GATTI e FONTANELLI. -
Al Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione.
- Per sapere - premesso che:
giovedì 28 giugno 2012 il Sottosegretario di Stato per la difesa, dottor Filippo Milone, ha risposto all'interpellanza urgente n. 2-01560, con la quale si sollecitava per l'ennesima volta il Governo a intervenire a tutela dei 55 lavoratori civili italiani impiegati presso la base militare di Camp Darby (Pisa), i quali, a seguito del ridimensionamento della struttura pisana, hanno ricevuto le lettere di licenziamento, previsto per il 30 settembre 2012;
nel summenzionato atto di sindacato ispettivo si chiedeva al Ministro della difesa di «adoperarsi con la massima sollecitudine, vista la delicatezza della vicenda sommariamente descritta in premessa e le drammatiche conseguenze che essa può generare, al fine di porre in essere tutte le iniziative necessarie ad avviare un reale e corretto confronto, con i sindacati e le istituzioni locali, che permetta di valutare soluzioni alternative a quelle sin qui prospettate, evitando ai lavoratori coinvolti di subire la perdita del posto del lavoro o un oneroso trasferimento, non sopportabile in termini umani e professionali, anche assumendo iniziative normative per estendere le disposizioni di cui alla legge n. 98 del 1971»;
il rappresentante governativo nella sua risposta ha dichiarato che il dicastero della difesa «ha rappresentato la problematica della base di Camp Darby al Ministero per la pubblica amministrazione e la semplificazione, Dipartimento per la funzione pubblica, ai fini degli eventuali adempimenti volti alla riattualizzazione dei benefici previsti dalla legge n. 98 del 1971. Successivamente, il Dicastero ha altresì interessato il medesimo Ministero per la pubblica amministrazione e la semplificazione chiedendo di valutare l'opportunità di un intervento in via legislativa per prorogare i termini, previsti da disposizioni legislative, entro cui i lavoratori devono essere licenziati per poter fruire dei predetti benefici - attualmente fermi al 31 dicembre 2011, come da decreto-legge n. 107 del 12 luglio 2011, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 130 del 2 agosto 2011, di proroga delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia - sottolineando la probabile necessità di un rifinanziamento del Fondo per l'assunzione del personale licenziato»;
gli interroganti ritengono che la vicenda necessiti di decisioni rapide e risolutive, atte a restituire serenità ai lavoratori coinvolti e alle loro famiglie -:
se, anche sulla base della sollecitazione pervenuta dal Ministero della difesa, non intenda con la massima urgenza porre in essere le iniziative normative necessarie alla riattualizzazione dei benefici previsti dalla legge n. 98 del 1971, prorogando i termini, entro cui i lavoratori devono essere licenziati, attivandosi per provvedere al rifinanziamento del fondo per l'assunzione del personale licenziato. (5-07264)