ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06659

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 624 del 19/04/2012
Firmatari
Primo firmatario: VICO LUDOVICO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 19/04/2012


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 19/04/2012
Stato iter:
04/07/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 04/07/2012
Resoconto DE VINCENTI CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 04/07/2012
Resoconto VICO LUDOVICO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 19/04/2012

DISCUSSIONE IL 04/07/2012

SVOLTO IL 04/07/2012

CONCLUSO IL 04/07/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-06659
presentata da
LUDOVICO VICO
giovedì 19 aprile 2012, seduta n.624

VICO. -
Al Ministro dello sviluppo economico.
- Per sapere - premesso che:

il PON ricerca e competitività è certamente il più importante programma del ciclo 2007/2013 che l'Unione europea ha finanziato all'Italia per le finalità strategiche ed entità delle risorse disponibili;

si prevede che gli oltre 3 miliardi di euro (esattamente 3,102), provenienti dal cofinanziamento FESR-Fondo europeo di sviluppo regionale, siano utilizzati dalle quattro regioni convergenza (Campania, Puglia, Calabria e Sicilia) per realizzare l'obiettivo prioritario di favorire la capacità di produrre e utilizzare ricerca ed innovazione;

i beneficiari delle risorse sono tanto i grandi gruppi industriali che le piccole e media imprese attraverso vari profili di intervento;

la recente nota del direttore generale della politica regionale della Commissione europea, Walter Deffaa, al rappresentante permanente dell'Italia presso l'Unione europea (ambasciatore Ferdinando Nelli Feroci), ha avviato la procedura di sospensione dei pagamenti intermedi e l'interruzione dei termini di pagamento dell'intero PON R&C;

il provvedimento, di per sé molto grave, è l'ultimo passo prima della procedura di rettifica totale (definanziamento, sottrazione delle risorse all'Italia ed attribuzione ad altri Paesi UE) da parte della Commissione europea ed è motivato dalle carenze significative rilevate dalle strutture comunitarie nel funzionamento del sistema di gestione e controllo delle operazioni finanziate sul PON R&C dalla direzione generale per l'incentivazione delle attività imprenditoriali (DGIAI) del Ministero dello sviluppo economico, nonché dai ritardi nelle procedure di selezione delle stesse operazioni;

per l'assistenza tecnica alla gestione ed al controllo del PON R&C la direzione generale del Ministero dello sviluppo economico si avvale di Invitalia, alla quale vengono riconosciuti (per questa sola parte di attività) oltre 45 milioni di euro;

Invitalia, inoltre, è anche il soggetto che gestisce l'attuazione di quasi tutti gli strumenti agevolativi utilizzati dalla DGIAI, con risorse di circa 1 miliardo e 400 milioni di euro (esattamente 1,388) per contributi destinanti alle imprese delle regioni convergenza;

ilprovvedimento della Commissione europea è stato assunto in quanto le attività di assistenza tecnica assegnate ad Invitalia avrebbero dovuto garantire alla DGIAI la predisposizione di procedure di selezione dei progetti conformi con la normativa comunitaria, la verifica dell'ammissibilità delle spese, l'esercizio delle funzioni di gestione e controllo nel rispetto della logica di salvaguardia del principio della sana gestione finanziaria;

proprio sulle procedure di selezione e sul sistema di controlli della DGIAI la Commissione europea avrebbe concentrato le proprie osservazioni rilevando fattori rilevanti di criticità nell'assistenza tecnica di Invitalia per ciò che riguarda i dati sullo stato di attuazione delle linee di intervento PON R&C del Ministero (circa 3 miliardi di euro (esattamente 2,973) che sarebbero dovuti andare alle imprese del Mezzogiorno nel ciclo di programmazione 2007/2013, al 31 dicembre 2011 ne risultano erogati solo 652 milioni di euro, intorno al 20 per cento delle risorse disponibili);

risulta evidente il rischio di riprogrammazione/definanziamento del programma, emerge altresì dalla lettura dei documenti dell'Unione europea il completo fallimento della strategia complessiva fissata dal precedente Governo, e sinora attuata dal Ministero dello sviluppo economico e dalla DGIAI, mentre si tratta di intervenire (attraverso gli strumenti del PON R&C) in direzione dell'innalzamento della propensione all'innovazione e allo sviluppo da parte delle imprese, con l'ambizioso obiettivo di modificare strutturalmente i fattori di contesto che attualmente limitano la capacità di iniziativa imprenditoriale, rendendo il territorio delle regioni Puglia, Calabria, Campania e Sicilia maggiormente competitivo ed attrattivo;

persiste un ulteriore dato di preoccupazione, riguardante le attività di Invitalia (nell'ambito del Ministero dello sviluppo economico) passibili di censura da parte della Commissione europea, per l'evidente potenziale/accertato conflitto di interessi tra compiti di attuazione/gestione e di controllo/audit che l'Agenzia avrebbe anche su altre importanti linee di finanziamento alle imprese, di competenza della DGIAI, in difformità dalle regole europee che regolano l'house providing;

Invitalia, sulla base dei rapporti in essere e degli atti amministrativi di affidamento, deve fornire al Ministero dello sviluppo economico - DGIAI l'assistenza tecnica per la preparazione e la realizzazione degli interventi nell'ambito del PON R&C quali la predisposizione delle procedure di selezione dei progetti, la verifica della conformità con la normativa comunitaria in materia di aiuti di Stato, il supporto tecnico per la progettazione e l'attuazione delle azioni, la preparazione di bandi e avvisi; verifica dell'ammissibilità delle spese, l'aggiornamento (con adeguamento ai nuovi regolamenti) dei sistemi informativi per il monitoraggio, il supporto all'esercizio delle funzioni di gestione e controllo del programma operativo nazionale che, coerentemente con quanto previsto agli articoli 58 e 59 del Regolamento(CE) 1083/06, devono rispondere alla logica di salvaguardia del principio della sana gestione finanziaria, il supporto alle attività di monitoraggio e verifica in itinere degli interventi, il supporto per le attività di certificazione e di audit;

la Commissione, avrebbe intanto evidenziato:

a) carenze rispetto ai controlli di primo livello dei «progetti ponte» (assistenza tecnica Invitalia);

b) audit negativo sulle modalità di costituzione del Fondo di garanzia (individuazione soggetto gestore MCC);

c) gravi ritardi nelle procedure di selezione delle operazioni, in particolare vengono contestati i tempi troppo lunghi per la valutazione dei progetti del bando «Nuove misure per investimenti produttivi innovativi» e la presenza di criteri di valutazione troppo generici (assistenza tecnica Invitalia, soggetto incaricato dell'istruttoria Invitalia);

d) gravi ritardi nella conduzione delle verifiche in loco e mancata decertificazione degli importi risultati irregolari dalle attività di controllo (assistenza tecnica Invitalia);

e) mancanza di chiarezza circa le fonte di finanziamento dei progetti prima fase certificati (legge 488, legge 46) se non erano finanziati con fondi FAS ma risorse ordinarie andavano decertificati (assistenza tecnica Invitalia);

f) mancato completamento da parte dell'autorità di audit (UVER) del controllo su 36 operazioni per un importo di 60 milioni di euro circa;

di quali elementi disponga in ordine ai fatti sopra descritti e se sia a conoscenza della situazione sopra descritta; quali iniziative intenda urgentemente assumere in ordine al programma operativo nazionale (PON) Ricerca & Competitività, quale risposta intenda rendere al direttore generale della politica regionale della Commissione europea ed infine quali adozioni intenda mettere in essere rispetto a Invitalia. (5-06659)