
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 19/03/2009
VIGNALI RAFFAELLO POPOLO DELLA LIBERTA'
 
ILLUSTRAZIONE 07/04/2009
VIGNALI RAFFAELLO POPOLO DELLA LIBERTA'
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 07/04/2009
TESTA FEDERICO PARTITO DEMOCRATICO
TORAZZI ALBERTO LEGA NORD PADANIA
BENAMATI GIANLUCA PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 21/04/2009
VICO LUDOVICO PARTITO DEMOCRATICO
MONAI CARLO ITALIA DEI VALORI
LULLI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO
VIGNALI RAFFAELLO POPOLO DELLA LIBERTA'
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 21/04/2009
ROMANI PAOLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
ILLUSTRAZIONE 05/05/2009
VIGNALI RAFFAELLO POPOLO DELLA LIBERTA'
 
DICHIARAZIONE VOTO 05/05/2009
VICO LUDOVICO PARTITO DEMOCRATICO
 
PARERE GOVERNO 05/05/2009
URSO ADOLFO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 19/03/2009

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 19/03/2009

DISCUSSIONE IL 07/04/2009

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 07/04/2009

DISCUSSIONE IL 21/04/2009

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 21/04/2009

DISCUSSIONE IL 05/05/2009

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 05/05/2009

ACCOLTO IL 05/05/2009

PARERE GOVERNO IL 05/05/2009

APPROVATO (RISOLUZIONE CONCLUSIVA) IL 05/05/2009

CONCLUSO IL 05/05/2009

Atto Camera

Risoluzione in Commissione 7-00144
presentata da
RAFFAELLO VIGNALI
mercoledì 8 aprile 2009, seduta n.161

La X Commissione,

premesso che:

la comunicazione adottata dalla Commissione europea il 25 giugno scorso, «Una corsia preferenziale per la piccola impresa», meglio nota come Small Business Act, riveste la massima importanza per le politiche di sostegno alle piccole e medie imprese le quali, oltre a rappresentare la parte prevalente delle imprese attive in Europa, garantiscono l'occupazione a 65 milioni di persone e producono oltre la metà del PIL dell'Unione europea;

la comunicazione riveste particolare interesse per il nostro Paese, considerato che il fenomeno delle piccole e medie imprese è particolarmente diffuso in Italia, costituendo la vera ossatura del tessuto produttivo nazionale;

la comunicazione merita apprezzamento anche per la sua tempestività, considerato che l'attuale congiuntura, contrassegnata dal peggioramento della crisi economica e finanziaria, può comportare difficoltà particolarmente gravi per le imprese di più limitata dimensione, maggiormente esposte al rischio di una contrazione del credito e degli ordinativi per la riduzione della domanda;

le piccole e medie imprese italiane hanno dimostrato una grande capacità di adattamento all'evoluzione dei mercati internazionali, attraverso la flessibilità che le contraddistingue, la ricerca di moduli organizzativi originali, a partire dalla costituzione di distretti, e la capacità di farsi promotrici di tecniche e processi innovativi. Più significativi progressi potrebbero essere conseguiti in presenza di politiche attive di sostegno alla ricerca e all'innovazione e di penetrazione nei mercati stranieri;

lo Small Business Act si propone di ricondurre ad una logica coerente ed organica i vari interventi a favore delle PMI;

la comunicazione risponde, inoltre, al criterio della sussidiarietà che implica il ricorso all'intervento delle istituzioni europee soltanto quando il livello nazionale non risulta adeguato o sufficiente allo scopo. Sulla base di questo criterio, vengono, infatti, distinti i compiti spettanti agli Stati membri da quelli che invece investono direttamente la competenza dell'Unione europea;

le indicazioni contenute nella comunicazione, per quanto concerne i compiti che vengono affidati alla competenza degli Stati membri, offrono al nostro legislatore l'occasione per aggiornare, ove necessario, la disciplina vigente, particolarmente frastagliata e spesso anche contraddittoria, in particolare per i dieci principi fondamentali intorno ai quali vengono organizzate le iniziative da adottare, che possono essere così sintetizzati:

I) dar vita ad un contesto in cui imprenditori e imprese familiari possano prosperare e che sia gratificante per lo spirito imprenditoriale;

II) far sì che imprenditori onesti, che abbiano sperimentato l'insolvenza, ottengano rapidamente una seconda possibilità;

III) formulare regole conformi al principio «Pensare anzitutto in piccolo»;

IV) rendere le pubbliche amministrazioni permeabili alle esigenze delle PMI;

