ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07927

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 687 del 18/09/2012
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 4/16990
Firmatari
Primo firmatario: BERNARDINI RITA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 18/09/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BELTRANDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2012
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2012
MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2012
TURCO MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2012
ZAMPARUTTI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2012


Commissione assegnataria
Commissione: II COMMISSIONE (GIUSTIZIA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 18/09/2012
Stato iter:
14/11/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 14/11/2012
Resoconto GULLO ANTONINO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (GIUSTIZIA)
 
REPLICA 14/11/2012
Resoconto BERNARDINI RITA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 18/09/2012

DISCUSSIONE IL 14/11/2012

SVOLTO IL 14/11/2012

CONCLUSO IL 14/11/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-07927
presentata da
RITA BERNARDINI
martedì 18 settembre 2012, seduta n.687

BERNARDINI, BELTRANDI, FARINA COSCIONI, MECACCI, MAURIZIO TURCO e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro della giustizia.
- Per sapere - premesso che:


secondo quanto riportato dalle agenzie di stampa e dal bollettino quotidiano di «Ristretti Orizzonti» il 15 luglio 2012, il «pentito» di camorra Angelo Ferrara, di 41 anni, si è suicidato impiccandosi con i lacci delle scarpe nella Casa di reclusione di Carinola, nel casertano;


l'uomo è stato rinvenuto riverso a terra, senza vita, coi lacci stretti intorno al collo dagli agenti della Polizia penitenziaria. Secondo i primi rilievi, nessun segno di colluttazione sarebbe presente sul corpo del detenuto;


la salma è stata trasferita presso il dipartimento di medicina legale dell'ospedale di Caserta, dove sarà effettuata l'autopsia disposta dal magistrato di turno;


nel 2008 le dichiarazioni di Angelo Ferrara avevano portato alla condanna di numerosi esponenti della camorra napoletana appartenenti al clan Moccia di Afragola (Na); dopodiché, posto in «programma di protezione» dalla apposita commissione del ministero dell'interno, l'uomo si stabilisce con una nuova identità a Ronchi dei Legionari (Gorizia). Negli anni successivi, però, gli viene revocato il programma di protezione e finisce detenuto nel carcere di Carinola in quanto: a) il 27 maggio 2009, con dei complici, compie una rapina alla filiale del Monte dei Paschi di Siena di Portogruaro (Ve); b) nel settembre 2010 rapina altre due banche di Rimini;


sulla vicenda Donato Capece, segretario generale del Sindacato autonomo polizia penitenziaria (Sappe), ha diramato il seguente comunicato stampa: «Ieri a Carinola (Caserta) un altro detenuto si è tolto la vita nonostante gli encomiabili sforzi che quotidianamente svolge la Polizia Penitenziaria per evitare che le nostre carceri sprofondino nel baratro della civiltà. Questo ennesimo suicidio ci preoccupa, come ci preoccupano le voci che dicono che dal prossimo 18 luglio le carceri campane saranno coinvolte in una serie di proteste con battitura delle inferriate. La carenza di personale di Polizia Penitenziaria e di educatori, di psicologi e di Personale medico specializzato, il pesante sovraffollamento dei carceri italiani (67mila detenuti in carceri che ne potrebbero ospitare 43mila, con le conseguenti ripercussioni negative sulla dignità stessa di chi deve scontare una pena in celle affollate oltre ogni limite tenuto anche conto che più del 40 per cento di chi è detenuto è in attesa di un giudizio definitivo) sono temi che si dibattono da tempo, senza soluzione, e sono concause di questi tragici episodi. Spesso, come a Carinola, il personale di Polizia Penitenziaria è stato ed è lasciato da solo a gestire all'interno delle nostre carceri moltissime situazioni di disagio sociale e di tensione, 24 ore su 24, 365 giorni all'anno. Le tensioni in carcere crescono non più di giorno in giorno, ma di ora in ora: bisogna intervenire tempestivamente per garantire adeguata sicurezza agli agenti e alle strutture ed impedire l'implosione del sistema» -:


quali iniziative siano state adottate dal dipartimento dell'amministrazione penitenziaria per assicurare l'incolumità di Angelo Ferrara; in particolare se e come il 15 luglio 2012 fosse garantita la sorveglianza all'interno dell'istituto di pena in questione e se con riferimento al suicidio dell'uomo non siano ravvisabili profili di responsabilità in capo al personale penitenziario; con chi divideva la cella e di quanti metri quadrati disponesse il detenuto morto suicida;


se il detenuto morto suicida fosse alloggiato all'interno di una cella rispondente a requisiti di sanità e igiene;


se il detenuto lavorasse e/o partecipasse alle attività trattamentali dell'istituto e, di conseguenza, quanto tempo passasse normalmente all'interno della cella;


se nel corso della detenzione il detenuto fosse stato identificato come potenziale suicida e, in questo caso, se fosse tenuto sotto un programma di osservazione speciale;


quante siano le unità dell'équipe psico-pedagogica e se e come possano coprire o coprano le esigenze dei detenuti del carcere di Carinola;


quali siano le condizioni umane e sociali del carcere di Carinola, in particolare se non ritenga di assumere sollecite, mirate ed efficaci iniziative, anche a seguito di immediate verifiche ispettive in loco, volte a ripristinare condizioni minime di vivibilità all'interno della struttura penitenziaria in questione, ampliando la dotazione del personale di polizia penitenziaria e di quello addetto ai servizi in modo da garantire il funzionamento del nuovo padiglione detentivo. (5-07927)