ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00024

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 31 del 09/07/2008
Firmatari
Primo firmatario: TOGNI RENATO WALTER
Gruppo: LEGA NORD PADANIA
Data firma: 09/07/2008
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FAVA GIOVANNI LEGA NORD PADANIA 09/07/2008
TORAZZI ALBERTO LEGA NORD PADANIA 09/07/2008
FORCOLIN GIANLUCA LEGA NORD PADANIA 09/07/2008
GIDONI FRANCO LEGA NORD PADANIA 09/07/2008
BRIGANDI' MATTEO LEGA NORD PADANIA 09/07/2008
CARRA MARCO PARTITO DEMOCRATICO 10/07/2008


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Stato iter:
08/10/2008
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 08/10/2008
FAVA GIOVANNI LEGA NORD PADANIA
 
INTERVENTO GOVERNO 08/10/2008
MENIA ROBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 08/10/2008
FAVA GIOVANNI LEGA NORD PADANIA
 
PARERE GOVERNO 08/10/2008
MENIA ROBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 10/07/2008

DISCUSSIONE IL 08/10/2008

ACCOLTO IL 08/10/2008

PARERE GOVERNO IL 08/10/2008

APPROVATO IL 08/10/2008

CONCLUSO IL 08/10/2008


Atto Camera

Risoluzione in Commissione 7-00024
presentata da
RENATO WALTER TOGNI
mercoledì 9 luglio 2008 nella seduta n.031

