ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06946

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 639 del 28/05/2012
Firmatari
Primo firmatario: NASTRI GAETANO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 28/05/2012


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 28/05/2012
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 28/05/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-06946
presentata da
GAETANO NASTRI
lunedì 28 maggio 2012, seduta n.639

NASTRI. -
Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali.
- Per sapere - premesso che:

secondo quanto riportato da un articolo pubblicato dal quotidiano La Stampa lo scorso 27 maggio, l'Ismea (l'Istituto di servizio per il mercato agricolo alimentare) rileva una situazione allarmante riferita ai prezzi del riso che hanno toccato il minimo storico dopo che nel 2011 avevano raggiunto il record opposto;

il predetto Istituto sostiene che le 4.500 aziende operanti in Italia che a livello europeo detiene il primato dal punto di vista non solo qualitativo, rischiano il tracollo con ripercussioni fortemente negative e penalizzanti a causa delle quotazioni di riferimento al ribasso, per un intero territorio a rilevante vocazione produttiva, la cui area geografica si estende da Vercelli a Novara e da Pavia a Milano;

il prezzo medio che si registra infatti, è sceso a 284,29 euro/tonnellata, ovvero il livello più basso delle ultime due campagne e se si considera la quotazione della varietà da risotto più importante: il Carnaroli, che a maggio del 2011 era quotata a 856 euro/tonnellata, mentre attualmente vale 380 euro/tonnellata, con un ribasso del 56 per cento, appare evidente, a giudizio dell'interrogante, come la situazione suscita evidenti segnali di inquietudine per gli operatori del settore e l'intera filiera interessata;

la Confagricoltura del Piemonte e la Federazione nazionale prodotto riso, hanno inoltre rilevato che stante la situazione critica per il settore della risicoltura italiana, attualmente non si rileva alcun vantaggio per i consumatori, ma soltanto danni economici per i produttori in considerazione che le quotazioni dei risi bianchi sono rimaste immutate, a fronte di un forte ribasso subito dal risone, ovvero il grezzo;

le imprese risicole, sostiene la predetta confederazione agricola piemontese, rilevano inoltre evidenti segnali di speculazione da parte delle grandi industrie trasformatrici, determinati dai vigenti livelli di prezzo che al di sotto del tetto di 300 euro/tonnellata, rendono impossibile reggere i costi di produzione;

il suddetto articolo riporta tra l'altro, l'intervento dell'Associazione industrie risiere italiane, che addebita le cause della crisi della risicoltura italiana, a motivazioni riconducibili al cambio euro-dollaro, la cui parità per troppo tempo ha depresso le esportazioni di riso, come confermato dal calo di 12 mila tonnellate di riso italiano, esportato oltre i confini;

la crisi generale sul mercato interno che ha ridotto di circa il 4 per cento i consumi di tutto l'agroalimentare, unitamente alla burocrazia che rallenta il perfezionamento del decreto sulle denominazioni delle varietà, definiscono pertanto un quadro generale particolarmente complesso e difficile per il settore interessato, esposto alla volatilità di un mercato che come precedentemente esposto, penalizza fortemente i produttori di riso -:

quali orientamenti intenda esprimere con riferimento a quanto esposto in premessa;

se sia a conoscenza dell'effettivo livello di criticità in cui si trova il settore risicolo italiano e conseguentemente quali iniziative urgenti e necessarie nell'ambito delle proprie competenze, intenda intraprendere al fine di sostenere le imprese del comparto, ed in particolare quelle piemontesi nella cui area territoriale, è particolarmente concentrata un'elevata quantità di coltivazioni e di produzioni, pesantemente penalizzate dal crollo delle quotazioni dei prezzi del riso. (5-06946)