Atto Camera
Interrogazione a risposta in Commissione 5-07810
presentata da
RITA BERNARDINI
martedì 18 settembre 2012, seduta n.687
BERNARDINI, BELTRANDI, FARINA COSCIONI, MECACCI, MAURIZIO TURCO e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro della giustizia.
- Per sapere - premesso che:
secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa Ansa del 23 giugno 2011, un assistente capo di polizia penitenziaria, in servizio presso il gruppo operativo mobile - Gom - di Milano Opera, nella tarda serata del 22 giugno 2011 ha tentato il suicidio ed è ora ricoverato in gravissime condizioni presso l'ospedale Fatebenefratelli di Milano;
sulla vicenda Donato Capece, segretario generale del Sappe, il Sindacato autonomo polizia penitenziaria, ha rilasciato la seguente dichiarazione: «Siamo sconcertati per l'accaduto e forte è la preoccupazione per il fenomeno dei suicidi tra gli appartenenti alle forze di polizia, ed alla Polizia penitenziaria in particolare. Bisogna capire e accertare quanto hanno eventualmente inciso l'attività lavorativa e le difficili condizioni operative del collega che ha posto in essere il tragico gesto estremo, nonché le problematiche connesse alla vita personale dello stesso. La continuità e la periodicità con cui avvengono questi tristi eventi deve fare seriamente riflettere la nostra Amministrazione, che non può non prendere atto delle manifestazioni più drammatiche e dolorose di un disagio derivante, oltre che da problematiche attribuibili alla propria sfera personale, probabilmente anche da un lavoro difficile e carico di tensioni. Nonostante il Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria, al fine di verificare le condizioni di disagio psico-fisico del personale, si fosse impegnato nel passato per attivare dei centri di ascolto sul disagio lavorativo e personale, di fatto riteniamo che ancora non sia stato fatto quanto basta per abbattere lo stress lavorativo all'interno degli istituti penitenziari» -:
quanti siano i suicidi e i tentati suicidi verificatisi tra gli appartenenti al Corpo della polizia penitenziaria negli ultimi 5 anni;
se non ritenga che avvenimenti tragici di questo tipo dipendano anche dalle manifestazioni più drammatiche e dolorose di un disagio derivante da condizioni di lavoro difficili e cariche di tensioni;
se non intenda avviare immediatamente adeguati centri di ascolto sul disagio lavorativo e personale degli appartenenti al Corpo della polizia penitenziaria.
(5-07810)