ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/06988

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 643 del 04/06/2012
Firmatari
Primo firmatario: TEMPESTINI FRANCESCO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 04/06/2012


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI delegato in data 04/06/2012
Stato iter:
06/06/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 06/06/2012
Resoconto TEMPESTINI FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 06/06/2012
Resoconto DE MISTURA STAFFAN SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI)
 
REPLICA 06/06/2012
Resoconto TEMPESTINI FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 06/06/2012

SVOLTO IL 06/06/2012

CONCLUSO IL 06/06/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Commissione 5-06988
presentata da
FRANCESCO TEMPESTINI
lunedì 4 giugno 2012, seduta n.643

TEMPESTINI. -
Al Ministro degli affari esteri.
- Per sapere - premesso che:

in un comunicato del 23 aprile scorso, le organizzazioni internazionali Action Against Hunger, Oxfam, Save the Children e World Vision hanno denunciano che per fronteggiare la grave crisi alimentare che da mesi sta coinvolgendo le regioni del Sahel, necessiterebbero di 250 milioni di dollari aggiuntivi;

secondo notizie a mezzo stampa, Action Against Hunger e Oxfam avrebbero entrambe rilevato un ammanco di due terzi dei fondi di cui avrebbero avuto bisogno per fornire assistenza rispettivamente a 1 milione e 1,2 milioni di persone, mentre Save the Children e World Vision sono riusciti a raccogliere rispettivamente solo il 15 per cento e il 20 per cento delle risorse necessarie a raggiungere l'obiettivo che si erano prefisse, cioè di portare aiuto rispettivamente a 2,5 milioni e 1,1 milioni di persone;

sono pertanto a rischio 15-18 milioni di persone, con il Niger che risulta essere il paese maggiormente colpito (5,5 milioni di persone); altrettanto preoccupante è la situazione in Mali, dove le condizioni della popolazione si stanno aggravando per la profonda instabilità politica e il deteriorarsi delle condizioni di sicurezza, con profughi nei Paesi confinanti che vivono una situazione di particolare difficoltà come nel campi di Tillabery e Ouallama in Niger;

complessivamente, rispetto ai bisogni che necessitano di un intervento urgente, in Niger a fronte di 392 milioni di dollari ne sono stati promessi 142 milioni; in Mali con un bisogno pari a 118 sono stati promessi 61 milioni di dollari; per il Burkina 38 milioni contro i 75 milioni necessari;

a inizio maggio a fronte dei 923 milioni di euro che le Nazioni Unite avevano preventivato, sono riuscite a raccoglierne il 58 per cento: gli Stati Uniti avevano stanziato 238 milioni, la commissione europea 135 milioni, il Canada 41, la Francia 22; il Giappone 22 la Germania 17, il Regno Unito 14, l'Australia 10 Svizzera 9 la Finlandia 7, la Svezia 5, e l'Irlanda e Svezia 4;

la perdurante crisi nel Sahel è peraltro destinata ad aggravarsi rapidamente con l'avvio della stagione estiva, e raggiungerà il suo culmine tra la fine di giugno e agosto;

nonostante la consapevolezza che la crisi economica e finanziaria in atto in Europa, le cui conseguenze si estendono ben al di là dei confini europei, ha naturalmente portato ad una forte contrazione delle risorse destinate dai Governi a fronteggiare la grave crisi alimentare, è evidente che solo un consistente sforzo dei Governi e dei donatori economicamente forti può scongiurare il rischio che questa crisi si trasformi in una vera e propria emergenza umanitaria, in una crisi senza ritorno, con migliaia e migliaia di vittime;

dal 5 al 6 giugno si terrà in Burkina Faso la Conferenza dei Donatori, convocata anche a seguito delle richieste avanzate dalle Agenzie internazionali, allo scopo di rafforzare la risposta alla crisi in atto, e di concentrare gli sforzi dei Governi, delle agenzie della Nazioni Unite e di tutti gli attori impegnati nei settori dell'umanitario e dello sviluppo, al fine di realizzare un cambiamento che includa programmi di sviluppo a lungo termine e il rafforzamento della capacità di recupero delle comunità del Sahel -:

quali siano attualmente le risorse che il nostro Paese può mettere a disposizione, alla luce delle urgenti iniziative da adottare anche in sede europea ed internazionale per fronteggiare l'emergenza della crisi alimentare nel Sahel e se il Ministro consideri la possibilità di disimpegnare il 15 per cento degli stanziamenti del decreto missioni per il 2012 per rispondere all'emergenza, ad esempio, in Niger, come previsto dalla normativa del decreto, che consente tale rimodulazione per rispondere ad esigenze urgenti. (5-06988)