FARINA COSCIONI, MAURIZIO TURCO, BELTRANDI, BERNARDINI, MECACCI e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro della salute.
- Per sapere - premesso che:
nel nostro Paese, sono circa otto milioni le persone affette da malattie reumatiche, di queste la maggior parte è affetta da forme artrosiche, e circa 734.000 pazienti sono colpiti da forme croniche particolarmente gravi ed invalidanti quali: artrite reumatoide, spondilo artropatie, vasculiti e connettiviti, malattie particolarmente temibili per il coinvolgimento di organi interni come cuore, rene, polmoni, nervi, vasi, cervello e altro. Tali malattie colpiscono soggetti rientranti in tutte le fasce di età e in tutte le fasce sociali con una maggiore incidenza nelle donne in età fertile; i costi dell'assistenza socio-sanitaria rappresentano una porzione rilevante per l'economia complessiva del Paese. La spesa per le patologie reumatiche croniche supera i quattro miliardi di euro l'anno e quasi la metà - 1 miliardo e 739 milioni - è rappresentata dalla perdita di produttività per circa 287.000 lavoratori malati;
ventitré milioni di giornate di lavoro perse ogni anno e quasi 2 miliardi di euro di mancata produttività sono i costi che gravano pesantemente sulla collettività e sul bilancio dello Stato in termini di spesa sociale ovvero di minori entrate per tasse sulla produzione di reddito, che derivano dalla scarsa attenzione alle malattie reumatiche;
è indispensabile, al fine di migliorare la qualità della vita delle persone con patologie reumatiche e per razionalizzare l'impatto sulle risorse dei sistemi sanitari regionali, che il Governo e le regioni adottino quanto prima azioni concrete volte a garantire la diagnosi precoce, la presa in carico, l'integrazione degli interventi, l'appropriatezza delle prestazioni, nonché l'equità di accesso alle cure e in particolare ai farmaci biologici;
l'artrite reumatoide era già presente nel piano nazionale della prevenzione (PNP) 2010-2012 siglato il 29 aprile 2010 nella Conferenza Stato-regioni, nella sezione 4, area dedicata alla «prevenzione nella popolazione a rischio», capitolo 4.6 nell'ambito delle malattie osteo-articolari;
il piano sanitario nazionale per il triennio 2011-2013, approvato con intesa del 22 settembre 2011, prevede tra le cosiddette patologie rilevanti le malattie reumatiche croniche;
nella proposta di riparto da parte del Ministero della salute inerente ai fondi sanitari per l'anno 2012, e in particolare della parte relativa alle linee progettuali per l'utilizzo da parte delle regioni delle risorse vincolate per la realizzazione degli obiettivi di carattere prioritario e di rilievo nazionale 2012, vi è la totale assenza nei relativi atti di linee progettuali e relativi stanziamenti a favore delle patologie reumatiche croniche, con particolare riferimento all'istituzione delle reti reumatologiche -:
quali iniziative urgenti, sia di carattere economico-finanziario sia di ordine normativo, il Governo intenda assumere, nel rispetto competenze regionali, affinché le patologie reumatiche e le reti reumatologiche siano parte integrante della proposta del Ministero della salute inerente al riparto dei fondi sanitari per l'anno 2012, e in particolare delle linee progettuali per l'utilizzo da parte delle regioni delle risorse vincolate per la realizzazione degli obiettivi di carattere prioritario e di rilievo nazionale 2012. (5-08596)