V) adeguare l'intervento politico pubblico alle esigenze delle PMI: facilitare la partecipazione delle PMI agli appalti pubblici e usare meglio le possibilità degli aiuti di Stato per le PMI;

VI) agevolare l'accesso delle PMI al credito e sviluppare un contesto giuridico ed economico che favorisca la puntualità dei pagamenti nelle transazioni commerciali;

VII) aiutare le PMI a beneficiare delle opportunità offerte dal Mercato unico;

VIII) promuovere l'aggiornamento delle competenze nelle PMI e ogni forma di innovazione;

IX) permettere alle PMI di trasformare le sfide ambientali in opportunità;

X) incoraggiare e sostenere le PMI perché beneficino della crescita dei mercati;

infine, in data 10 marzo 2009 il Parlamento europeo ha approvato una ulteriore risoluzione sullo «Small Business Act» per l'Europa in cui, nel rammaricarsi della natura non giuridicamente vincolante tale atto, afferma di nuovo esplicitamente la necessità di applicare i dieci principi guida a livello europeo, nazionale e regionale e si esorta il Consiglio e la Commissione europea a garantire la loro corretta applicazione,
impegna il Governo:

a contribuire fattivamente, a livello europeo, alla traduzione in puntuali proposte, anche legislative, delle indicazioni contenute nella comunicazione;

ad assumere, sul piano interno, tutte le iniziative necessarie per conseguire concretamente gli obiettivi demandati dalla comunicazione stessa alla responsabilità degli Stati membri, con particolare riguardo a:

a) l'esigenza di migliorare il raccordo tra sistema dell'istruzione e sistema delle imprese, anche attraverso l'aggiornamento dei programmi scolastici e universitari, con particolare riferimento alla creazione d'impresa, e la collaborazione tra università e imprese per la valorizzazione in termini di innovazione del patrimonio di conoscenza presente nelle università italiane;

b) il proseguimento deciso del percorso della semplificazione amministrativa (impresa in un giorno), in applicazione del principio di sussidiarietà orizzontale, nel rapporto tra imprese e pubblica amministrazione, con particolare riferimento all'avvio di nuove imprese giovanili e femminili;

c) le misure atte a garantire la continuità del credito alle PMI, anche attraverso il supporto ai confidi, e il saldo dei pagamenti e dei rimborsi da parte della pubblica amministrazione e dello Stato entro trenta giorni, anche attraverso l'introduzione di nuove tecnologie per mettere in rete imprese, banche e pubblica amministrazione;

d) la revisione della normativa in materia di fallimento e delle procedure concorsuali per le PMI, al fine di garantire la riduzione ad un anno della durata temporale dei procedimenti affinché imprenditori onesti, che abbiano sperimentato l'insolvenza, ottengano rapidamente una seconda possibilità;

e) l'introduzione, ove possibile, di quote riservate alle PMI negli appalti pubblici per la fornitura di beni e servizi, nonché la facilitazione della disponibilità, da parte delle piccole e medie imprese, di informazioni per quanto concerne gli appalti da parte di amministrazioni pubbliche, attraverso tutti gli strumenti utili ad aumentare la trasparenza, ivi compresa l'istituzione di appositi portali elettronici;

f) l'introduzione di forme fortemente semplificate ed automatiche per l'accesso delle PMI ai sistemi di incentivi pubblici, soprattutto attraverso la leva fiscale;

g) l'introduzione di un sistema fiscale premiante le imprese che investono gli utili nel rafforzamento del capitale societario, del capitale tecnologico e del capitale umano;

h) l'introduzione di misure atte a garantire, attraverso l'introduzione di un criterio automatico, il recupero di crediti liquidi, certi ed esigibili vantati nei confronti della pubblica amministrazione o di altro ente pubblico mediante compensazione di importi dovuti, a qualunque titolo, alla pubblica amministrazione stessa o ad altri enti pubblici;

i) a valutare la possibilità di istituire, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, un'Agenzia per le micro e piccole imprese con il compito di elaborare proposte finalizzate a favorire lo sviluppo delle imprese con meno di 50 dipendenti e di predisporre un rapporto annuale sulla micro e piccola impresa da trasmettere al Parlamento.

(7-00144) «Vignali».
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

beni e servizi

istituzione dell'Unione europea

mercato unico

piccola impresa

piccola industria

piccole e medie imprese

politica della ricerca

politica di sostegno

proposta di legge

pubblica amministrazione

revisione della legge

risoluzione PE