ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/06463

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 607 del 20/03/2012
Firmatari
Primo firmatario: PIFFARI SERGIO MICHELE
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 20/03/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DI PIETRO ANTONIO ITALIA DEI VALORI 20/03/2012


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 20/03/2012
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 21/03/2012
Stato iter:
IN CORSO
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 21/03/2012
Resoconto PIFFARI SERGIO MICHELE ITALIA DEI VALORI
 
RISPOSTA GOVERNO 21/03/2012
Resoconto FANELLI TULLIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 21/03/2012
Resoconto PIFFARI SERGIO MICHELE ITALIA DEI VALORI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 21/03/2012

SVOLTO IL 21/03/2012

CONCLUSO IL 21/03/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Commissione 5-06463
presentata da
SERGIO MICHELE PIFFARI
martedì 20 marzo 2012, seduta n.607

PIFFARI e DI PIETRO. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
- Per sapere - premesso che:

in data 17 marzo 2012, il Corriere della Sera di Bergamo, ha pubblicato un articolo, a firma di Aristea Canini, dal titolo: «Energia da pneumatici, il ribaltone del governo Monti. