ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06680

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 626 del 26/04/2012
Firmatari
Primo firmatario: FARINA RENATO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 26/04/2012


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI delegato in data 26/04/2012
Stato iter:
06/06/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 06/06/2012
Resoconto DE MISTURA STAFFAN SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI)
 
REPLICA 06/06/2012
Resoconto FARINA RENATO POPOLO DELLA LIBERTA'
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 26/04/2012

ATTO MODIFICATO IL 02/05/2012

DISCUSSIONE IL 06/06/2012

SVOLTO IL 06/06/2012

CONCLUSO IL 06/06/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-06680
presentata da
RENATO FARINA
giovedì 26 aprile 2012, seduta n.626

RENATO FARINA. -
Al Ministro degli affari esteri.
- Per sapere - premesso che:

il Falun Gong è una disciplina spirituale tradizionale cinese fondata da Li Hongzhi nel 1992, che consiste di insegnamenti spirituali, religiosi e morali per la vita quotidiana, e di meditazione ed esercizi basati sui principi di verità, compassione e tolleranza;

secondo il Rapporto annuale 2008 della Commissione congressuale-esecutiva sulla Cina, «negli anni 90 decine di milioni di cittadini cinesi praticavano il Falun Gong e gli aderenti al movimento spirituale all'interno della Cina vengono stimati ancora nel numero di centinaia di migliaia nonostante la repressione in corso da parte del governo»;

altre stime pubblicate sulla stampa occidentale fissano il numero degli aderenti al Falun Gong attualmente in Cina a decine di milioni;

nel 1996, i libri del Falun Gong vennero proibiti in Cina ed i media di stato iniziarono una campagna di diffamazione del Falun Gong;

nel 1999, la polizia cinese iniziò ad interrompere gli esercizi mattutini nei parchi pubblici e iniziò a cercare nelle case dei praticanti del Falun Gong;

il 25 aprile 1999, oltre 10.000 praticanti del Falun Gong si radunarono davanti al palazzo del Consiglio di Stato per gli appelli a Pechino, accanto alla residenza della leadership del Partito Comunista, per chiedere che i praticanti arrestati fossero rilasciati e autorizzati a riprendere la loro attività senza interferenze governative e, che il divieto di pubblicazione dei libri del Falun Gong fosse rimosso;

lo stesso giorno, subito dopo che l'allora premier Zhu Rongji aveva incontrato i rappresentanti del Falun Gong nel suo ufficio e aveva accordato il rilascio dei praticanti arrestati, il segretario del Partito Comunista Jiang Zemin criticò le azioni di Zhu e ordinò la repressione del Falun Gong;

nel giugno del 1999, Jiang Zemin ordinò l'istituzione dell'Ufficio 6-10, un apparato di sicurezza extragiudiziale, con il mandato di «sradicare» il Falun Gong;

nel luglio 1999, la polizia cinese iniziò ad arrestare i portavoce dei praticanti del Falun Gong;

il 22 luglio 1999, i media di Stato cinesi iniziarono una grande campagna di propaganda per vietare il Falun Gong con l'accusa di «sovvertire l'ordine sociale» e avvisarono i cittadini cinesi che la pratica del Falun Gong era stata vietata;

nell'ottobre 1999, il segretario del partito Jiang Zemin, secondo articoli di stampa occidentali, «ordinò che il Falun Gong fosse marchiato come un "culto", e poi chiese di approvare una legge che proibisse i "culti"»;

le autorità cinesi hanno dedicato molto tempo e risorse negli ultimi dieci anni a livello mondiale per la distribuzione di falsa propaganda, sostenendo che il Falun Gong è una «setta malvagia» suicida e militante, piuttosto che un movimento spirituale, che attinge ai concetti tradizionali cinesi di meditazione e di esercizio;

il 10 ottobre 2004, la Camera dei Rappresentanti ha adottato la risoluzione House Concurrent 304, che aveva 75 promotori bipartisan, dal titolo «Esprimendo il senso del Congresso per quanto riguarda l'oppressione del Falun Gong da parte del governo della Repubblica Popolare Cinese negli Stati Uniti e in Cina», e il testo di questa risoluzione ha osservato che «il governo cinese ha anche tentato di mettere a tacere il movimento Falun Gong e dei gruppi pro-democrazia cinesi all'interno degli Stati Uniti»;

il 18 ottobre 2005, lo stimatissimo avvocato per i diritti umani Gao Zhisheng ha scritto una lettera al presidente del Partito Comunista Cinese Hu Jintao e al premier Wen Jiabao, chiedendo la fine della persecuzione del Falun Gong e le autorità cinesi, in risposta, hanno chiuso il suo studio legale e hanno portato via la sua licenza in legge; le forze di sicurezza cinesi sono inoltre sospettate di essere direttamente coinvolte nella scomparsa del signor Gao, il 4 febbraio 2009;

in relazione alle accuse di espianto di organi sui corpi dei praticanti del Falun Gong da parte del regime cinese, secondo il rapporto dell'ispettore speciale sulla tortura e altri trattamenti crudeli, inumani o degradanti delle Nazioni Unite, Manfred Nowak, del 19 febbraio 2008 afferma che «la discrepanza tra gli organi disponibili e i numeri delle fonti identificabili si spiega con organi prelevati da praticanti del Falun Gong, e che l'aumento dei trapianti dal 2000 coincide e si correla con l'inizio della persecuzione di queste persone»;

il rapporto Annuale 2008 di Amnesty International afferma che i praticanti del Falun Gong sono stati particolarmente a rischio di tortura e altri maltrattamenti durante la detenzione; nel corso del 2007 e oltre 100 praticanti del Falun Gong sono stati segnalati morti durante la detenzione o poco dopo il rilascio a seguito di torture, privazione del cibo o cure mediche, e altre forme di maltrattamenti;

secondo il rapporto 2008 del dipartimento di Stato per i diritti umani in Cina, «alcuni osservatori stranieri hanno stimato che gli aderenti del Falun Gong costituiscono almeno la metà dei 250.000 detenuti ufficialmente nei campi di rieducazione attraverso il lavoro (RTL), mentre le fonti del Falun Gong all'estero affermano un numero ancora maggiore»;

secondo il Rapporto annuale 2008 della commissione congressuale esecutiva sulla Cina «il governo centrale (cinese) ha intensificato la campagna di nove-anni di persecuzione contro i praticanti del Falun Gong nei mesi precedenti alle Olimpiadi estive di Pechino 2008»;

i siti web relativi al Falun Gong rimangono tra i più sistematicamente ed ermeticamente bloccati dal firewall internet in Cina;

secondo il Falun Dafa Information Center, con sede a New York, almeno 3526 sono morti in carcere -:

se il Governo sia a conoscenza della cronologia dei fatti riportati e se essi corrispondano al vero;

se non intenda attivarsi attraverso i canali diplomatici e le opportune sedi internazionali affinché il Governo della Repubblica popolare cinese possa cessare immediatamente le persecuzioni, desistere da quella che appare una campagna di intimidazione, detenzione e tortura dei praticanti del Falun Gong, questo anche abolendo l'ufficio 6-10, e rilasciare i praticanti del Falun Gong detenuti unicamente per le loro convinzioni nelle carceri e nei campi di rieducazione attraverso il lavoro (RTL), compresi quei praticanti che sono parenti dei cittadini e dei residenti permanenti degli Stati Uniti;

se il Governo, in occasione del tredicesimo anniversario della ufficiale repressione cinese del movimento spirituale Falun Gong, non intenda, in modo appropriato ed efficace, esprimere solidarietà ai perseguitati in Cina, e, incontrando i praticanti del Falun Gong quando e dove possibile, ribadire che la difesa della libertà di religione resta un principio fondamentale, in conformità all'impegno preso con l'approvazione della risoluzione Mazzocchi e altri approvata il 12 gennaio 2011. (5-06680)