ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/07251

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 659 del 03/07/2012
Firmatari
Primo firmatario: FUGATTI MAURIZIO
Gruppo: LEGA NORD PADANIA
Data firma: 03/07/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FORCOLIN GIANLUCA LEGA NORD PADANIA 04/07/2012


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 03/07/2012
Stato iter:
04/07/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 04/07/2012
Resoconto FORCOLIN GIANLUCA LEGA NORD PADANIA
 
RISPOSTA GOVERNO 04/07/2012
Resoconto CERIANI VIERI SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 04/07/2012
Resoconto FORCOLIN GIANLUCA LEGA NORD PADANIA
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL

DISCUSSIONE IL 04/07/2012

SVOLTO IL 04/07/2012

CONCLUSO IL 04/07/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Commissione 5-07251
presentata da
MAURIZIO FUGATTI
martedì 3 luglio 2012, seduta n.659

FUGATTI. -
Al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:



la lotta all'evasione ed all'elusione fiscale ha ottenuto, dal 2008 fino al 2011, risultati importanti, mai raggiunti dai precedenti Governi;


la devastante crisi economica emersa nel 2008, ma esplosa a partire dal 2010, deve necessariamente far rivedere le strategie di riscossione, per tenere conto della drammatica situazione in cui versa l'economia italiana e, conseguentemente, della difficoltà delle imprese a proseguire l'attività;


le aziende, soprattutto le più piccole, sono state travolte dalla crisi, dai ritardi ormai cronici delle pubbliche amministrazioni nei pagamenti delle forniture di beni e di servizi e dalla difficoltà del sistema bancario ad erogare credito in maniera sufficiente per sostenere la ripresa;


le persone fisiche devono fare i conti con un tasso di disoccupazione senza precedenti, nonché con la difficoltà di far fronte agli impegni quotidiani di una famiglia, bollette, affitti o mutui, spese scolastiche, tasse e tariffe locali e, ovviamente, la capacità di risparmiare delle famiglie italiane, al contrario di quello che avveniva fino a pochi anni fa, è ormai prossima allo zero;


a fine maggio l'Agenzia delle entrate ha spedito 300.000 lettere ai contribuenti italiani, compresi i contribuenti emiliani colpiti dal dramma del recente terremoto, che nel 2010 avrebbero sostenuto spese non congrue con il reddito dichiarato; si tratta, in pratica, di un accertamento sintetico puro, per cui il contribuente deve sommare le spese rilevanti sostenute nel 2010 e verificare se eccedono per almeno un quinto (20 per cento) il reddito; in questo caso dovrà dimostrare che le spese extra sono state finanziate «con redditi diversi da quelli posseduti nel 2010, o con redditi esenti o soggetti a ritenuta alla fonte a titolo d'imposta o, comunque, legalmente esclusi dalla formazione della base imponibile»;


al di là dei dubbi interpretativi sulla lista dei beni «sotto esame», tra cui, ad esempio gli immobili, nonché sulle reali spese da calcolare (intera somma del bene o quota parte), colpisce il tenore delle comunicazioni, che «invitano» il contribuente a valutare «le opportunità di ravvedimento offerte dalla normativa fiscale», quasi come se il contribuente fosse per definizione evasore -:


se, visto il perdurare della crisi economica che sta colpendo le persone fisiche e le imprese, il Governo abbia ponderato con attenzione l'opportunità di spedire lettere di simile tenore a 300.000 contribuenti italiani, di fatto accusandoli, in forma nemmeno troppo nascosta, di essere evasori, considerando anche il fatto che tali comunicazioni sono state inviate anche ai contribuenti emiliani, veneti e lombardi, colpiti dal dramma del terremoto.(5-07251)