ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06717

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 628 del 08/05/2012
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 4/14401
Firmatari
Primo firmatario: BERNARDINI RITA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 04/05/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BELTRANDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 04/05/2012
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA PARTITO DEMOCRATICO 04/05/2012
MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 04/05/2012
TURCO MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO 04/05/2012
ZAMPARUTTI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO 04/05/2012


Commissione assegnataria
Commissione: II COMMISSIONE (GIUSTIZIA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 04/05/2012
Stato iter:
24/05/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 24/05/2012
Resoconto MAZZAMUTO SALVATORE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (GIUSTIZIA)
 
REPLICA 24/05/2012
Resoconto BERNARDINI RITA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 08/05/2012

DISCUSSIONE IL 24/05/2012

SVOLTO IL 24/05/2012

CONCLUSO IL 24/05/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-06717
presentata da
RITA BERNARDINI
martedì 8 maggio 2012, seduta n.628

BERNARDINI, BELTRANDI, FARINA COSCIONI, MECACCI, MAURIZIO TURCO e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro della giustizia.
- Per sapere - premesso che:


il 28 dicembre 2011 la prima firmataria del presente atto ha visitato il carcere di Potenza accompagnata dal segretario di Radicali lucani, Maurizio Bolognetti e da Maria Antonietta Ciminelli, attivista radicale; ad accompagnare la delegazione, il direttore dell'istituto Michele Ferrandina e il comandante Rocco Grippo;


al momento della visita erano presenti 170 detenuti a fronte di una capienza regolamentare di 110 posti essendo chiusa perché a rischio crollo la sezione penale; da rilevare che l'ultima statistica presente sul sito internet del Ministero della giustizia e risalente al giugno del 2011, rileva una capienza regolamentare di 204 posti, evidentemente da aggiornare;


persiste la carenza di agenti di polizia penitenziaria già rappresentata in altre interrogazioni della prima firmataria: a fronte di una pianta organica che ne prevede 153, sono in servizio 128 agenti il che si ripercuote negativamente sia sulle attività trattamentali dei detenuti sia sul carico di lavoro degli agenti presenti;


dei 6 educatori assegnati solo due sono effettivamente in servizio; l'assistenza psicologica è del tutto insufficiente essendoci solo due psicologi in convenzione per dieci ore al mese;


anche l'assistenza infermieristica risulta insufficiente; sono infatti previsti 2 infermieri di ruolo (uno proveniente dall'azienda sanitaria provinciale e uno da vecchia amministrazione) e 2 infermieri a parcella con contratto in scadenza il 31 dicembre 2011; nell'istituto è presente un locale infermeria in ogni sezione ad eccezione della prima; gli accompagnatori ci informano che sono in corso lavori per la messa a norma dell'infermeria centrale;


i detenuti tossicodipendenti sono 39, cinque dei quali in terapia metadonica;

i detenuti che lavorano svolgendo mansioni interne all'istituto (cuochi, scopini, portantini) sono in tutto 30; altri sei, invece, lavorano a «progetto riciclone» finanziato dalla cassa delle ammende. A questi occorre aggiungere 10 persone che lavorano a corsi di formazione Apofil http://www.apofil.it/;


le celle detentive singole hanno ancora il vietatissimo wc a vista, mentre quelle a più posti hanno un degradato bagno, di dimensioni così piccole che un detenuto napoletano, lo ha definito «il gabinetto dei puffi»; nelle sale colloqui persiste il muretto divisorio;


in alcune celle convivono definitivi e giudicabili;


pressoché tutti i detenuti lamentano il cattivo funzionamento della magistratura di sorveglianza e confidano molto nel recentissimo arrivo di un nuovo magistrato: «il precedente, affermano, respingeva qualsiasi richiesta»;


nella casa circondariale di Potenza abbiamo incontrato anche detenuti con fine pena lunghissimo, come G.M. con fine pena nel 2025 che ha fatto domanda per essere trasferito nella casa di reclusione di Civitavecchia;


R.M. fa il barbiere all'interno del carcere e dice di «guadagnare» 24 euro al mese + 67 euro di assegni familiari; ha 4 figli a carico e fa un solo colloquio al mese perché la moglie non ha i mezzi per poter viaggiare; S.G. racconta che deve ancora percepire il salario arretrato di quando si trovava nel carcere di Secondigliano;


