BERNARDO e BERGAMINI. -
Al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:
la nota 2-bis) all'articolo 1 della tariffa, parte prima, allegata al testo unico delle disposizioni concernenti l'imposta di registro, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 26 aprile 1986, n. 131, permette di accedere alle agevolazioni sull'imposta di registro al 3 per cento per l'acquisto della «prima casa» a patto che «l'immobile sia ubicato nel territorio del comune in cui l'acquirente ha o stabilisca entro un anno dall'acquisto la propria residenza o, se diverso, in quello in cui l'acquirente svolge la propria attività»;
la norma è stata interpretata dall'Agenzia delle entrate in modo tale che il lavoratore deve avere un contratto a tempo indeterminato per poter accedere all'agevolazione; l'agevolazione non decade se il lavoratore a tempo indeterminato perde il proprio lavoro;
tale interpretazione determina un'evidente disparità tra lavoratori a tempo determinato e lavoratori a tempo indeterminato, in un periodo in cui i primi sono sempre più numerosi e, soprattutto, la flessibilità del mercato del lavoro farà si che, anche in futuro, sia questa la tipologia di lavoro prevalente; è noto infatti come, soprattutto i giovani, cumulino numerosi contratti di lavoro a tempo determinato, nella stessa città o in comuni limitrofi;
giova ricordare, in termini generali, che non è lo Stato a dover decidere dove gli individui vogliono risiedere; sulla stessa materia, le norme sulla residenza e l'acquisto della prima casa per i cittadini italiani che lavorano stabilmente all'estero sono molto più «comprensive» sulle diverse situazioni in cui il cittadino può venirsi a trovare nel corso della sua vita lavorativa;
in una fase di crisi economica che ha portato, tra le altre cose, anche ad un calo dei rogiti di circa il 20 per cento, una diversa interpretazione della norma potrebbe, oltre a sanare l'ingiustizia sopra evidenziata, aiutare uno dei settori trainanti dell'economia italiana che si trova in forte crisi e di conseguenza produrre maggiori entrate -:
se non ritenga opportuno intervenire nei confronti dell'Agenzia delle entrate al fine di modificare l'interpretazione della nota 2-bis) all'articolo 1 della tariffa, parte prima, allegata al testo unico delle disposizioni concernenti l'imposta di registro, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 26 aprile 1986, n. 131, al fine di considerare in termini complessivi l'attività lavorativa svolta dall'acquirente della prima casa, senza applicare distinzioni tra lavoro a tempo determinato e lavoro a tempo indeterminato. (5-08387)