ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07089

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 650 del 14/06/2012
Firmatari
Primo firmatario: GATTI MARIA GRAZIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 14/06/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ALBINI TEA PARTITO DEMOCRATICO 14/06/2012
FONTANELLI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 14/06/2012
SCARPETTI LIDO PARTITO DEMOCRATICO 14/06/2012
LULLI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 14/06/2012
MARIANI RAFFAELLA PARTITO DEMOCRATICO 14/06/2012
MATTESINI DONELLA PARTITO DEMOCRATICO 14/06/2012
GIACOMELLI ANTONELLO PARTITO DEMOCRATICO 14/06/2012
VELO SILVIA PARTITO DEMOCRATICO 14/06/2012
VENTURA MICHELE PARTITO DEMOCRATICO 14/06/2012
CENNI SUSANNA PARTITO DEMOCRATICO 14/06/2012
REALACCI ERMETE PARTITO DEMOCRATICO 14/06/2012
LETTA ENRICO PARTITO DEMOCRATICO 14/06/2012
DE PASQUALE ROSA PARTITO DEMOCRATICO 14/06/2012


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 14/06/2012
Stato iter:
26/07/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 26/07/2012
Resoconto MARTONE MICHEL ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
 
REPLICA 26/07/2012
Resoconto GATTI MARIA GRAZIA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 14/06/2012

DISCUSSIONE IL 26/07/2012

SVOLTO IL 26/07/2012

CONCLUSO IL 26/07/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-07089
presentata da
MARIA GRAZIA GATTI
giovedì 14 giugno 2012, seduta n.650

GATTI, ALBINI, FONTANELLI, SCARPETTI, LULLI, MARIANI, MATTESINI, GIACOMELLI, VELO, VENTURA, CENNI, REALACCI, LETTA e DE PASQUALE. -
Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
- Per sapere - premesso che:


la Champion spa, azienda produttrice di abbigliamento sportivo con sede a Carpi (Modena), ha un ufficio progettazione a Scandicci (Firenze), nel quale erano impiegate sino a poco tempo fa quasi 60 persone;


a novembre dello corso anno l'azienda ha comunicato, senza preavviso, il trasferimento di un intero reparto (logistica, amministrazione e sistemi informatici) presso la sede di Carpi e nei mesi successivi, tra febbraio e marzo del 2012, la chiusura definitiva della sede toscana e il conseguente trasferimento di tutto il personale nello stabilimento emiliano, entro l'inizio di agosto;


la distanza del trasferimento, più di 150 chilometri, ha immediatamente provocato le dimissioni spontanee di 16 lavoratori, le stime sindacali prevedono che al termine della complessa vicenda i lavoratori costretti ad abbandonare il lavoro saranno circa 30;


l'aspetto più controverso della situazione è relativo al fatto che la maggior parte dei dipendenti della sede di Scandicci sono donne, alcune impiegate part-time, delle quali molte madri di bambini piccoli, venutesi a trovare nella difficile condizione di optare tra famiglia e lavoro: gran parte di esse ha deciso di presentare dimissioni volontarie, che impediranno loro di accedere al sussidio di disoccupazione e alle forme di ammortizzatori sociali altrimenti previste nei casi di cassa integrazione e mobilità;


alle reiterate e pressanti richieste pervenute da lavoratori, sindacati e istituzioni locali, miranti a un incontro chiarificatore che permettesse di verificare la possibilità di interventi che tenessero conto dei problemi delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti dalla ristrutturazione aziendale, anche attraverso il ricorso alla cassa integrazione in deroga, la Champion ha risposto con aperta ostilità, sottraendosi a qualsiasi tipo di confronto;


l'interrogante non può tacere le proprie perplessità relative al comportamento delle dirigenza dell'azienda e sottolinea come, ancora una volta e nonostante i tanti proclami in senso contrario, siano le donne a pagare il prezzo più alto delle spesso crudeli dinamiche del mondo del lavoro -:


se non intenda adoperarsi con la massima urgenza per promuovere l'apertura di un dialogo tra la dirigenza della Champion spa, le istituzioni locali e le parti sociali, allo scopo di cercare di trovare una soluzione che impedisca alle lavoratrici e ai lavoratori costretti alle dimissioni dalla suddetta ristrutturazione aziendale di ritrovarsi senza alcuna forma di sostegno al reddito. (5-07089)