ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07899

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 687 del 18/09/2012
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 4/12333
Firmatari
Primo firmatario: BERNARDINI RITA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 18/09/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BELTRANDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2012
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2012
MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2012
TURCO MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2012
ZAMPARUTTI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2012


Commissione assegnataria
Commissione: II COMMISSIONE (GIUSTIZIA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 18/09/2012
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 18/09/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-07899
presentata da
RITA BERNARDINI
martedì 18 settembre 2012, seduta n.687

BERNARDINI, BELTRANDI, FARINA COSCIONI, MECACCI, MAURIZIO TURCO e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro della giustizia, al Ministro della salute.
- Per sapere - premesso che:


l'interrogante il 23 maggio 2011 è tornata a visitare il carcere palermitano dell'Ucciardone accompagnata da Donatella Corleo e Sergio Rovasio;


nella visita la delegazione è stata guidata dal dottor Marcello Veneziano, direttore che sarà a breve sostituito dalla dottoressa Rita Barbera essendo egli stato nominato provveditore regionale della Sicilia;


rispetto alle visite precedenti, oggetto delle interrogazioni n. 4-08438 e 4-02624, la situazione è leggermente cambiata seppure persistano gravissime illegalità sotto il profilo del rispetto dei diritti umani e della dignità delle persone ivi ristrette;


i fatti per i quali si registra un miglioramento riguardano sia l'apertura della ristrutturata ottava sezione sia la diminuzione della popolazione detenuta seguita ad uno sfollamento; lavori in corso riguardano la seconda sezione che, a detta del dottor Veneziano, dovrebbe essere consegnata nel prossimo mese di ottobre; per la sesta sezione, c'è un progetto di ristrutturazione che però è in attesa di finanziamento;


per quanto riguarda la situazione degli agenti di polizia penitenziaria permane una forte carenza essendo gli effettivi in numero di 350 rispetto ai 530 previsti dalla pianta organica; ciò determina la distribuzione su tre turni di lavoro anziché quattro provocando un forte stress negli agenti in servizio;


i detenuti presenti all'atto della visita erano 583 di cui, 315 con sentenza definitiva, 147 in attesa di primo giudizio, 69 appellanti e 52 ricorrenti;


nell'ottavo reparto, quello ristrutturato, sono ristretti 122 detenuti che vivono in celle finalmente dotate di bagno con doccia;


nella settima sezione i detenuti sono 222 e dato del sovraffollamento è sconcertante avendo potuto verificare che in stanze di circa 15 metri quadri sono ristretti ben 7 detenuti, i quali dispongono pertanto di poco più di 2 metri quadri testa; gli ambienti sono fatiscenti e dal punto di vista igienico indecenti: celle dalle mura scrostate e sporche che cadono a pezzi, gabinetti indecenti, docce comuni che, a causa dell'umidità, sembrano delle grotte di colore verde e nero per il muschio alle pareti e nel soffitto, sudicie e piene di ruggine agli impianti; la presenza di zanzare è notevole, i detenuti le raccolgono via via nei bicchieri e di notte sono costretti a dormire completamente coperti per evitare quello che definiscono un vero e proprio «massacro»; a tutto ciò si aggiunge l'indisponibilità degli attrezzi e dei detersivi per pulire le celle che solo i detenuti che hanno denaro sufficiente nel conto corrente, possono acquistare a caro prezzo allo spaccio interno;


su 583 detenuti, solo 70 lavorano, pari al 12 per cento: immutata rispetto alle visite precedenti è rimasta la pressoché totale assenza di attività; quasi tutti i detenuti, infatti, passano 20 ore in cella, avendo accesso a 2 ore d'aria la mattina e a 2 il pomeriggio, ma essendo privati del tempo che in altri istituti viene destinato alla «socialità»;


tutti i detenuti lamentano i prezzi troppo alti dello spaccio interno;