La VIII Commissione,
premesso che:
il Sito di interesse nazionale (SIN) di «Laghi di Mantova e Polo Chimico» è stato perimetrato con il decreto del Ministro dell'ambiente del 7 febbraio 2003 ed include l'area del Polo Industriale di Mantova, le aree dei Laghi di Mezzo Inferiore, la Vallazza, alcuni tratti del fiume Mincio e le relative sponde, per un area totale di circa 10 Km2, in gran parte ricompresa all'interno del Parco del Mincio;
il responsabile del procedimento amministrativo relativo alla bonifica del sito d'interesse nazionale è il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare attraverso la propria Direzione Qualità della Vita, che convoca Conferenze di servizi istruttorie e decisorie;
il sito è caratterizzato da una significativa vulnerabilità della falda;
i rilievi effettuati, sin dagli anni '70 hanno evidenziato una contaminazione da metalli pesanti, principalmente mercurio per le aree lacustri e fluviali, nonché la presenza di idrocarburi per le aree industriali. In particolare le acque di falda presentano una contaminazione da metalli, idrocarburi, solventi aromatici, IPA, ed i suoli da idrocarburi, BTEX, cloroformio, dicloroetano;
gli interventi di emergenza per la messa in sicurezza delle acque di falda presentano uno stato di attuazione differenziato, in quanto in alcune aree sono già attivi sistemi di emungimento delle acque di falda (Polimeri Europa S.p,A., Itas2 S.p.A., TES S.p.A., Itas S.p.A., Industria Colori Freddi S.Giorgio S.r.l.), mentre in altre zone sono stati presentati soltanto studi propedeutici per l'attivazione delle barriere idrauliche (Sogefi Filtration S.p.A.). Attualmente sono stati presentati i piani di caratterizzazione di 15 aree di competenza privata di cui 13 già approvati in sede di Conferenza di Servizi decisoria;
l'estensione del SIN, il consistente numero delle imprese interessate e l'accavallarsi di disposizioni emanate dalle conferenze di servizi succedutesi nel tempo rendono assai complessa l'attività all'interno del sito e ciò è ulteriormente aggravato dai numerosi ricorsi alla magistratura amministrativa avanzati dalle imprese (soprattutto quelle del gruppo Eni), per la sospensione o l'annullamento degli atti decisori assunti dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare nell'ambito della gestione del processo di bonifica;
la legge 27 dicembre 2006, n. 296, finanziaria per il 2007, autorizza una spesa complessiva pari a 209 milioni di euro, di cui 52 milioni per ciascuno degli anni 2007, 2008 e 2009 e 53 milioni per l'anno 2010, ai fini della realizzazione degli interventi di cui all'Accordo di Programma Quadro sottoscritto il 7 aprile 2006 (tra il Ministero dell'economia e delle finanze, il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, il Magistrato delle acque di Venezia e il Commissario delegato per l'emergenza socio-economica e ambientale relativa ai canali portuali di grande navigazione della Laguna di Venezia - Porto Marghera), nonché per gli interventi di risanamento del Polo Chimico Laghi di Mantova, stabilendo che l'utilizzo delle risorse sia disposto con decreto interministeriale del Ministro dello sviluppo economico e del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. Tale decreto, attualmente in corso di perfezionamento, assegnerebbe 2 milioni di euro per ciascuno degli anni 2007, 2008, 2009 e 2010 per la realizzazione degli interventi di bonifica e ripristino ambientale del SIN «Laghi di Mantova e Polo Chimico»;
Polimeri Europa S.p.A. di Mantova, il cui stabilimento risulta inserito nel perimetro del Sito d'Interesse Nazionale «Laghi di Mantova e Polo Chimico», ha progettato l'ampliamento dell'attuale Centro Ricerche per un nuovo progetto di studio sul polietilene. A tal fine, Polimeri Europa ha ottenuto a marzo 2005 il permesso di costruire dal Comune di Mantova ed ha provveduto, nel maggio '05, a presentare al Ministero dell'Ambiente e a tutti gli Enti competenti il piano di caratterizzazione per le aree interessate dal progetto. Complessivamente su tale area sono stati eseguiti, in contraddittorio con ARPA, 20 sondaggi, per un totale di 69 campioni. Dai risultati analitici i terreni sono risultati esenti da contaminazioni fino a 5 metri di profondità dal piano campagna, mentre in corrispondenza della falda, ossia a 9 metri di profondità dal piano campagna, si è riscontrata una contaminazione;
nella Conferenza di servizi decisoria del 31 maggio 2004, il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio ha richiesto a Polimeri Europa di adottare immediate misure di messa in sicurezza d'emergenza della falda sospesa e della falda principale, mentre nella Conferenza di servizi decisoria del 14 giugno 2005, il Ministero medesimo ha richiesto che tutte le Aziende ubicate all'interno della perimetrazione del SIN (compresa quindi Polimeri Europa), adottino, quale intervento di messa in sicurezza d'emergenza integrativo ai sistemi di sbarramento idraulico già previsti, un contenimento fisico atto ad impedire la diffusione della contaminazione veicolata sia dalla falda sospesa che da quella principale;
nel verbale della Conferenza di servizi decisoria del 20 gennaio 2006, al secondo punto all'ordine del giorno «Interventi di Messa in Sicurezza d'emergenza e attività di Caratterizzazione relativamente all'area Polimeri Europa S.p.A.: A) Centro Ricerche», è stato deliberato che l'area di circa 1000 m2 per l'ampliamento del centro ricerche sia restituibile agli usi legittimi a condizione che:
1) in merito agli interventi di Messa in Sicurezza d'emergenza che devono essere adottati da tutte le Aziende ricomprese nella perimetrazione del Sito di Interesse Nazionale «Laghi di Mantova e Polo Chimico», l'Azienda predisponga e trasmetta il Progetto di bonifica della falda basato sul confinamento fisico ovvero dichiari la sua intenzione a procedere in maniera congiunta;
2) siano rispettate le prescrizioni formulate da APAT e Direzione Qualità della Vita nonché quanto indicato dalla ASL nella nota acquisita dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio al prot. 621/QdV/DI del 12 gennaio 2006, con particolare riferimento all'invio del progetto esecutivo per il necessario parere preventivo dell'ASL medesima e per la contestuale richiesta di nulla osta ai sensi dell'articolo 48 del decreto del Presidente della Repubblica 303/56;
per quanto riguarda il punto 2) l'ASL ha rilasciato il proprio preventivo parere favorevole con nota prot. 27171 del 27 marzo 2006;
per quanto riguarda il punto 1) la Conferenza di servizi ha subordinato la possibilità di poter procedere alla costruzione del Centro Ricerche alla predisposizione di un progetto di bonifica della falda basato sul confinamento fisico (palancolatura) o all'adesione allo studio di fattibilità per la messa in sicurezza di emergenza della falda acquifera che Sviluppo Italia S.p.A. predisporrà su incarico del Ministero; tale incarico è stato conferito a Sogesid nel 2007. Quindi la Conferenza di servizi ha subordinato la realizzazione del Centro Ricerche alla condizione di sbarramento fisico della falda, già oggetto di ricorso alla magistratura amministrativa da parte di Polimeri Europa;
