ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07848

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 687 del 18/09/2012
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 4/11926
Firmatari
Primo firmatario: BERNARDINI RITA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 18/09/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BELTRANDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2012
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2012
MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2012
TURCO MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2012
ZAMPARUTTI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2012


Commissione assegnataria
Commissione: II COMMISSIONE (GIUSTIZIA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 18/09/2012
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 18/09/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-07848
presentata da
RITA BERNARDINI
martedì 18 settembre 2012, seduta n.687

BERNARDINI, BELTRANDI, FARINA COSCIONI, MECACCI, MAURIZIO TURCO e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro della giustizia, al Ministro della salute.
- Per sapere - premesso che:


sul quotidiano Il Mattino del 1o maggio 2011, è apparso un articolo intitolato «Benevento, detenuto tenta il suicidio con una lama da barba, in prognosi riservata»;


secondo una prima ricostruzione l'uomo, G.M., un ventottenne siciliano, recluso presso la casa circondariale di contrada Capodimonte, ha tentato di togliersi la vita tagliandosi il collo con una lametta da barba ed ora è ricoverato in prognosi riservata;


poco più di un anno fa - era l'8 aprile del 2010 - lo stesso carcere di Benevento era stato teatro di un'altra tragedia, quella della morte di un 39enne di Napoli che, coinvolto tre mesi prima in un blitz della direzione distrettuale antimafia contro un clan camorristico, aveva cominciato a collaborare con la giustizia ma non era ancora stato ammesso al programma di protezione. L'uomo era stato trovato impiccato nella cella che occupava dal 2 febbraio: aveva legato un capo di una calzamaglia da sport alla cerniera della porta, poi si era stretto l'altro al collo e si era lasciato andare -:


se nei confronti del detenuto G.M. risulti siano state messe in atto tutte le misure di sorveglianza, protettive ed educative previste e necessarie;


se risulti coperto l'organico previsto per ogni ruolo operativo nel carcere di Benevento;


se il numero degli educatori e degli psicologici assegnato presso la struttura penitenziaria di contrada Capodimonte risulti sufficiente a garantire i diritti delle persone ivi recluse. (5-07848)