ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/08348

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 711 del 30/10/2012
Firmatari
Primo firmatario: BARBATO FRANCESCO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 30/10/2012


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 30/10/2012
Stato iter:
31/10/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 31/10/2012
Resoconto BARBATO FRANCESCO ITALIA DEI VALORI
 
RISPOSTA GOVERNO 31/10/2012
Resoconto CERIANI VIERI SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 31/10/2012
Resoconto BARBATO FRANCESCO ITALIA DEI VALORI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 31/10/2012

SVOLTO IL 31/10/2012

CONCLUSO IL 31/10/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Commissione 5-08348
presentata da
FRANCESCO BARBATO
martedì 30 ottobre 2012, seduta n.711

BARBATO. -
Al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:

nel corso degli ultimi mesi l'opinione pubblica è stata fortemente colpita da numerosi scandali concernenti gravi illegalità nella gestione dei finanziamenti riconosciuti ai gruppi politici costituiti presso i consigli regionali;

in tale contesto emerge con forza l'esigenza di assicurare la massima trasparenza e il pieno rispetto della legalità nella gestione di tutti i finanziamenti pubblici erogati ai gruppi politici nell'ambito delle assemblee elettive, nonché per quanto riguarda la gestione di tali risorse da parte dei medesimi gruppi;

in particolare, appare fondamentale assicurare la piena applicazione della normativa tributaria per quanto attiene alle somme riconosciute ai propri componenti dai gruppi politici presenti presso assemblee elettive, sia a livello nazionale sia a livello locale;

sembra, infatti, che non ci sia piena chiarezza circa il trattamento tributario delle somme che i predetti gruppi attribuiscono a vario titolo a propri componenti, laddove invece dovrebbe risultare incontrovertibilmente che tali somme costituiscono componenti positive di reddito, sulle quali è necessario applicare l'Irpef;

a tale proposito occorre segnalare come l'articolo 52, comma 1, lettera b), del testo unico delle imposte sui redditi (TUIR), nello stabilire che non concorrono a formare il reddito imponibile IRPEF le somme erogate ai titolari di cariche elettive pubbliche a titolo di rimborso spese «purché l'erogazione di tali somme e i relativi criteri siano disposti dagli organi competenti a determinare i trattamenti dei soggetti stessi», non sembri chiarire del tutto la problematica segnalata, in quanto non indica se la predetta esenzione riguardi solo le somme erogate direttamente dagli organi elettivi ai componenti dei collegi stessi, ovvero anche quelle erogate in favore di questi ultimi da parte dei relativi gruppi politici, senza inoltre determinare con chiarezza quali siano le erogazioni riconducibili alla tipologia dei rimborsi spese, la cui individuazione è invece lasciata alla discrezionalità delle diverse assemblee;

al di là di tale profilo interpretativo, non sembra comunque più giustificabile, nell'attuale fase di difficoltà economica nella quale versano il Paese ed i cittadini, soprattutto quelli meno abbienti, ogni forma di privilegio tributario in favore dei rappresentanti elettivi, i quali, alla luce del principio generale di uguaglianza sancito dall'articolo 3 della Costituzione, e nel rispetto del principio sancito in merito dall'articolo 53 della Costituzione, devono anch'essi essere chiamati «a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva, senza alcuno sconto o favore;

l'attuale quadro normativo tributario in materia si presta invece facilmente ad equivoci ed abusi inaccettabili, che dunque devono essere eliminati in radice e repressi;

la questione assume il massimo rilievo, non solo sotto il profilo delle entrate tributarie, ma, soprattutto, sotto quello etico-politico;

infatti, nell'attuale fase di grave crisi economico-finanziaria, nella quale i contribuenti sono stati chiamati dalle sette manovre finanziarie adottate finora nel corso degli ultimi due anni, a pagare il prezzo per la stabilizzazione della finanza pubblica, subendo le pesantissime conseguenze di un forte incremento della pressione fiscale, risulterebbe scandaloso se i rappresentanti eletti dal popolo non adempissero con esattezza e puntualità ai propri obblighi tributari in riferimento a tutti gli emolumenti loro riconosciuti;

risulta dunque urgente fugare ogni ombra in merito, riaffermando con forza il principio secondo cui anche tutte le somme attribuite dai gruppi politici parlamentari o consiliari ai propri componenti devono essere assoggettati al prelievo Irpef -:

quali iniziative urgenti intenda assumere per chiarire se le somme riconosciute a titolo diverso dai rimborsi spese dai gruppi politici, costituiti presso le assemblee elettive a livello parlamentare o locale, a loro componenti, siano effettivamente assoggettate all'IRPEF, se non ritenga comunque doveroso assumere iniziative a livello normativo per eliminare ogni esenzione in merito sottoponendo a prelievo tutte le somme erogate ai rappresentanti eletti, nonché se intenda impartire direttive all'Amministrazione finanziaria per verificare la piena e corretta applicazione della disciplina in tale materia.(5-08348)