ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07817

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 687 del 18/09/2012
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 4/11642
Firmatari
Primo firmatario: BERNARDINI RITA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 18/09/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BELTRANDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2012
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2012
MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2012
TURCO MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2012
ZAMPARUTTI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2012


Commissione assegnataria
Commissione: II COMMISSIONE (GIUSTIZIA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 18/09/2012
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 18/09/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-07817
presentata da
RITA BERNARDINI
martedì 18 settembre 2012, seduta n.687

BERNARDINI, BELTRANDI, FARINA COSCIONI, MECACCI, MAURIZIO TURCO e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro della giustizia.
- Per sapere - premesso che:

secondo quanto riportato dall'Osservatorio permanente sulle morti in carcere, composto da Radicali italiani, redazione Radiocarcere, redazione Ristretti orizzonti, associazione «Il detenuto ignoto», associazione «Antigone», associazione «A buon diritto», Enzo Di Marco, 49 anni, detenuto nella casa circondariale di Massa, si è sentito male durante la notte dell'11 marzo 2011. I compagni di cella se ne sono accorti soltanto la mattina dopo e hanno dato l'allarme, ma era troppo tardi per prestargli qualsiasi soccorso. Probabilmente la morte è stata causata da un infarto, anche se bisognerà attendere gli esiti degli esami tossicologici e istologici, disposti dal magistrato, per avere una risposta certa;

se l'ipotesi dell'arresto cardiocircolatorio venisse confermata, Enzo Di Marco sarebbe il decimo detenuto ucciso da un «infarto», tra cui tre ragazzi non ancora trentenni;

poco tempo prima della morte di Enzo Di Marco i familiari dei detenuti scrissero questa lettera poi pubblicata sul quotidiano Il Tirreno: «Scriviamo questa lettera perché vorremmo esprimervi alcune nostre perplessità sulla Casa circondariale di Massa. Attualmente si trova in uno stato di sovraffollamento assurdo, una situazione disumana. Detenuti costretti a dormire per terra e in condizioni igieniche poco sicure. Anche se tutte queste persone hanno sbagliato, stanno pagando e non è giusto non rendere pubblica questa situazione. Vengono trattati come bestie. I giornali nazionali non parlano mai del carcere di Massa e delle condizioni in cui vivono i detenuti. Non è giusto che vivano come animali. Facciamo appello alle istituzioni affinché non chiudano gli occhi sul carcere di Massa, ma aiutino i carcerati a vivere con dignità la loro pena. La soluzione forse sarebbe quella di abolire alcune leggi che hanno pesato moltissimo sulle carceri italiane. Una su tutte potrebbe essere quella sull'immigrazione»;

nella casa circondariale di Massa ci sono 62 celle, divise in 3 sezioni detentive. In ogni cella dovrebbero trovare posto 2 detenuti, ma per i noti problemi di sovraffollamento la «capienza ufficiale» dell'istituto è stata portata a 175 posti, quindi aggiungendo una terza branda per cella. Attualmente la situazione è drammatica, perché i detenuti presenti sono oltre 260 (esattamente erano 266, all'ultima rilevazione, effettuata a inizio anno). Non ci sono brande per tutti e, anche se ci fossero, nelle celle non c'è lo spazio per montarle, quindi i detenuti sono costretti a dormire su materassi a terra -:

quali siano le cause che hanno provocato la morte del detenuto Enzo Di Marco;

se non ritenga opportuno, negli ambiti di competenza, effettuare un'ispezione all'interno della casa circondariale di Massa e attuare urgentemente ogni iniziativa di competenza al fine di capire, anche attraverso l'avvio di un'indagine interna, se vi siano responsabilità sul piano amministrativo e disciplinare in ordine a quanto capitato al detenuto Enzo Di Marco;

se risulti se l'infermeria del carcere sia dotata di un defibrillatore funzionante;

se risulti coperto l'organico previsto per ogni ruolo operativo nel carcere di Massa;

quali provvedimenti urgenti intenda adottare al fine di risolvere il grave sovraffollamento esistente all'interno della predetta struttura penitenziaria. (5-07817)