ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08214

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 708 del 24/10/2012
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 4/10262
Firmatari
Primo firmatario: BERNARDINI RITA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 24/10/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BELTRANDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 24/10/2012
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA PARTITO DEMOCRATICO 24/10/2012
MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 24/10/2012
TURCO MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO 24/10/2012
ZAMPARUTTI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO 24/10/2012


Commissione assegnataria
Commissione: II COMMISSIONE (GIUSTIZIA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 24/10/2012
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 24/10/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-08214
presentata da
RITA BERNARDINI
mercoledì 24 ottobre 2012, seduta n.708

BERNARDINI, BELTRANDI, FARINA COSCIONI, MECACCI, MAURIZIO TURCO e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro della giustizia, al Ministro della salute.
- Per sapere - premesso che:


le agenzie di stampa del 28 dicembre 2010 hanno battuto la notizia della morte in carcere di Fernando Paniccia, detenuto invalido al 100 per cento, affetto da ritardo mentale, epilettico e semiparalizzato, il cui peso corporeo era pari a 186 chili;


Paniccia era entrato in carcere per la prima volta a 19 anni, per il furto di 3 palloni di cuoio in una palestra, e da allora era stato più volte arrestato per piccoli reati di cui probabilmente non era nemmeno consapevole, poiché la sua capacità di comprensione era quella di un bambino di tre anni. Avrebbe terminato di scontare la sua ultima condanna il 31 dicembre 2011;


al quotidiano Il Messaggero i parenti hanno dichiarato che «il giorno di Natale l'uomo aveva accusato un malore ed aveva chiesto di essere visitato. Dopodiché è stato dapprima visitato presso l'infermeria dell'ospedale e poi riportato in cella. Lamentava tachicardia e battiti irregolari; probabilmente, se fosse stato ricoverato, non sarebbe morto. E invece è stato di nuovo portato in carcere»;


subito dopo il decesso i due avvocati dell'uomo hanno chiesto alla procura della Repubblica di approfondire il caso. E così, mentre è stato aperto un fascicolo, contro ignoti, per omicidio colposo è stata disposta anche l'autopsia da parte del sostituto procuratore Antonella Politi;


a tal proposito gli avvocati della madre e dei fratelli della vittima hanno dichiarato: «Non vogliamo accusare nessuno, vogliamo solo chiarezza. Non si può morire per un malore e, probabilmente, il detenuto è stato dimesso troppo frettolosamente. L'obesità? Certo, Fernando era su con il peso, ma in carcere faceva palestra ed era sceso di diversi chili. Ci preme sottolineare, inoltre, che Fernando era lucido e affetto da handicap ad una mano, ma niente di particolarmente grave come qualcuno ha detto»;


non appare chiaro quanti siano esattamente i disabili detenuti nelle carceri italiane dal momento che non risulta esista un sistema di monitoraggio nazionale sulle condizioni di salute sui carcerati; al momento risultano essere quattro, le sezioni attrezzate per i «minorati fisici», 143 posti in tutto, di cui molti ancora inagibili; sette risultano le sezioni per disabili motori, per un totale di una trentina di posti;


accade spesso che chi varca la soglia di un carcere, porta con sé gli esiti di un trauma o di una malattia che hanno ridotto le sue capacità motorie o mentali;


appare incredibile e inaccettabile che, a fronte di una popolazione carceraria che ha raggiunto ormai le 70 mila unità, vi siano meno di duecento posti riservati ai disabili fisici e disabili motori e che una quantità di detenuti con disabilità siano costretti a vivere in celle troppo strette, all'interno di istituti pieni di barriere architettoniche e affidati in molti casi solo all'assistenza di agenti della polizia penitenziaria e compagni di cella -:


se non ritengano urgente avviare un'inchiesta amministrativa interna al fine di accertare se al detenuto Fernando Paniccia sia stata garantita un'adeguata assistenza sanitaria nel corso della sua detenzione e per quali motivi lo stesso non sia stato ricoverato pur avendone fatto espressa richiesta a causa delle sue critiche condizioni di salute;


se non si ritenga necessario e urgente realizzare un monitoraggio nazionale per accertare quanti siano i detenuti con disabilità fisiche e in quali carceri siano ristretti e se non si ritenga di doversi dotare di un sistema unitario di raccolta dati sull'indice della malattia in carcere;


quante delle strutture con sezioni attrezzate per disabili fisici siano effettivamente funzionanti, quanti detenuti vi siano ricoverati e quante di queste sezioni siano inagibili e per quale ragione.
(5-08214)