ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07870

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 687 del 18/09/2012
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 4/12848
Firmatari
Primo firmatario: BERNARDINI RITA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 18/09/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BELTRANDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2012
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2012
MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2012
TURCO MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2012
ZAMPARUTTI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2012


Commissione assegnataria
Commissione: II COMMISSIONE (GIUSTIZIA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 18/09/2012
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 18/09/2012

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 18/09/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-07870
presentata da
RITA BERNARDINI
martedì 18 settembre 2012, seduta n.687

BERNARDINI, BELTRANDI, FARINA COSCIONI, MECACCI, MAURIZIO TURCO e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro della giustizia, al Ministro della salute.
- Per sapere - premesso che:

sul quotidiano La Gazzetta di Modena del 21 luglio 2011 è apparso il seguente articolo di Saverio Cioce e intitolato: «Modena, carcere senza sapone per i detenuti; lo compra chi può, pidocchi nella sezione femminile»: «Un frigorifero conquistato. E il prossimo obbiettivo è quello di un paio di congelatori per servire acqua fredda a 150 detenuti, che con 40 gradi nelle celle, in tre per ogni stanza da nove metri quadrati, devono aspettare che passi un altro giorno, uguale al precedente. "Ormai non so più che lingua parlare - sbotta Paola Cigarini, a capo dell'associazione Carcere Città che da anni lavora con i suoi volontari nel carcere di S. Anna - Tutti dicono che la situazione è intollerabile, che così non si può andare avanti ma nulla cambia; ma qual è la situazione dove nessuno può far nulla? Il taglio dei fondi e i risparmi coatti hanno dato la mazzata finale a una situazione già grave. E ora mi sembra che siamo al delirio. Chi ha sete può bere solo l'acqua del rubinetto, calda o se va bene un poco più fresca quando si può miscelare con quella delle bottiglie ghiacciate dai congelatori. Sempre che funzionino, naturalmente: per tutto il carcere ce ne sono sei, uno per ogni 75 detenuti, ma ora due sono rotti e non ci sono fondi per aggiustarli. Ho mandato lettere a Coop e Conad per trovarne due anche vecchi e dismessi ma funzionanti e aspetto una risposta. Per il resto facciamo i conti con i tagli di fondi da parte del ministero». Per il carcere modenese questo significa che da due settimane non vengono più passate né le bustine di sciampo né i dentifrici e neppure i detergenti per le celle. «Chi ha il conto a zero euro, e questo vale per più della metà dei detenuti - prosegue con amarezza la Cigarini - può avere 10 euro ogni due mesi grazie a 'Porta Aperta' al Carcere: a quel punto l'alternativa è tra una saponetta in più o un pacchetto di sigarette. Ancora una volta i cittadini devono organizzarsi da soli per far fronte all'assenza dello Stato. Noi dal canto nostro ci occupiamo principalmente delle sezione femminile e siccome ci sono numeri più piccoli possiamo dare 10 euro a settimana, autotassandoci. Così almeno i detergenti sono assicurati anche se i pidocchi fanno strage. In serata avevamo programmato una cocomerata con le detenute durante un'ora d'aria; ci abbiamo rinunciato perché dieci donne su 29 hanno problemi di pediculosi e non si può correre il rischio di allargare l'epidemia. Non vogliamo neppure escluderle; aspettiamo di eliminare i pidocchi". Così dicendo dà un'occhiata al phone center dove ha accompagnato un detenuto; ha il permesso per un paio d'ore e le sta usando per telefonare alla sua famiglia in Tunisia. La vita quotidiana nel carcere di S. Anna scivola tra il caldo e le zanzare, perché tra le grate passano solo quelle; i più danarosi usano gli spiccioli per comprare gli zampironi, altro non è possibile usare. Il problema dell'occupazione per chi è dietro le sbarre è sempre lo stesso. Persino i piccoli lavoretti interni sono stati tagliati della metà. Il portavitto, il bibliotecario, il cuoco sono stati accorpati: metà spesa con metà personale che fa il doppio. La direttrice Rosa Alba Casella in questi giorni è in ferie e quando tornerà troverà sul tavolo i problemi di sempre e il bubbone sempre gonfio del sovraffollamento» -:

se non ritenga di dover disporre una visita ispettiva presso il carcere di Modena;

se non intenda dotare il carcere di Modena di un numero di congelatori adeguato a quello dei detenuti ivi ristretti;

cosa intenda fare al fine di garantire l'immediata distribuzione ai detenuti del carcere di Modena di prodotti di prima necessità, quali bustine di shampoo, dentifrici e detergenti per le celle; più in generale, quali iniziative urgenti intendano adottare, negli ambiti di rispettiva competenza, anche in considerazione della stagione estiva, al fine di rendere più tollerabili e conformi alla legge e ai regolamenti le condizioni di vita e di salute delle persone recluse all'interno dell'istituto di pena in questione. (5-07870)