dal punto di vista medico-sanitario la situazione è peggiorata soprattutto per quel che riguarda la disponibilità di farmaci: anche il Brufen (di cui si parla nelle interrogazioni precedenti), cioè «la medicina che cura tutto», dal mal di pancia al mal di testa, è divenuto «raro» il che ha fatto vivere ad alcuni detenuti momenti di grande sofferenza quando hanno affrontato un mal di denti o di testa acuti;


nonostante le ristrutturazioni, il muretto divisorio continua ad essere presente nelle sale colloqui, rendendo particolarmente squallidi gli incontri dei detenuti con i familiari, in particolare quando si tratta di minori; alle finestre di molte celle ci sono ancora le cosiddette «gelosie», vietate dal regolamento penitenziario perché impediscono sia alla luce e all'aria di entrare che di poter guardare all'esterno; non è un caso che un detenuto della settima sezione abbia usato l'espressione «qui siamo trattati come animali»;


oltre alla settima, e alla nuova sezione, la delegazione ha visitato il reparto «protetti»: anche lì, si è constatato lo stato di degrado strutturale e la generale situazione di precarietà igienica; nella prima cella visitata erano ristretti due uomini visibilmente in stato di grave sofferenza psichica, probabilmente sotto l'effetto di psicofarmaci: uno dei due tremava;


altra forte carenza che permane e che riguarda tutto l'Istituto, è quella riguardante le figure professionali di sostegno psicologi, educatori e perfino gli assistenti sociali.sono pochissimi; alcuni detenuti affermano di non aver mai visto l'educatore;


quanto segnalato in precedenza è peraltro confermato da una recente presa di posizione dei sindacati SAPPE-FNS.CISL-UGL.PP-FP.CGIL-polizia penitenziaria-Palermo Ucciardone, che l'interrogante ritiene di dover riportare integralmente: «Alla Direzione della Casa Circondariale Palermo "Ucciardone" - Al Provveditorato Amministrazione Penitenziaria Palermo

prot. 01/11 unitaria

Palermo li 8 giugno 2011

Oggetto: Urgente disinfestazione CC Ucciardone, Chiusura immediata della 7a e 3a sezione, per carenze igienico sanitarie: muffe Stachybotrys Chartarum, umidità e muri screpolati, vetuste condizioni strutturali e notevole carenza di personale di polizia varie qualifiche. Con la presente si intende segnalare, ancora una volta, ma non solo, le gravi problematiche che affliggono l'Istituto Penitenziario dell'Ucciardone.

In atto, la situazione dell'istituto non permette di assolvere il mandato istituzionale cui è demandato il Corpo di Polizia Penitenziaria.

Ciò a causa della penuria di personale, di stanziamenti economici insufficienti, nonché del sovraffollamento detentivo che ormai da tempo ha superato ogni soglia di civile e razionale tollerabilità.

