ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06705

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 627 del 03/05/2012
Firmatari
Primo firmatario: FARINA RENATO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 03/05/2012


Commissione assegnataria
Commissione: II COMMISSIONE (GIUSTIZIA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 03/05/2012
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 03/05/2012

SOLLECITO IL 13/09/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-06705
presentata da
RENATO FARINA
giovedì 3 maggio 2012, seduta n.627

RENATO FARINA. -
Al Ministro della giustizia.
- Per sapere - premesso che:


durante la visita ispettiva ex articolo 67 dell'ordinamento penitenziario presso la sezione femminile dell'Istituto casa circondariale «San Vittore» di Milano effettuata nella giornata di sabato 28 aprile 2012, tra le detenute in attesa di giudizio una di esse ha rivelato all'interrogante di essere al secondo mese di gravidanza e di aver fatto presente la sua condizione. Nonostante questo suo stato vive in una cella di non più di dieci-undici metri quadrati in coabitazione con altre quatto compagne. La reclusa è dunque in una situazione inaccettabile, e con lei la creatura nel suo seno, con contraccolpi e danni psichici;


sempre a San Vittore, che non l'interrogante ha avuto la possibilità di incontrare, un'altra donna è detenuta essendo al nono mese di gravidanza;


risulta all'interrogante che la polizia penitenziaria opera dando prova di grande umanità e competenza, ma in carenza di organico;


il 20 maggio 2011 è entrata in vigore la legge 21 aprile 2011, n. 62, recante «Modifiche al codice di procedura penale e alla legge 26 luglio 1975, n. 354, e altre disposizioni a tutela riporto tra detenute madri e figli minori». In essa viene reso più vincolante il principio per cui la tutela della prole deve prevalere sulle esigenze cautelari. L'articolo 1 della nuova legge tocca la disciplina delle misure cautelari riguardanti le imputate madri (articolo 275, comma 4, del codice di procedura penale) che la legge «Finocchiaro» del 2001 non aveva sottoposto a modifica. L'attuale dizione dell'articolo 275, comma 4, del codice di procedura penale prevede che, quando imputati siano donna incinta o madre di prole di età inferiore a tre anni con lei convivente (ovvero padre, qualora la madre sia deceduta o assolutamente impossibilitata a dare assistenza alla prole), non possa essere disposta la custodia cautelare in carcere, salvo che sussistano esigenze cautelari di eccezionale rilevanza, per tali dovendosi intendere, secondo la consolidata indicazione giurisprudenziale, quella rilevante pericolosità desunta da puntuali e specifici elementi dai quali emerga un «non comune, spiccato, allarmante rilievo» dei pericoli di cui all'articolo 274 del codice di procedura penale (Corte di cassazione, sezione II, sentenza 15 giugno 2004, Pm in c. Lenuta, su «Guida al diritto» n. 47 del 2004, pagina 88);


il rispetto per la condizione di donna incinta ha pervaso la cultura popolare riflettendosi nella consuetudine giuridica anche quando non conosceva le finezze umanitarie dei nostri giorni. Ciò che è rappresentato nel film Ieri, Oggi e Domani di Vittorio De Sica. In esso Sophia Loren interpreta la figura di una donna che, sfruttando una consuetudine di umanità e devozione per la maternità, evitava il carcere con successive gravidanze (l'ispirazione nasce dalla storia vera della contrabbandiera napoletana Concetta Muccardi, che per non andare in carcere rimase incinta 19 volte) -:


se i fatti riportati rispondano al vero;

se si intendano assumere iniziative ispettive in relazione a quanto esposto in premessa ai fini dell'esercizio dei poteri di competenza;

se non ritenga comunque, qualora esistessero effettivamente condizioni di pericolosità, di consentire una detenzione in celle meno afflittive;

quante risultino oggi essere le detenute in stato di gravidanza nelle carceri italiane. (5-06705)