ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08281

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 708 del 24/10/2012
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 4/10661
Firmatari
Primo firmatario: BERNARDINI RITA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 24/10/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BELTRANDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 24/10/2012
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA PARTITO DEMOCRATICO 24/10/2012
MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 24/10/2012
TURCO MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO 24/10/2012
ZAMPARUTTI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO 24/10/2012


Commissione assegnataria
Commissione: II COMMISSIONE (GIUSTIZIA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 24/10/2012
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 24/10/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-08281
presentata da
RITA BERNARDINI
mercoledì 24 ottobre 2012, seduta n.708

BERNARDINI, BELTRANDI, FARINA COSCIONI, MECACCI, MAURIZIO TURCO e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro della giustizia.
- Per sapere - premesso che:


secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa ANSA del 24 gennaio 2011, undici detenuti del carcere di Piacenza avrebbero fatto ricorso alla Corte europea dei diritti dell'uomo per le condizioni in cui sono costretti a vivere in carcere;


gli 11 detenuti dicono di essere sottoposti a trattamento inumano perché rinchiusi in celle in cui hanno a disposizione meno di 3 metri quadrati ciascuno e che sono mal illuminate a causa delle sbarre alle finestre. Inoltre, nel ricorso scrivono che l'accesso alle docce è limitato dal fatto che manca l'acqua calda. Due di loro, non fumatori, si dolgono inoltre di dover condividere la cella con dei fumatori e di essere quindi esposti ai rischi del fumo passivo durante tutta la giornata;


a seguito del predetto ricorso, la corte di Strasburgo ha chiesto al Governo italiano di fornire tutti i dati sulla reale situazione del carcere di Piacenza e di indicare quali misure sono state prese dopo che il giudice di sorveglianza di Reggio Emilia ha dato ragione a tre dei detenuti che gli avevano già presentato un ricorso simile;


l'Italia è già stata condannata dalla Corte europea dei diritti dell'uomo nel luglio del 2009 per aver tenuto per 2 mesi e mezzo un detenuto nel carcere romano di Rebibbia in una cella dove aveva a disposizione meno di 3 metri quadrati. In quel caso la Corte accordò al ricorrente mille euro per danni morali. Secondo il comitato per la prevenzione alla tortura lo spazio minimo in cella a disposizione del detenuto deve essere di circa 7 metri quadrati -:


se quanto riportato in premessa corrisponda al vero;


quali siano i dati sulla reale situazione del carcere di Piacenza che il Governo italiano ha inviato alla Corte europea dei diritti dell'uomo;


quali misure siano state adottate dal Governo dopo che il giudice di sorveglianza aveva accolto il ricorso di tre detenuti che si erano lamentati del fatto di non avere sufficiente spazio all'interno delle celle ubicate nel carcere di Piacenza;


di quanti metri quadrati dispongano i detenuti rinchiusi nel carcere di Piacenza; se le celle siano sufficientemente illuminate e se le docce abbiano l'acqua calda. (5-08281)