Atto Camera
Interrogazione a risposta in Commissione 5-08205
presentata da
RITA BERNARDINI
mercoledì 24 ottobre 2012, seduta n.708
BERNARDINI, BELTRANDI, FARINA COSCIONI, MECACCI, MAURIZIO TURCO e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro della giustizia.
- Per sapere - premesso che:
secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa ANSA del 17 dicembre 2010 Calogero Gueli, 71enne, ex sindaco di Campobello di Licata, si è visto recapitare un ordine di carcerazione da parte della procura generale nonostante la Corte di cassazione avesse appena confermato la sentenza con la quale lo stesso era stato assolto dal reato di concorso esterno in associazione mafiosa;
solo dopo che l'avvocato dell'uomo si è opposto all'ordine di carcerazione, l'ufficio della procura generale si è reso conto del macroscopico errore in cui era incorso;
sulla vicenda l'avvocato dell'imputato, Lillo Fiorello, ha rilasciato il seguente commento: «Siamo in presenza di una superficialità assoluta. Prima di prendere un provvedimento del genere bisognerebbe controllare bene e invece non lo hanno fatto. Se avessero controllato si sarebbero accorti che ad essere rigettato è stato il ricorso del procuratore generale. Non sappiamo davvero in che mondo viviamo»;
Gueli nel 2006 era stato arrestato per mafia ed estorsione nell'ambito di un'inchiesta sulla gestione di appalti pubblici nell'agrigentino. L'accusa era stata derubricata in concorso esterno e l'ex sindaco era stato condannato in primo grado a 3 anni e 4 mesi ma assolto dall'accusa di estorsione. In secondo grado era stato invece assolto dal concorso con la mafia. La Corte di cassazione oggi ha confermato al sentenza scagionando definitivamente il politico. Gli uffici della procura generale, sbagliando, credevano invece che l'ex imputato fosse stato condannato per estorsione, e per questo avevano ordinato l'arresto -:
di quali informazioni disponga circa i fatti riferiti in premessa;
se non ritenga di dover avviare una ispezione ministeriale presso la procura generale responsabile di aver notificato l'ordine di carcerazione all'imputato, e, se del caso, promuovere le iniziative di competenza. (5-08205)