ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06643

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 624 del 19/04/2012
Firmatari
Primo firmatario: GAVA FABIO
Gruppo: MISTO-LIBERALI PER L'ITALIA-PLI
Data firma: 19/04/2012


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 19/04/2012
Stato iter:
20/06/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 20/06/2012
Resoconto DE VINCENTI CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 20/06/2012
Resoconto GAVA FABIO MISTO-LIBERALI PER L'ITALIA-PLI
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 19/04/2012

DISCUSSIONE IL 20/06/2012

SVOLTO IL 20/06/2012

CONCLUSO IL 20/06/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-06643
presentata da
FABIO GAVA
giovedì 19 aprile 2012, seduta n.624

GAVA. -
Al Ministro dello sviluppo economico.
- Per sapere - premesso che:

il decreto ministeriale 5 maggio 2011, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 109 del 15 maggio 2011, definito «quarto conto energia» attualmente in vigore, disciplina e regola gli incentivi per il settore del fotovoltaico e si applica agli impianti fotovoltaici che entrano in esercizio in data successiva al 31 maggio 2011 e fino al 31 dicembre 2016 (articolo 1, comma 2);

l'allegato 5 al decreto ministeriale 5 maggio 2011 disciplina le tariffe d'incentivazione per gli anni 2011, 2012 (primo e secondo semestre dell'anno), 2013 e periodi successivi;

detto decreto ministeriale ha dato nuovamente credibilità ed impulso, sia in termini economici che occupazionali, a tutto il settore del fotovoltaico ed ai settori ad esso correlati;

la programmazione degli incentivi dettata dal decreto ministeriale per gli anni 2011-2016 ha permesso alle aziende di prevedere investimenti interni di breve e/o medio e lungo termine sia sotto il profilo degli ampliamenti aziendali che delle assunzioni;

ad oggi le prospettive di crescita del mercato e di sviluppo aziendale sono positive, in quanto sono stati già sottoscritti contratti tra le aziende fornitrici del fotovoltaico ed i clienti finali, per la realizzazione di impianti per i quali sono state promesse e legislativamente previste, le tariffe incentivanti del secondo semestre 2012 e/o successive;

è notizia di questi giorni l'intenzione dell'Escutivo di modificare nuovamente (per la seconda volta nell'arco di nemmeno un anno) l'attuale conto energia e farlo addirittura con decorrenza dal secondo semestre 2012 (ossia dal primo luglio 2012, così come si legge da alcune bozze in circolazione) significherebbe (per l'ennesima volta) bloccare del tutto ed in modo irreversibile il settore fotovoltaico;

oltretutto, come detto, ciò comporterebbe la perdita di tutti i lavori già contrattualmente stipulati con i clienti per la realizzazione di nuovi impianti (in quanto già stipulati con le tariffe di incentivazione previste dall'attuale decreto in vigore per il periodo 1o luglio-31 dicembre 2012) e causerebbe alle ditte interessate, oltre che la perdita di introiti già contrattualmente acquisiti, danni per il mancato rientro degli investimenti intrapresi;

questo repentino capovolgimento del fronte normativo, oltre che a causare i suddetti danni, provoca incertezza sia negli investitori che negli istituti di credito, i quali non reputano più attendibile il settore come investimento e/o come finanziamento del credito;

quindi appare opportuno che il decreto ministeriale 5 maggio 2011 non venga modificato o abrogato per dare continuità normativa e certezza ad un mercato in forte espansione e sviluppo; se fossero necessarie delle revisioni al decreto in vigore, queste non dovrebbero causare arresti alle programmazioni economiche ed aziendali già definite, escludendo quindi modificazioni a decorrere già dal mese di luglio 2012;

sarebbe opportuno non prendere in considerazione la macchinosa prospettiva di creare per i piccoli e medi impianti (fino ad 1 MWp di potenza) inadatti ed inattuabili preventivi «registri informatici degli impianti ammessi agli incentivi» (come invece oggi già previsto per impianti della potenza uguale o superiore ad 1 MWp), che determinerebbero sostanzialmente un blocco totale del settore, in quanto ne soffrirebbe la possibilità di realizzare gli impianti di piccole (privati cittadini) e medie taglie (P.M.I.), in quanto assolutamente disincentivati dalla prospettiva di un iter burocratico estremamente laborioso, costoso ed assolutamente incerto -:

quali siano le intenzioni del Governo in ordine a ventilate modifiche del decreto ministeriale 5 maggio 2011, e con quali azioni il Governo intenda dare certezza al mercato fotovoltaico che, negli ultimi tempi, ha fortemente ridotto le proprie positive potenzialità a causa di continui cambiamenti normativi che hanno spesso inciso sulle regole in corso o retroattivamente. (5-06643)