A causa di quanto esternato, il personale di Polizia Penitenziaria è costretto sempre più a operare in situazioni di oggettiva difficoltà e con scarsissimi livelli di sicurezza. Per citare alcuni esempi, ormai, è prassi consolidata sorvegliare più sezioni e cancelli contemporaneamente, come alla 9a sezione, oppure disposti su più piani vedasi 7a, 3a e 8a (un solo agente per effettuare i controlli, deve spostarsi da un piano ad un altro). Per tamponare la carenza di agenti, in palese violazione degli accordi sindacali siglati a livello nazionale, si fa ricorso ai cosiddetti doppi turni.
Nonostante da tempo le OO.SS scriventi abbiano più volte scritto e denunciato tale situazione nessun miglioramento ne è derivato. Il carcere dell'Ucciardone rischia di esplodere da un momento all'altro e nessuno adotta i provvedimenti necessari. Si continua a disattendere gli accordi sindacali siglati e a calpestare i diritti umani di centinaia di detenuti e degli operatori Penitenziari. In tutto l'istituto gravano condizioni igienico sanitarie e strutturali da terzo mondo, non possono più sottacere alla situazione igienica critica e non possono far altro che chiedere una Disinfestazione Generale Urgente in tutto l'istituto penitenziario dell'Ucciardone perché i Poliziotti Penitenziari sono stanchi di recarsi a lavoro e poi ritornare a casa pieni di morsi di zanzare oppure mentre si recano di sentinella ed ovunque lungo i viali dell'Ucciardone vedono camminare le blatte, e molto spesso si vedono pure grossi ratti.
Nei Corridoi ed all'interno delle camere detentive cadono calcinacci per le fatiscenti condizioni dei muri a causa dell'umidità e muffe. Gli impianti idrici e fognanti sono vecchi, fuori norma ed arrugginiti, con continue e mai interrotte perdite sia di acqua corrente che reflue, con conseguenti malsane esalazioni che inquinano l'interno degli stabili. Pochissimi sono i sovrintendenti e gli ispettori, ed in assenza, vengono sostituiti da personale non di ruolo che assumono funzioni superiori senza averne alcuna corresponsione economica.
Per i motivi espressi, nelle more di interventi risolutivi, questa organizzazione sindacale chiede che l'Amministrazione Penitenziaria proceda una disinfestazione generale in tutto l'istituto penitenziario Urgente dell'Ucciardone alla chiusura immediata della 7a e 3a, il rientro di tutto il personale di varie qualifiche distaccato a vario titolo presso altre sedi, escludendo però i colleghi che hanno motivi gravi familiari oppure di opportunità.» -:


se siano a conoscenza di quanto esposto in premessa;


se intendano rispondere a questa e alle interrogazioni presentate in precedenza;


in che tempi avverrà in Sicilia il passaggio della sanità penitenziaria al SSN e quali siano i motivi del ritardo;


quali iniziative intenda mettere in atto per riportare la popolazione detenuta nel carcere dell'Ucciardone nel limite dei posti regolamentari disponibili e consentire la piena applicazione dell'ordinamento penitenziario oltre che il rispetto di quanto stabilito dalla Corte europea dei diritti dell'uomo;


se non ritenga finalmente di dover completare, senza ulteriori ritardi e rinvii, la pianta organica del personale di polizia penitenziaria, colmando le gravissime lacune esistenti che creano un enorme stress fisico e psicologico degli agenti in servizio costretti a turni massacranti oltre che al mancato riconoscimento degli effettivi ruoli professionali ricoperti;


in che tempi intenda intervenire per assicurare le attività trattamentali, in primo luogo il lavoro, che consentano ai detenuti di intraprendere un percorso riabilitativo;


in che tempi verrà assicurata ai detenuti un'adeguata assistenza psicologica e quando verranno adeguati gli organici del personale di ogni ordine e grado;


cosa intenda fare per affrontare l'emergenza igienico-sanitaria dell'istituto e per ristrutturare gli edifici fatiscenti, compresa la caserma degli agenti;


a quando risalga l'ultima relazione della ASL in merito ai requisiti igienico-sanitari di tutti gli ambienti del carcere dell'Ucciardone e cosa vi sia scritto in tale relazione;


a quando risale l'ultima morte verificatasi nell'istituto, a quando l'ultimo suicidio, in che modo si siano verificati, quale fosse l'età e la nazionalità delle persone decedute;


quante siano dall'inizio dell'anno le morti verificatesi nell'istituto palermitano, quante per cause naturali e quante per suicidio; quanti siano stati i tentati suicidi, quanti gli atti autolesionismo;


se intenda dotare i detenuti delle attrezzature e dei detersivi per pulire le celle e se intenda vigilare sui prezzi praticati all'interno dello spaccio;


quando si abbatterà il muretto divisorio delle sale colloqui e quando verrà attrezzata un'adeguata area verde per i colloqui all'aperto dei detenuti con i minori e con gli altri familiari. (5-07899)