ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08701

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 736 del 19/12/2012
Firmatari
Primo firmatario: FARINA RENATO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 19/12/2012


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI delegato in data 19/12/2012
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 19/12/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-08701
presentata da
RENATO FARINA
mercoledì 19 dicembre 2012, seduta n.736

RENATO FARINA. -
Al Ministro degli affari esteri.
- Per sapere - premesso che:

il 10 dicembre del 2012, a Bruxelles si è svolta una conferenza intitolata «Prevenzione dei conflitti e diritti umani - quale ruolo per le nuove linee guida Ue su Libertà di religione e culto», organizzata dal Ministero degli esteri austriaco e da alcune organizzazioni non governative per declinare nella situazione attuale la responsabilità che deriva dall'Unione europea dopo l'assegnazione del Nobel per la pace;

l'evento - riferisce il quotidiano Avvenire in data 11 dicembre 2012 a firma Giovanni Maria Del Re, «ha visto protagonisti il ministro degli Esteri Giulio Terzi e il collega nonché vicecancelliere austriaco Michael Spindelegger (Partito popolare)». In particolare il Ministro Terzi ha affermato a proposito della libertà di religione: «... quando parliamo di diritti umani, stiamo parlando anche della questione della libertà religiosa, che ne è una parte essenziale. Il premio Nobel costituisce un impegno per l'Ue a rafforzare la difesa di questi diritti in tutto il mondo... È chiaro: in gioco è la protezione dell'individuo in quello che pensa, crede o non crede, che è la pietra fondante di qualsiasi legislazione sui diritti umani. L'Italia, peraltro, insiste affinché si allarghi il concetto di tutela della libertà di culto a quello di comunità. Vale a dire: quando viene data alle fiamme una chiesa, una moschea, una sinagoga, o un edificio di qualsiasi altro culto, è un'intera comunità a sentirsi in pericolo, e così ogni suo singolo individuo»;

la domanda del giornalista: «Quali sono i fronti principali in cui si dovrà dispiegare l'azione Ue?», il Ministro ha risposto: «Certamente in Africa, nel Nord Africa, nel Medio Oriente e anche nel Subcontinente indiano. I luoghi cioè dove si ha il maggior numero di scontri interetnici motivati spesso religiosamente. Qui siamo convinti che bisognerebbe applicare a livello Ue quello che già fa l'Italia, e cioè un meccanismo di allerta rapida e un ampio sistema di raccolta di dati» -:

in cosa consista e come funzioni «il meccanismo di allerta rapida» a riguardo di fatti che attentino alla libertà religiosa;

quali dati siano stati raccolti nel corso del 2012 e come intenda pubblicizzarli i mettendoli a disposizione dell'opinione pubblica.(5-08701)