BERNARDINI, BELTRANDI, FARINA COSCIONI, MECACCI, MAURIZIO TURCO e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro della giustizia, al Ministro della salute.
- Per sapere - premesso che:
secondo quanto riportato dall'Osservatorio permanente sulle morti in carcere, composto da Radicali italiani, redazione Radiocarcere, redazione Ristretti orizzonti, associazione «Il detenuto ignoto», associazione «Antigone», associazione «A buon diritto», lo scorso 8 marzo Francesco Sparaccio, 53 anni, è stato trovato cadavere nel carcere di Cerinole (Caserta) nella cella dove da sei anni stava scontando l'ergastolo. Qualche mese addietro l'uomo aveva cominciato ad accusare dolori, per i quali ha chiesto sempre più frequentemente assistenza infermieristica, dopodiché è stato curato con Malox e antidolorifici, anche per via endovenosa;
il 25 gennaio 2011 il suo legale, Daniela D'Amuri, ha chiesto al magistrato di sorveglianza il ricovero d'urgenza, perché Sparaccio accusava dolori insopportabili al ventre e allo stomaco. Richiesta rimasta senza conseguenze, visto che in ospedale Sparaccio non ci è mai arrivato;
la famiglia dell'uomo ha presentato un esposto alla procura della Repubblica di Caserta, chiedendo di accertare se la morte di Francesco si sarebbe potuta scongiurare; se il personale medico del carcere ha accertato fino in fondo le cause di quei malori e per quale ragione nessuno abbia ritenuto di trasferire il detenuto in ospedale per le indagini mediche necessarie -:
quali siano le cause che hanno condotto al decesso di Francesco Sparaccio;
se non intenda assumere le opportune iniziative ispettive presso l'ufficio del magistrato di sorveglianza al fine dell'esercizio dei poteri di competenza;
se siano state messe in atto tutte le misure preventive, di cura e di assistenza che le condizioni di salute del detenuto imponevano.(5-07818)