Atto Camera
Interrogazione a risposta in Commissione 5-07871
presentata da
RITA BERNARDINI
martedì 18 settembre 2012, seduta n.687
BERNARDINI, BELTRANDI, FARINA COSCIONI, MECACCI, MAURIZIO TURCO e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro della giustizia, al Ministro della salute.
- Per sapere - premesso che:
il 21 luglio 2011, l'Osservatorio permanente sulle morti in carcere composto da Radicali Italiani, Antigone, Ristretti Orizzonti. Il Detenuto Ignoto, A Buon Diritto e Radiocarcere, ha pubblicato la seguente mail inviata dall'avvocato Davide Mosso del Foro di Monza: «Una persona da me assistita che si trovava nel carcere di Monza in custodia cautelare, il signor Redouane Messaoudi, nato nel 1974 in Algeria, è stato trovato privo di vita la mattina di sabato 16 luglio. Ieri mattina è stata effettuata l'autopsia (alla quale peraltro non ho potuto partecipare né direttamente né tramite medico legale non avendo titolo perché non sono riuscito a contattare l'unico familiare con cui avevo parlato, un fratello che vive in Grecia). Il signor Messaoudi era in quel momento nel reparto di psichiatria del carcere. Affetto da diabete insulinodipendente, epilettico e con diagnosi di disturbo borderline, dopo un periodo di osservazione nell'Opg di Reggio Emilia era rientrato nel normale circuito penitenziario. Prima di andare a Monza, dove si trovava da circa due settimane, era stato a Voghera. Era stato arrestato ad aprile per un'ipotesi di cessione di stupefacenti (una dose) e resistenza. L'udienza preliminare, già fissata dieci giorni fa, era stata rinviata a ieri data l'impossibilità in quell'occasione per il signor Messaoudi a comparire (era in ospedale e i medici non avevano dato nulla osta). Ieri era previsto che il giudice incaricasse uno psichiatra di svolgere perizia. Nella comunicazione del carcere sulla possibile causa del decesso si fa riferimento al reiterato rifiuto del signor Messaoudi di assumere l'insulina. Per somministrargliela forzatamente era stato ricoverato in ospedale in due occasioni. Il giorno precedente al decesso non gli sarebbe stata somministrata per due volte l'insulina perché rifiutata» -:
se siano a conoscenza dei fatti descritti in premessa; quale sia l'esatta dinamica degli eventi che ha condotto alla morte dell'uomo;
se intendano avviare, negli ambiti di rispettiva competenza, una indagine amministrativa interna al fine di appurare il modo in cui siano avvenuti i fatti; se nella circostanza non siano ravvisabili profili di responsabilità disciplinare in capo al personale penitenziario e se nei confronti del detenuto in questione siano state messe in atto tutte le misure di cura e assistenza che le sue precarie condizioni fisiche richiedevano.(5-07871)