MANCUSO, GIRO, CROLLA e CICCIOLI. -
Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
- Per sapere - premesso che:
il cavallino della Giara (Acheta, Akkètta, Quaddeddu in lingua sarda) è una razza di cavallo endemica della Sardegna, confinata nell'altopiano della Giara dove vive allo stato brado;
l'origine di questo cavallo è incerta, alcuni studiosi sostengono che discenda da cavalli africani importati dai naviganti fenici o greci nel V-IV secolo a.C. Secondo altri era già stato addomesticato dalle popolazioni nuragiche un millennio prima e sarebbe quindi un discendente del cavallo selvatico presente in Sardegna già dal Neolitico e del quale sono stati rinvenuti fossili del 6000 a.C. circa;
la Giara è una zona montuosa sarda divisa tra le province di Nuoro e Medio Campidano;
alcune razze dei cavallini della Giara (come il napoletano, il sanfratellano e il pony di Esperia) sono a rischio;
la stagione estiva, particolarmente calda e lunga nell'isola, ogni anno crea mesi di carestia per l'erba e il fogliame di cui si cibano questi cavalli selvatici;
nel loro territorio vitale sono arrivate mandrie intere di bovini che sulla Giara non avrebbero diritto d'asilo e che sottraggono ai cavallini il cibo e l'acqua già scarsi;
sono mancati i fondi per pagare le cooperative che fino all'anno scorso si erano occupati di questi animali;
si rende necessario un urgente censimento tra gli animali di proprietà dei privati e quelli di proprietà comunale -:
se il Governo intenda assumere iniziative per stanziare dei fondi per salvaguardare le specie dei cavallini della Giara in pericolo di estinzione;
se il Governo intenda promuovere, per quanto di competenza, delle iniziative e attività a salvaguardia dei cavallini della Giara. (5-08440)