PICIERNO. -
Al Ministro dell'interno.
- Per sapere - premesso che:
la notte tra il 1
o e il 2 luglio 2012, in località Centro Moggi a Pignataro Maggiore un incendio bruciava uno dei terreni di «Libera contro le mafie», sottratto alla criminalità organizzata e affidato temporaneamente per finalità a rilevanza sociale, in attesa della destinazione in via definitiva, ai sensi del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159;
il terreno in questione è coltivato a uso sociale dalla cooperativa «Le Terre di Don Peppe Diana», prima cooperativa di Libera Campania. I circa 12 ettari di grano andato distrutto, pronto per la trebbiatura, sarebbe servito per produrre i «paccheri» anticamorra, il formato di pasta alimentare firmato dall'associazione e in vendita in tutte le botteghe dei sapori della rete antimafia;
Pignataro Maggiore è un territorio su cui agiscono clan potenti come quello dei Lubrano, radicati sul territorio ed alleati con il clan dei «Casalesi», ma è anche un territorio dove è forte la presenza di associazioni e comitati di cittadini che volontariamente profondono impegno quotidiano per la legalità e la lotta contro tutte le mafie;
episodi in danno di iniziative di economia sociale sui beni confiscati alla criminalità organizzata sono oramai molto frequenti, con aggressioni continue e reiterate contro le cooperative antimafia. Nelle scorse settimane, come emerge anche dalle dichiarazioni di Don Luigi Ciotti, presidente di «Libera», sono stati distrutti raccolti su terreni confiscati in Sicilia, Calabria e Puglia: quattro ettari di aranci a Lentini, cinque ettari di legumi a Isola di Capo Rizzuto, un uliveto a Castelvetrano, duemila piante di arance a Belpasso nel Catanese, due quintali di grano a Mesagne, oltre a varie intimidazioni perpetrate a Borgo Sabatino e nella piana di Gioia Tauro;
le attività delle associazioni e delle cooperative antimafia rappresentano non solo un fondamentale presidio di legalità in territori difficili, martoriati dalla criminalità organizzata, ma anche un'opportunità reale di lavoro pulito per tanti giovani e di sviluppo sostenibile ed inclusivo, che deve essere tutelato e valorizzato -:
quali iniziative intenda assumere, per quanto di sua competenza, perché si possa fare piena luce sulle cause dell'incendio sui beni confiscati nel territorio di Pignataro Maggiore;
se e come intenda agire per garantire la sicurezza delle persone che lavorano sui beni confiscati alla criminalità organizzata per dare ai territori interessati un futuro migliore e libero dalle mafie. (5-07285)