Atto Camera
Interrogazione a risposta in Commissione 5-07207
presentata da
CARMEN MOTTA
mercoledì 27 giugno 2012, seduta n.657
MOTTA. -
Al Ministro dello sviluppo economico.
- Per sapere - premesso che:
nei giorni scorsi i sindacati di categoria del settore postale CGIL-SLC, CISL-SLP e UIL-Poste, hanno denunciato l'avvio di una riorganizzazione, da parte di Poste Italiane s.p.a., in cinque regioni: Piemonte, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Basilicata;
sulla base di questa riorganizzazione, in Emilia-Romagna 120 uffici postali rischierebbero la chiusura e 39 il ridimensionamento, mentre il taglio di 429 zone di recapito comporterebbe il licenziamento di 466 portalettere (di cui 53 in provincia di Parma) e la riduzione del numero degli addetti anche dei centri di movimentazione postale, con evidenti conseguenze sulla qualità del servizio erogato, in particolare nelle zone del territorio più disagiate quali i comuni montani;
gli esuberi determinati da questa riorganizzazione, sia per quanto riguarda Poste che le aziende appaltanti, saranno particolarmente gravosi in un periodo di crisi economica che non risparmia alcuna regione;
gli effetti negativi di questo piano di riorganizzazione paiono essere ancor più impattanti sulla popolazione e sui lavoratori in considerazione del fatto che coinvolgono indistintamente aree metropolitane e piccoli comuni, compresi quelli recentemente colpiti dal sisma in Emilia-Romagna;
così come concepito, il piano di riorganizzazione parrebbe mettere in discussione il carattere universale del servizio di recapito postale e certamente comporterà una riconsiderazione in termini negativi degli standard qualitativi dettati dai tempi di consegna definiti anche dal contratto di programma vigente con l'azienda -:
quale sia l'orientamento del Ministro interrogato sugli estremi del piano di riorganizzazione di Poste Italiane s.p.a. e se non ritenga di intervenire al fine di salvaguardare il livello occupazionale e la qualità del servizio reso, in particolare nelle zone più disagiate quali i piccoli comuni e quelli dell'area montana nonché i comuni emiliani recentemente colpiti dal sisma. (5-07207)