ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08276

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 708 del 24/10/2012
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 4/10548
Firmatari
Primo firmatario: BERNARDINI RITA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 24/10/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BELTRANDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 24/10/2012
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA PARTITO DEMOCRATICO 24/10/2012
MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 24/10/2012
TURCO MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO 24/10/2012
ZAMPARUTTI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO 24/10/2012


Commissione assegnataria
Commissione: II COMMISSIONE (GIUSTIZIA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 24/10/2012
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 24/10/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-08276
presentata da
RITA BERNARDINI
mercoledì 24 ottobre 2012, seduta n.708

BERNARDINI, BELTRANDI, FARINA COSCIONI, MECACCI, MAURIZIO TURCO e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro della giustizia.
- Per sapere - premesso che:

secondo quanto riportato dalle agenzie di stampa, il 19 gennaio 2011 un detenuto egiziano di 66 anni, Mahmoud Tawfic, proveniente dalla libertà vigilata e tornato in carcere da due mesi, si è suicidato nel carcere di Sulmona;

il detenuto era affetto da tempo da una forte depressione che aveva minato il suo equilibrio psichico. Ad agosto aveva ottenuto la libertà dopo aver finito di scontare la sua pena. Ma la lunga detenzione gli aveva procurato forti contraccolpi a livello psichico. Uscito dal carcere, ha cercato di rifarsi una vita trasferendosi a Roma ma nella capitale si sarebbe macchiato di nuovi reati tanto che nel mese di dicembre 2010 è tornato nel carcere di Sulmona, questa volta da internato. Infatti, proprio in seguito al comportamento assunto una volta uscito dal carcere, il giudice lo ha ritenuto socialmente pericoloso, condannandolo all'ulteriore pena della casa di lavoro;

nei primi 20 giorni dell'anno salgono cosi a 5 i suicidi in carcere e a 6 il totale dei detenuti morti -:

se non ritenga opportuno adottare ogni iniziativa di competenza al fine di verificare, anche attraverso l'avvio di un'indagine, se vi siano responsabilità amministrative o disciplinari del personale penitenziario in ordine al suicidio del detenuto;

se e che tipo di sostegno psicologico fosse stato predisposto nei confronti del detenuto;

quanti siano gli psicologi e gli educatori effettivamente in servizio presso il carcere di Sulmona e quanti quelli previsti in pianta organica;

quanti internati siano impegnati in attività lavorative, quali i lavori svolti e quale sia lo stanziamento destinato alle mercedi in un anno;

più in generale cosa intenda fare affinché le case lavoro siano effettivamente tali con occupazioni che aiutino gli internati a superare il loro stato di «pericolosità sociale»;

se non ritenga di dover assumere iniziative volte a rivedere la normativa, risalente al codice Rocco del 1930, varato nel corso del ventennio fascista, riguardante le misure di sicurezza personali. (5-08276)