ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08476

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 721 del 21/11/2012
Firmatari
Primo firmatario: MELIS GUIDO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 21/11/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CALVISI GIULIO PARTITO DEMOCRATICO 21/11/2012
FADDA PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 21/11/2012
MARROCU SIRO PARTITO DEMOCRATICO 21/11/2012
PARISI ARTURO MARIO LUIGI PARTITO DEMOCRATICO 21/11/2012
PES CATERINA PARTITO DEMOCRATICO 21/11/2012
SCHIRRU AMALIA PARTITO DEMOCRATICO 21/11/2012


Commissione assegnataria
Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 21/11/2012
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 21/11/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-08476
presentata da
GUIDO MELIS
mercoledì 21 novembre 2012, seduta n.721

MELIS, CALVISI, FADDA, MARROCU, ARTURO MARIO LUIGI PARISI, PES e SCHIRRU. -
Al Ministro dell'interno, al Ministro della difesa.
- Per sapere - premesso che:

nella notte tra il 16 e il 17 novembre 2012 nel comune di Mamoiada (Nuoro), una molotov è stata lanciata dall'esterno nel giardino dell'abitazione del sindaco, Graziano Deiana;
contro la stessa dimora del sindaco era stata esplosa il 2 novembre una fucilata che aveva colpito, danneggiandola, una finestra;

a Orani, negli stessi gironi, scritte minatorie contro il sindaco di quel comune sono apparse su un muro in prossimità del cimitero;

a Bonorva (Sassari), come denunciato in una precedente interrogazione dell'interrogante e di altri deputati rimasta ancora senza risposta, nel luglio 2012 il sindaco Giammario Senes ha ricevuto via posta una busta contenente due pallottole e minacce, cui ha reagito convocando una assemblea popolare e poi trasferendo per tutta l'estate la sede del suo ufficio in un contestato terreno comunale, oggetto di ripetute occupazioni abusive da parte di pastori di altro paese, e ciò nonostante una ordinanza dello stesso sindaco avesse richiesto alle locali forze dell'ordine lo sgombero del terreno stesso;

a Sindia, negli stessi giorni antecedenti l'estate 2012 un ordigno era stato fatto esplodere nell'autorimessa privata del sindaco Francesco Scanu ove aveva provocato ingenti danni;

precedentemente una lunga lista di episodi simili (Ottana, Benettutti e altri: la lista è davvero lunga) giustifica il vivo allarme dell'opinione pubblica sarda e le ripetute denunce di molti amministratori, non solo delle zone interne dell'isola riguardo a quella che sembra essere diventata una sorta di prassi di protesta contro le istituzioni;

a seguito di simili fatti diversi sindaci o amministratori, preoccupati della propria incolumità, hanno rassegnato le loro dimissioni dalla rispettiva carica; da ultimo anche il sindaco Deiana di Mamoiada, che pure ha pubblicamente dichiarato di conoscere il nome dell'attentatore e anzi di aver avuto da questi una sorta di confessione e di richiesta di perdono;

la serie impressionante di episodi criminosi si inquadra d'altra parte, e trova implicito incoraggiamento, nell'impunità in molti casi dei colpevoli e nello stato di abbandono in cui versa l'ordine pubblico specialmente nei piccoli centri e soprattutto di notte; è ben nota la grave carenza d'organico che affligge l'Arma dei carabinieri, che tradizionalmente vigilava quei territori anche attraverso la saggia prevenzione esercitata da graduati e militari legati all'ambiente e capaci di comprenderne le complesse dinamiche culturali; è noto che di notte in molti centri non esiste servizio di pattugliamento né vigilanza neppure nell'abitato (per non parlare delle campagne circostanti, dove da tempo sono in disuso le casermette dei carabinieri disposte nei punti cruciali dell'agro);

quale giudizio si sia fatto il Ministro circa il ripetersi di atti di violenza e intimidazione contro gli amministratori dei piccoli comuni della Sardegna;

se non ritenga di dovere affrontare ormai il fenomeno meno episodicamente di quanto sinora non sia accaduto, attraverso un intervento organico e coordinato di tutti i poteri dello Stato presenti sul territorio, al fine di troncare la grave lesione dei diritti costituzionali che ne deriva a quelle popolazioni.(5-08476)