IANNACCONE. -
Al Ministro dello sviluppo economico.
- Per sapere - premesso che:
il Consiglio dei ministri ha varato un pacchetto di misure, articolato in quattro decreti, intese a certificare e compensare i crediti, nonché a ridare liquidità alle aziende creditrici della pubblica amministrazione;
ancora una volta, però, la natura secondo l'interrogante antimeridionalista dell'attuale Governo rischia di colpire al cuore le imprese meridionali, in quanto vengono esplicitamente escluse dall'ambito applicativo dei predetti decreti alcune regioni del Mezzogiorno;
in questo modo si rischia di generare una serie di fallimenti di imprese, già fortemente penalizzate, con il pericolo di un effetto domino sull'intero sistema economico e sociale meridionale;
non appare giusto né equo far pagare le imprese, e con esse le famiglie occupate, il malgoverno posto in essere da alcune regioni che si sono rese responsabili di disavanzi di bilancio e quindi costrette ad un piano di rientro;
inoltre, non appare corretto, insinuare che esistano aziende di serie A e aziende di serie B, aziende che possono riscuotere i propri crediti ed aziende che non possono riscuoterle;
nel Sud, in base ai dati Istat, 23 famiglie su cento sono povere mentre nel centro nord sono 5 su cento;
in virtù delle scelte inique del Governo tale situazione è destinata a peggiorare -:
se non intenda, con immediatezza, correggere questo orientamento che l'interrogante giudica assurdo al fine di garantire, a tutte le imprese creditrici, gli stessi trattamenti sull'intero territorio nazionale ed in modo particolare nel Sud dell'Italia. (5-06947)