ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06966

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 641 del 30/05/2012
Firmatari
Primo firmatario: BELLANOVA TERESA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 30/05/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TOCCI WALTER PARTITO DEMOCRATICO 30/05/2012
SIRAGUSA ALESSANDRA PARTITO DEMOCRATICO 13/06/2012


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 30/05/2012
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 30/05/2012

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 13/06/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-06966
presentata da
TERESA BELLANOVA
mercoledì 30 maggio 2012, seduta n.641

BELLANOVA e SIRAGUSA. -
Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
- - Per sapere premesso che:

in data 7 novembre 2011 è stato pubblicato, da parte dell'Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca, il bando di partecipazione con il quale si avviava l'esercizio di valutazione della qualità e della ricerca in Italia nel periodo 2004/2010. Tale bando presenta un elemento di criticità non trascurabile per ciò che concerne il diritto alla maternità ed i relativi meccanismi di valutazione della produttività correlati ad essa;

già l'Associazione Donne e Scienza, impegnata alla costruzione di politiche di gender mainstreaming nelle istituzioni di ricerca pubblica e privata e il comitato Unico di garanzia dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia con il comitato unico di garanzia dell'Istituto nazionale fisica nucleare hanno inteso porre, attraverso una lettera pubblica, questo problema all'attenzione degli organi competenti;

nel sopra citato bando viene stabilito il numero di prodotti che ogni singolo soggetto valutato deve aver realizzato nel periodo di tempo esaminato. Il MIUR pare aver specificato che non si terrà una valutazione dei singoli soggetti (ricercatori, professori, e altri) poichè tutti debbono contribuire con i propri prodotti alla valutazione delle strutture di appartenenza nell'ambito degli obiettivi fissati dal bando. Detto ciò, però, i direttori di ogni istituto ed i rettori delle diverse università hanno stilato una lista con gli obiettivi di produttività assegnati ad ogni singolo soggetto;

il bando in oggetto risulta essere molto generico in merito alle situazioni di donne interessate da maternità. A pag. 8 si dice che solo chi ha cumulato un periodo di congedo superiore ai due anni, nel computo del quale entrano anche le malattie può sottomettere un numero di prodotti ridotto di un terzo. Inoltre si rimanda alla sezione 2.3 dello stesso bando «I soggetti valutati e i prodotti di ricerca» dove si legge che «nel caso di periodi di congedo avvenuti nel settennio ai sensi dell'articolo 13 del decreto del Presidente della Repubblica 32 del 1980 o, comunque, per motivi estranei allo svolgimento di attività di ricerca, quali maternità, congedo parentale, malattia, eccetera, il numero di prodotti da presentare è ridotto di un terzo rispetto al valore indicato nella Tabella 3 per congedi di durata complessiva compresa fra 2 e 4 anni, e di due terzi per congedi di durata complessiva fra 4 e 6 anni. Per congedi superiori ai 6 anni si è esentati dall'esercizio dell'autovalutazione. Il numero di prodotti attesi risultante, se decimale, si arrotonda per difetto»;

da quanto sopra riportato si deduce che una donna che porta avanti una maternità fisiologica, cumulando 5 mesi di congedo obbligatorio e un anno di orario ridotto per allattamento, sarà destinata a non raggiungere mai il periodo di due anni propedeutico alla riduzione;

va detto che senza una adeguata chiarezza in merito alle modalità di conteggio, così come effettivamente si riscontra nel bando in oggetto, della molteplicità dei periodi di congedo, si rischia di poter aprire la strada ad una certa discrezionalità di metodo nella valutazione degli stessi;

l'interrogante ritiene che la maternità e nello specifico ciò che concerne il congedo di maternità obbligatorio, la riduzione dell'orario di lavoro nel primo anno di vita per l'allattamento e dei facoltativi congedi parentali, così come postulato dalla normativa italiana ed in particolare dal decreto legislativo n. 151 del 26 marzo 2001, ma anche dalla normativa riguardante la conciliazione lavoro-famiglia, contenuta nel decreto legislativo n. 198 dell'11 aprile 2006, debba avere una influenza non marginale nei meccanismi di valutazione della produttività;

la stessa Comunità europea ha la tendenza a calcolare per le donne che sono state in maternità un periodo più lungo delle attività svolte. Un esempio tangibile è costituito dal bando ERC starting Grant 2012 che prevede per la maternità un'estensione di 18 mesi a figlio ai limiti temporali imposti nel bando -:

se i Ministri interrogati non ritengano utile intervenire per acclarare quale sia la modalità di conteggio, nella specifica fattispecie sopra riportata, dei diversi periodi di congedo;

se i Ministri interrogati non ritengano necessario intervenire promuovendo una rettifica del bando in oggetto e contemplando una riduzione del numero dei prodotti di uno per ogni singola maternità indipendentemente dal periodo di congedo (come avviene ad esempio nell'attività di valutazione della ricerca nel regno Unito REF - Research Excellence Framework, ciò al fine di rispettare non solo il lavoro che tante donne portano avanti con le proprie specificità, ma anche per eliminare, di fatto, una evidente discriminazione perpetrata troppo spesso a carico delle donne. (5-06966)