P.M. nel carcere di Potenza per colloqui, ha il fine pena nel 2036; ha avanzato richiesta al Dap per essere trasferito nel carcere di Bollate al fine di intraprendere un serio percorso riabilitativo; analoga richiesta di trasferimento è stata avanzata dal trentaduenne M.B., fine pena nel 2018, che ha chiesto di poter andare a Bollate o ad Opera; G.A., fine pena nel 2014, ha fatto domanda di trasferimento negli istituti di Castrovillari, Cosenza o Rossano;


L.D.B. ha due figli di 6 e 8 anni che non vede da tantissimo tempo, ha chiesto di poter essere trasferito ad Opera perché i minori stanno a Milano e deve scontare ancora due anni e 9 mesi; anche B.B. marocchino, non vede il figlio da 30 mesi e gli mancano 16 mesi per completare la pena;


M.L. è stato trasferito a Potenza da Pavia, ha cinque figli che vivono a Voghera e lui deve scontare ancora 20 mesi di reclusione;


C.L.S., con fine pena nel 2017 ha avanzato richiesta di trasferimento negli istituti di Rebibbia, Gorgona o Taranto -:


se sia a conoscenza di quanto esposto in premessa;


se non ritenga opportuno intervenire in modo deciso e tempestivo per fronteggiare il sovraffollamento della casa circondariale di Potenza e, a tal fine, quali urgenti iniziative intenda assumere per far rientrare l'istituto nella dimensione regolamentare dei posti previsti;


quali atti intenda assumere affinché sia garantito il rispetto del terzo comma dell'articolo 27 della Costituzione;


quali urgenti provvedimenti intenda adottare per colmare il deficit di organico di polizia penitenziaria, posto che la cronica carenza di agenti determina seri rischi in termini di sicurezza e notevoli disfunzioni per la vita dei reclusi e per le condizioni di lavoro e di vita degli agenti stessi;


se ed in che modo si intendano potenziare le attività trattamentali, in particolare quelle lavorative, scolastiche e di formazione;


se intenda adoperarsi per quanto di competenza al fine di potenziare l'assistenza psicologica;


se intenda colmare la grave carenza degli educatori;


se, in che modo e in quali tempi, intenda intervenire per rimuovere lo stato di degrado di alcuni luoghi del penitenziario, degrado dovuto essenzialmente allo scarso budget previsto per la manutenzione ordinaria e straordinaria; in particolare, in che tempi le sale colloqui verranno ristrutturate secondo quanto previsto dall'ordinamento penitenziario attraverso l'abbattimento del muretto divisorio, quando verranno sostituiti i wc a vista con bagni dove sia garantita la necessaria privacy e quando verranno ristrutturati i minuscoli e fatiscenti bagni delle altre celle;


a quando risalgano e cosa vi sia scritto nelle relazioni semestrali delle Asl sulle condizioni igienico-sanitarie della casa circondariale di Potenza;


se, e in che modo, intenda intervenire rispetto a tutti i casi segnalati in premessa in particolare dei detenuti che vivono lontani dalla famiglia e dai loro figli minori e dei detenuti che avendo un fine pena lungo hanno da tempo richiesto di poter essere trasferiti in case di reclusione in cui sia possibile un effettivo percorso riabilitativo attraverso lo studio e il lavoro;


quanto al ruolo passato della magistratura di sorveglianza, quanti e di che tipo siano i benefici e le misure alternative alla detenzione concesse anno per anno, negli ultimi 5 anni; quanti e di che tipo siano i rigetti verificatisi, anno per anno, negli ultimi 5 anni;


in che modo intenda operare per ripristinare il principio della territorializzazione dell'esecuzione della pena, evitando i costosissimi sfollamenti dalle carceri di altre regioni, atteso che anche la casa circondariale di Potenza è sovraffollata e che la lontananza dal domicilio spesso è motivo di sofferenza per le persone ristrette e per i loro familiari, anche minorenni;


quali iniziative urgenti intenda adottare, in definitiva, al fine di ricondurre le condizioni di detenzione vigenti all'interno dell'istituto penitenziario di Potenza alla piena conformità al dettato costituzionale e normativo;


se non intenda prendere in considerazione un'ipotesi normativa in base alla quale venga prescritto agli istituti di pena di non accettare in nessun caso l'ingresso di altri detenuti una volta raggiunta la propria capienza regolamentare. (5-06717)