BERNARDINI, BELTRANDI, FARINA COSCIONI, MECACCI, MAURIZIO TURCO e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro della giustizia, al Ministro della salute.
- Per sapere - premesso che:
l'ingegnere M.L. attualmente recluso nel carcere di Parma perché accusato di aver commesso una truffa informatica, soffre della seguente patologia: «hbv con spondiloartrite sieronegativa avanzata con artralgie intense alle estremità superiori e coxo femorali. Positiva scintigrafia ossea per accumuli polidistrettuali. Impotenza funzionale articolare, impossibilità di chiusura delle mani e limitazione funzionale delle gambe»;
qualche mese fa, a causa delle sue gravi condizioni di salute, l'uomo era riuscito ad ottenere la detenzione domiciliare nella sua casa a Modena;
trascorsi nove mesi, il Tribunale di sorveglianza ha però deciso che il detenuto può essere tranquillamente curato nel centro clinico ubicato all'interno della struttura-penitenziaria di Parma;
successivamente al suo ritorno in carcere, l'ingegnere ha perso circa 20 chilogrammi e le sue condizioni di salute sono andate notevolmente peggiorando e, allo stato, la sua patologia rischia di provocargli una menomazione permanente;
nella casa circondariale di Parma l'uomo ha infatti cominciato ad accusare altri disturbi, tra questi l'epilessia, che nei momenti di forte crisi gli verrebbe placata, a quanto consta all'interrogante, gettandogli addosso secchi di acqua gelata;
a fronte di un quadro clinico che peggiora di giorno in giorno, l'ingegnere L. ha bisogno di essere sottoposto a tutti gli accertamenti del caso e di ricevere adeguata assistenza sanitaria, il che purtroppo non sta avvenendo all'interno del carcere di Parma;
l'articolo 32 della costituzione italiana, che sancisce il diritto alla salute di ogni individuo, recita: «La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana»;
tale diritto deve essere garantito anche a coloro i quali sono stati privati della libertà personale, qualunque sia il reato commesso -:
se Ministri interrogati negli ambiti di rispettiva competenza, siano a conoscenza di tutto quanto sopra riportato e, in caso affermativo, se e in che modo intendano intervenire, con urgenza, al fine di verificare le reali condizioni di salute del detenuto in questione ricoverato presso il centro clinico della casa circondariale di Parma;
se e quali iniziative di competenza intendano intraprendere a tutela del diritto alla salute costituzionalmente sancito del detenuto. (5-07708)