ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07331

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 665 del 12/07/2012
Firmatari
Primo firmatario: VIOLA RODOLFO GIULIANO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 12/07/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
RUBINATO SIMONETTA PARTITO DEMOCRATICO 12/07/2012


Commissione assegnataria
Commissione: II COMMISSIONE (GIUSTIZIA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE 12/07/2012
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 06/11/2012
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 12/07/2012

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 06/11/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-07331
presentata da
RODOLFO GIULIANO VIOLA
giovedì 12 luglio 2012, seduta n.665

VIOLA e RUBINATO. -
Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:

nei comuni di Marcon (Venezia) e di Mogliano Veneto (Treviso) è situato un impianto di gestione rifiuti denominato «NUOVA ESA» in cui nel passato si trattavano rifiuti pericolosi e non pericolosi;

le autorizzazioni alla realizzazione dell'impianto erano state rilasciate dalla regione Veneto e quelle alla gestione dalla provincia di Venezia (decreti del 15 febbraio 1999 e del 22 dicembre 2003, con scadenza al 31 dicembre 2004). Le quantità annualmente trattate presso l'impianto erano dell'ordine di 200.000 tonnellate anno in ingresso e in uscita;

l'impianto è stato ed è oggetto di numerosi procedimenti legali e diverse imprese si sono succedute nella gestione del medesimo nel dicembre 2005;

da documentazione ufficiale presentata al comune di Marcon dalla ditta Nuova Esa si dava conto che nell'impianto sono presenti 5.886,19 tonnellate di rifiuti;

nel 2006 la ditta Europambiente ha acquisito il residuale ramo d'azienda della ditta Nuova Esa Sas subentrando nel frattempo nell'obbligo di smaltimento di parte dei rifiuti e si era impegnata di fatto a rispettare la tempistica di smaltimento dei rifiuti presenti con un massimo di 730 giorni per lo smaltimento; decorso tale periodo i rifiuti presenti nell'impianto sono stati stimati dalla ditta stessa impresa in 5.767,97 tonnellate (rispetto ad un documento agli atti dell'Amministrazione comunale che risale al 2005, riportante 5.886,19 tonnellate di rifiuti sotto sequestro presenti in impianto);

le attività di smaltimento da parte della ditta Europambiente Srl risultano però cessare nel corso del 2009, ma già nel 2008 risulta agli atti che la richiesta di autorizzazione all'esercizio dell'impianto sia stata archiviata da parte della provincia di Venezia e che la regione Veneto abbia comunicato alla ditta la mancanza dei presupposti per il rilascio di un provvedimento di Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) provvisoria;

nel luglio 2009 con relazione di servizio relativa al sopralluogo del 2 luglio 2009 ARPA Veneto identificava le tipologie di rifiuto presenti in impianto sottolineando la pericolosità di alcuni depositi senza però che sia stata svolta una puntuale caratterizzazione dei rifiuti presenti in quanto servirebbero fondi ed analisi approfondite;

anche a seguito di pronunce giudiziarie è stata riconosciuta l'esigenza che i rifiuti presenti siano rimossi ma ad oggi non sono stati rimossi nonostante le ordinanze dei comuni di Marcon e di Mogliano Veneto (Treviso); la situazione cagiona grande preoccupazione nella popolazione anche tenuto conto del fatto che il 27 giugno 2012 si è verificato un incendio nell'area e che una densa colonna di fumo sprigionatasi dall'area costringeva le autorità a verificare (fortunatamente con esito negativo) i rischi di contaminazione;

per procedere alla bonifica sono state messe a disposizione dalla regione Veneto risorse a favore del comune di Marcon per l'intervento di rimozione dei rifiuti pericolosi che però non sono sufficienti a risolvere in modo definitivo il problema e peraltro risultano di difficile utilizzazione da parte del comune visti i vincoli posti dal patto di stabilità;

sarebbe opportuno che in casi come quello descritto in premessa attività indispensabili alla protezione della salute e dell'ambiente possano, a determinate condizioni, essere esonerate dai vincoli del patto di stabilità per evitare che l'utilizzo delle risorse disponibili sia impedito da norme sicuramente importanti ma che, qualora applicate in maniera eccessivamente rigida, finiscono per essere un ostacolo alla risoluzioni di problematiche di estrema rilevanza -:

se i Ministri interrogati non intendano elaborare criteri che possano consentire, a tutela dell'ambiente e della salute, l'esenzione dai vincoli del patto di stabilità per quegli enti locali che si trovino in condizioni analoghe al caso descritto in premessa e quali ulteriori possibili iniziative di competenza possano essere assunte in proposito. (5-07331)