ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07994

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 692 del 26/09/2012
Firmatari
Primo firmatario: SANI LUCA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 26/09/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VELO SILVIA PARTITO DEMOCRATICO 26/09/2012


Commissione assegnataria
Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 26/09/2012
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 26/09/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-07994
presentata da
LUCA SANI
mercoledì 26 settembre 2012, seduta n.692

SANI e VELO. -
Al Ministro dell'interno.
- Per sapere - premesso che:

i nuclei sommozzatori del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, istituiti con il decreto ministeriale numero 4067 del 1974, rappresentano uno dei settori specialistici per le emergenze derivanti dal rischio acquatico;

il Corpo nazionale dei vigili del fuoco dispone infatti dei nuclei di soccorso subacqueo ed acquatico, presenti sul territorio nazionale con 32 sedi, attive 24 ore su 24, ed oltre 360 operatori in grado di intervenire nelle varie situazioni di pericolo legate all'elemento acqua: dall'incendio a bordo di navi alla presenza di rischi biologici, chimici e nucleari, dalla ricerca di persone in mare, laghi e fiumi all'emergenza alluvionale. Peculiarità dei sommozzatori dei vigili del fuoco è l'immersione anche in luoghi non convenzionali quali acquedotti, pozzi, reti fognarie ed acque nere;

da alcuni anni è stato avviato, a seguito della riduzione delle risorse per il Corpo nazionale dei vigili del fuoco, un processo di razionalizzazione e riconfigurazione dell'intero servizio sommozzatori;

secondo quanto emerge da organi di informazione, un apposito provvedimento ministeriale prevedrebbe la chiusura di sette nuclei, tra cui quello di Grosseto, finalizzato al miglioramento del servizio e alla realizzazione di un significativo contenimento della spesa;

il nucleo sommozzatori del Corpo nazionale dei vigili del fuoco di Grosseto, costituito attualmente da sette unità, è preposto al controllo di oltre 225 chilometri di costa (oltre ad alcune isole) ed ha effettuato, nei primi 8 mesi del 2011, oltre 1000 ore di immersione;

l'immediato intervento del nucleo di Grosseto è stato recentemente determinante, per la salvezza dei numerose vite umane, a seguito del naufragio della nave della Compagnia Costa «Concordia» nei pressi dell'Isola del Giglio avvenuta il 13 gennaio 2012;

le associazioni sindacali, di categoria, gli enti territoriali tra cui la regione Toscana ed il comune di Grosseto si sono opporti con fermezza a tale chiusura;

secondo quanto dichiarato a mezzo stampa dai rappresentanti del Conapo (sindacato autonomo vigili del fuoco) «il piano di chiusura del nucleo sommozzatori di Grosseto non è novità dell'ultima ora, ma è stato formalmente annunciato dal Ministero dell'interno sin dal 2010. Il Ministero ha previsto che in Italia dovrà rimanere attivo un solo nucleo sommozzatori per regione, utilizzando il trasporto a mezzo elicottero nei casi urgenti. Questi burocrati però non dicono ai cittadini che gli elicotteri dei vigili del fuoco, sempre per problemi di costi, non sono attrezzati per il volo notturno, e che, in tutte le necessità notturne, come il naufragio della Concordia, il tempo di arrivo dei sommozzatori più vicini sarà purtroppo stato conteggiato in ore e non in minuti, cosa totalmente incompatibile con il soccorso della vita umana»;

«l'ipotesi che il reparto sommozzatori dei vigili del fuoco di Grosseto possa venire soppresso la considero semplicemente assurda - ha dichiarato il sindaco di Grosseto Emilio Bonifazi -. Proprio in questo territorio costiero e proprio dove la vicenda Concordia ha dimostrato la professionalità di questi uomini al servizio della sicurezza dei cittadini. Ritengo che questa decisione debba essere ben ponderata perché la Maremma ha per evidenti ragioni bisogno dei sommozzatori dei vigili del fuoco senza dover attendere quelli di Livorno o, peggio, di Firenze o di Roma»;

si tratta di una decisione, sottolinea una nota sindacale congiunta della Cgil, Cisl, Uil e Usb che, «pur rispondendo a logiche di razionalizzazione del servizio, non tiene conto della specificità della regione Toscana, in quanto a superficie generale e chilometri di costa, dilatando a dismisura i tempi di intervento in caso di Soccorso Tecnico Urgente e defraudando così il nostro territorio di una importante risorsa. Tutto questo con un risparmio di facciata, non andando realmente ad incidere su costi di gestione che rimangono di fatto invariati, se non per il personale stesso che si troverà ad affrontare disagi economici e familiari»;

appare quindi palese, da quanto esposto precedentemente, che la soppressione del nucleo di Grosseto non risponderebbe né al miglioramento del servizio né alla realizzazione di un significativo contenimento della spesa, oltre a penalizzare sensibilmente una attenta ed efficace attività di controllo e di intervento di un vasto territorio costiero -:

se le notizie, esposte in premessa e relative alla prossima cancellazione del nucleo sommozzatori del Corpo nazionale dei vigili del fuoco di Grosseto, corrispondano al vero, e qualora tale soppressione fosse prevista quali sono stati, nel dettaglio, i parametri ed i metodi utilizzati dal Ministero competente per attuare tale processo di riordino e quale tempistica e quali strumenti normativi verranno utilizzati;

quali iniziative intenda assumere per assicurare ad un vasto ed articolato territorio costiero (attualmente di competenza del nucleo sommozzatori del Corpo nazionale dei vigili del fuoco di Grosseto) una continua, efficace ed attenta azione di controllo ed intervento subacqueo ed acquatico. (5-07994)