ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07829

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 687 del 18/09/2012
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 4/11655
Firmatari
Primo firmatario: BERNARDINI RITA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 18/09/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BELTRANDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2012
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2012
MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2012
TURCO MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2012
ZAMPARUTTI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2012


Commissione assegnataria
Commissione: II COMMISSIONE (GIUSTIZIA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 18/09/2012
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 18/09/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-07829
presentata da
RITA BERNARDINI
martedì 18 settembre 2012, seduta n.687

BERNARDINI, BELTRANDI, FARINA COSCIONI, MECACCI, MAURIZIO TURCO e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro della giustizia, al Ministro della salute.
- Per sapere - premesso che:

secondo quanto riportato dall'Osservatorio permanente sulle morti in carcere, composto da Radicali italiani, redazione Radiocarcere, redazione Ristretti orizzonti, associazione «il Detenuto ignoto», associazione «Antigone», associazione «A buon diritto», la sera di domenica 3 aprile 2011, Adriana Ambrosini, una ragazza di 24 anni, si è tolta la vita nell'ospedale psichiatrico giudiziario di Castiglione delle Stiviere (Mantova);

la donna si è uccisa approfittando della pausa-cena, in cui i vigilanti erano impegnati a sorvegliare gli altri internati: si è allontanata dalla mensa con una scusa, ha raggiunto la sua stanza e lì si è impiccata con un lenzuolo agganciato alla finestra;

Adriana Ambrosini, originaria della provincia di Pavia, era all'ospedale psichiatrico giudiziario per scontare due anni di internamento, di cui uno era già trascorso: non aveva mai mostrato aggressività verso se stessa, né segnali di depressione. A scatenare la reazione estrema, forse, il trasferimento in un'altra struttura di una compagna di detenzione;

nell'ospedale psichiatrico di Castiglione delle Stiviere, considerato un istituto-modello, il precedente suicidio risaliva a 16 mesi fa; l'11 dicembre 2008, T.G., un 27enne originario di Rieti, si impiccò in cella. Ma il caso più misterioso è quello di Katiuscia Favero, una ragazza di 30 anni che fu ritrovata impiccata ad una recinzione del giardino interno alla struttura il 16 novembre 2005: per gli investigatori si trattò di un suicidio, per la madre fu un omicidio. Katiuscia, prima di essere internata all'Opg, era stata detenuta alcuni mesi nel carcere fiorentino di Sollicciano e poi ricoverata in un reparto psichiatrico ospedaliero, dove aveva denunciato di essere stata violentata, ma l'unico risultato della sua denuncia fu il trasferimento a Castiglione delle Stiviere -:

se siano a conoscenza dei fatti esposti in premessa e se non intendano, negli ambiti di rispettiva competenza e nel rispetto e indipendentemente dalle inchieste avviate dalla magistratura, aprire un'indagine amministrativa interna volta a verificare, in ordine alla morte della signora Adriana Ambrosini, eventuali responsabilità disciplinari del personale operante all'interno dell'ospedale psichiatrico giudiziario di Castiglione delle Stiviere;

quali misure amministrative i Ministri interrogati intendano assumere, per quanto di loro competenza, in tempi immediati, per affrontare le condizioni di insostenibile degrado, di repressiva segregazione, anche laddove immotivata da diagnosi psichiatrica, di abbandono civile ed etico, cui sono sottoposti gli internati nell'ospedale psichiatrico giudiziario di Castiglione delle Stiviere nonché negli altri ospedali psichiatrici giudiziari sparsi sul territorio nazionale;

quali indirizzi il Governo intenda assumere o confermare, in riferimento ai lavori svolti a suo tempo dalla commissione Pisapia, in ordine agli articoli del codice penale che interessano l'adozione delle misure di sicurezza per i malati di mente, in conformità con le sentenze della Corte costituzionale.(5-07829)