BERNARDINI, BELTRANDI, FARINA COSCIONI, MECACCI, MAURIZIO TURCO e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro della giustizia, al Ministro dell'interno.
- Per sapere - premesso che:
secondo quanto riportato, tra gli altri, dal quotidiano Il Messaggero, il 9 ottobre 2011, un cittadino georgiano senza fissa dimora di 25 anni, Georgi B., è morto in una camera di sicurezza della questura di Milano. Il ragazzo era stato arrestato per aver tentato di rubare apparecchiature elettroniche in uno store Feltrinelli in corso Buenos Aires insieme ad altri due connazionali;
dopo l'arresto, il ragazzo era stato rinchiuso in una cella di sicurezza della questura di Milano, in via Fatebenefratelli, in attesa del processo per direttissima atteso per il giorno dopo. Ma quando gli agenti sono entrati nella stanza per prelevarlo, si sono accorti che non respirava più;
il corpo del ragazzo non presentava nessun segno di violenza, e il malore resta la causa più probabile del decesso -:
quali siano le cause che hanno provocato il decesso dell'uomo;
se risulti se nel caso di specie siano state valutate - dalle forze dell'ordine e/o dal magistrato inquirente titolare delle indagini - le condizioni di salute della persona arrestata, al fine di una sua custodia presso un luogo alternativo alla camera di sicurezza;
se risulti se nel caso di specie non vi fossero altre specifiche ragioni di necessità che imponevano la custodia del cittadino georgiano presso un luogo di custodia alternativo alla camera di sicurezza della questura di Milano e se risulti se le forze dell'ordine e il magistrato inquirente che hanno proceduto all'arresto le abbiano valutate e prese in considerazione;
quanto fosse grande la cella di sicurezza all'interno della quale l'uomo è stato trovato morto;
se la cella di sicurezza in questione godesse di illuminazione (in particolare di luce naturale) e aerazione adeguata; se la stessa fosse attrezzata con mezzi di appoggio (per esempio sedie fisse o panche) e se nella stessa vi fosse un materasso e coperte pulite;
se non si ritenga opportuno distribuire sistematicamente uno stampato alle forze dell'ordine con l'elenco chiaro dei diritti che spettano alle persone detenute dalla polizia fin dall'inizio della loro custodia;
se non intenda avviare un programma urgente di potenziamento, ampliamento e ristrutturazione delle camere di sicurezza all'interno delle quali dovranno essere custodite le persone arrestate in flagranza di reato prima della convalida dell'arresto. (5-06753)