ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06756

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 628 del 08/05/2012
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 4/15091
Firmatari
Primo firmatario: BERNARDINI RITA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 07/05/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BELTRANDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 07/05/2012
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA PARTITO DEMOCRATICO 07/05/2012
MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 07/05/2012
TURCO MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO 07/05/2012
ZAMPARUTTI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO 07/05/2012


Commissione assegnataria
Commissione: II COMMISSIONE (GIUSTIZIA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 07/05/2012
Stato iter:
28/06/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 28/06/2012
Resoconto MAZZAMUTO SALVATORE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (GIUSTIZIA)
 
REPLICA 28/06/2012
Resoconto BERNARDINI RITA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 08/05/2012

DISCUSSIONE IL 28/06/2012

SVOLTO IL 28/06/2012

CONCLUSO IL 28/06/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-06756
presentata da
RITA BERNARDINI
martedì 8 maggio 2012, seduta n.628

BERNARDINI, BELTRANDI, FARINA COSCIONI, MECACCI, MAURIZIO TURCO e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro della giustizia.
- Per sapere - premesso che:


secondo quanto riportato dalle agenzie di stampa il 23 febbraio, Gian Franco Farina, 38 enne di origini siciliane, si è impiccato con un lenzuolo nel bagno della sua cella del carcere di Teramo;


l'uomo, che avrebbe finito di espiare la pena nel 2017 per reati di mafia, verso le 17 del 2 febbraio, ha tagliato alcune strisce del lenzuolo del suo letto e le ha assicurate alle sbarre della finestra, lasciandosi poi cadere da una sedia. Il suicidio è avvenuto in presenza del compagno di cella del detenuto che però, inspiegabilmente, non si è accorto di nulla. Quando è stato dato l'allarme non è stato possibile fare nulla per il detenuto, che era già senza vita -:


se e come il 2 febbraio 2012 fosse garantita la sorveglianza all'interno dell'istituto di pena in questione e se con riferimento al suicidio di Gian Franco Farina non siano ravvisabili profili di responsabilità amministrativa o disciplinare in capo al personale penitenziario;


quante siano le unità dell'équipe psico-pedagogica e se e come possano coprire o coprano le esigenze dei detenuti del carcere di Teramo;


con chi dividesse la cella e di quanti metri quadrati disponesse il detenuto morto suicida;


se il detenuto morto suicida fosse alloggiato all'interno di una cella rispondente a requisiti di sanità e igiene;


se nel corso della detenzione il detenuto fosse stato identificato come potenziale suicida e, in questo caso, se fosse tenuto sotto un programma di osservazione speciale;


quali iniziative urgenti intenda attuare al fine di reperire le risorse e i finanziamenti necessari per dare concreta attuazione a quanto previsto e stabilito nella circolare GDAP - 0032296-2010 avente ad oggetto «Emergenza suicidi. Istituzione di unità di ascolto di Polizia Penitenziaria»; in particolare se intenda attivarsi al fine di consentire l'immediato avvio dei progetti formativi in essa previsti per il personale di polizia penitenziaria;


quali siano le condizioni umane e sociali del carcere di Teramo, in particolare se non ritenga di assumere sollecite, mirate ed efficaci iniziative, anche a seguito di immediate verifiche ispettive in loco, volte a ripristinare la legalità, sia ampliando la dotazione del personale di polizia penitenziaria e di quello addetto ai servizi, sia riportando la popolazione detenuta alla capacità ricettiva regolamentare. (5-06756)