BERNARDINI, BELTRANDI, FARINA COSCIONI, MECACCI, MAURIZIO TURCO e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro della giustizia.
- Per sapere - premesso che:
secondo quanto riportato dall'agenzia ANSA del 18 dicembre, Fabrizio Bruzzone, quarantenne, ex maresciallo dei carabinieri, attualmente detenuto nel carcere di Genova Pontedecimo perché accusato di aver ucciso la moglie, avrebbe tentato il suicidio nella sua cella nel pomeriggio del 17 dicembre;
Fabrizio Bruzzone è stato salvato grazie all'attenzione e alla professionalità della Polizia penitenziaria posto che la stessa, non appena accortasi che il detenuto stava inalando gas dalla bomboletta che tutti i reclusi detengono per cucinarsi il cibo, è immediatamente intervenuta scongiurando il decesso dell'uomo -:
di quali informazioni disponga circa i fatti riferiti in premessa;
se e quali misure di cautela e di controllo siano state disposte dalla direzione dell'istituto di pena nei confronti dell'uomo che ha tentato di togliersi la vita;
se lo stesso usufruisca di un adeguato supporto psicologico;
se non ritenga che l'alto tasso dei suicidi e dei tentati suicidi dipenda anche - se non soprattutto - dall'elevato tasso di sovraffollamento degli istituti di pena dove attualmente sono ristretti quasi 70.000 detenuti a fronte di una capienza regolamentare di 43.000 posti;
se ritenga necessario assumere iniziative normative volte a modificare il regolamento sull'ordinamento penitenziario al fine di assicurare, attraverso una maggiore personalizzazione del trattamento, una «detenzione giusta», rispettosa del diritto alla vita e degli altri diritti fondamentali degli individui, se del caso, istituendo in ogni carcere degli appositi presidi specializzati per prevenire il rischio-suicidi e le altre emergenze legate ai disagi psicologici.(5-08208)