il 31 maggio 2007, il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, la Regione Lombardia, la Provincia di Mantova, il Parco del Mincio, il Comune di Mantova, il Comune di San Giorgio e il Comune di Virgilio, hanno concluso un Accordo di Programma con lo scopo di dare garanzie ai cittadini di Mantova e dei comuni limitrofi e ai lavoratori delle imprese interessate rispetto ai tempi richiesti per la «messa in sicurezza» del sito sotto gli aspetti ambientali, la sicurezza degli impianti a rischio di incidente rilevante e la manutenzione e l'adeguamento tecnologico degli impianti stessi;
lo scopo dell'Accordo è inoltre quello di definire un percorso certo delle attività di messa in sicurezza del sito e del blocco della fuoriuscita degli inquinanti, in particolare attraverso la falda ed i corpi idrici superficiali, individuando un programma di interventi organico e condiviso da tutti i soggetti interessati dall'Accordo; le imprese insediate all'interno del SIN possono aderire all'Accordo attraverso la sottoscrizione di un atto transattivo con il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, attraverso l'Avvocatura dello Stato. Tuttavia al momento soltanto la raffineria IES ha aderito all'Accordo di Programma, provvedendo a sottoscrivere una fideiussione a garanzia degli impegni presi;
contestualmente alle esigenze della messa in sicurezza d'emergenza, è necessario garantire alle aziende presenti nel sito la possibilità di effettuare investimenti che permettano di mantenere la competitività del sistema produttivo nonché di effettuare i necessari aggiornamenti impiantistici, secondo le migliori tecnologie disponibili, idonei a ridurre ogni forma di inquinamento rispetto a tutte le componenti ambientali, in particolare aria, acqua suolo e sottosuolo;
occorre pertanto evitare un congelamento dell'intero sistema produttivo del Polo Industriale di Mantova, adottando le opportune iniziative per permettere le attività di particolare urgenza all'interno del SIN, sia quelle collegate ad investimenti strategici, come quella del Centro Ricerche Polimeri Europa, sia quelle imposte da altre normative, come quella della diminuzione del tenore dello zolfo per le produzioni di IES, sia quelle imposte da prescrizioni del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio, come le prescrizioni per la centrale turbogas di Enipower;
il Piano di caratterizzazione dello stabilimento Polimeri Europa è già stato completato e i risultati sono già stati validati da ARPA e l'area in questione è risultata non contaminata fino ad una profondità di 5 metri da piano campagna;
la costruzione del nuovo Centro Ricerche riguarderà solo lo strato più superficiale del terreno, con una profondità massima di 2,5 metri, e pertanto tale realizzazione non costituirebbe impedimento alle future attività di caratterizzazione, messa in sicurezza e bonifica dei suoli e della falda idrica;
nonostante la contaminazione dei suoli in profondità, l'analisi di rischio presentata da Polimeri Europa con nota prot. 372/2005 del 5 ottobre 2005, redatta secondo procedure concordate con ASL di Mantova, conferma che non vi è alcun pericolo di migrazione dei contaminanti dalla falda verso gli strati superficiali e gli ambienti di lavoro;
la realizzazione del Centro Ricerche costituirebbe uno dei rari casi di sostegno, reale ed oggettivo, al comparto della Ricerca, che sempre più si trova in stato di sofferenza per mancanza di risorse e strutture nel nostro Paese, portando favorevoli rilevanti ricadute, dirette e indirette, sull'intero sistema produttivo non solo di Polimeri Europa ma di tutto il comparto chimico mantovano e italiano;
l'ampliamento dell'attuale struttura di ricerca di Polimeri Europa comporterebbe l'incremento del livello occupazionale con l'assunzione di circa 25 unità lavorative di alto livello professionale;
con l'entrata in vigore del decreto legislativo n. 4 del 2008, è stato inserito nel Codice dell'Ambiente di cui al decreto legislativo n. 152 del 2006, dopo l'articolo 252 relativo ai «Siti di Interesse Nazionale», l'articolo 252-bis relativo ai «Siti di preminente interesse pubblico per la riconversione industriale», che prevede che gli Accordi di Programma per tali siti siano stipulati tra i soggetti interessati, il Ministro per lo sviluppo economico, il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, il Ministro della salute e il Presidente della Regione territorialmente competente, sentiti il Presidente della Provincia e il Sindaco del Comune territorialmente competenti; pertanto gli Enti interessati hanno predisposto un atto integrativo all'Accordo di programma per la definizione degli interventi di messa in sicurezza e successiva bonifica del Sito di Interesse Nazionale «Laghi di Mantova e Polo Chimico» del 31 maggio 2007;
tuttavia l'Accordo di Programma è attualmente oggetto di ricorso al Tribunale amministrativo e tali vicende giudiziarie complicano ulteriormente il già difficile quadro di attuazione degli interventi;
la realizzazione del nuovo Centro Ricerche di Polimeri Europa è di assoluta rilevanza e improcrastinabile per la sua importanza strategica ai fini di un miglioramento delle tecnologie adottate nell'insediamento di Mantova e più in generale nel comparto della Chimica, con positive ripercussioni ambientali e occupazionali, anche tenendo conto del fatto che la costruzione del nuovo edificio interessa strati superficiali di suolo non contaminati, fino alla profondità di 2,5 metri dal piano campagna, e pertanto non interferisce con la zona contaminata che insiste in strati di profondità superiore ai 5 metri dal piano campagna e non potrebbe ostacolare le future attività di caratterizzazione, messa in sicurezza e bonifica del sito;
impegna il governo:
nelle more della realizzazione degli interventi di bonifica, ad adottare le opportune iniziative per approvare un immediato provvedimento attuativo che sblocchi le risorse stanziate per il SIN e permetta l'esercizio di attività edilizie, industriali e di ricerca da parte delle ditte private negli strati superficiali del suolo, qualora tali strati superficiali risultino non contaminati dal Piano di caratterizzazione del SIN, sulla base del tipo di attività che si intende insediare e sulla base dell'analisi di rischio effettuato dall'impresa interessata;
ad adottare le opportune iniziative presso il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, responsabile del procedimento amministrativo, per permettere la realizzazione del nuovo Centro Ricerche di Polimeri Europa.
(7-00024)
«Togni, Fava, Torazzi, Forcolin, Gidoni, Brigandì, Marco Carra».
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

amministrazione locale

centro di ricerca

corso d'acqua

disastro naturale

giurisdizione amministrativa

industria edile

inquinamento del suolo

insegnamento superiore

protezione dell'ambiente

riduzione tariffaria

servizio sanitario

sicurezza del lavoro

zona umida