GALLETTI. -
Al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:
l'articolo 4 della legge 6 febbraio 2009, n. 7, «Ratifica ed esecuzione del Trattato di amicizia, partenariato e cooperazione tra la Repubblica italiana e la Grande Giamahiria araba libica popolare socialista, fatto a Bengasi il 30 agosto 2008», prevede il riconoscimento di un ulteriore indennizzo ai soggetti titolari di beni, diritti ed interessi sottoposti in Libia a misure limitative;
per la copertura di tali indennizzi erano stati stanziati, per il periodo 2009-2011, 150 milioni di euro cui vennero aggiunti altri 50 milioni grazie alla estensione della misura anche per il 2012, disposta dal decreto-legge 216 del 29 dicembre 2011;
i soggetti interessati avevano lamentato, oltre alla inadeguatezza dello stanziamento ed al ritardo nell'emanazione del decreto attuativo, criteri fortemente penalizzanti introdotti dallo stesso decreto attuativo con indennizzi inferiori alle attese;
poiché la presenza di un coefficiente prudenziale, ha comportato che i fondi impegnati (compresi i 50 milioni del 2012) risultassero assai inferiori allo stanziamento, è stata prevista una ridistribuzione pro-quota dei resti fra tutti gli aventi diritto;
non si comprende se, per questa seconda ondata di pagamenti, sia necessario un secondo decreto attuativo che potrebbe, però, incontrare difficoltà a causa della chiusura anticipata della legislatura;
sarebbe altresì opportuno prevedere un nuovo stanziamento di risorse per il biennio 2013-2014 -:
se non ritenga di procedere in tempi rapidissimi e senza ulteriori dilazioni all'erogazione di questa seconda tornata di liquidazione in favore dei nostri concittadini che attendono fiduciosi una pronta risposta delle istituzioni alle loro giuste rivendicazioni.(5-08676)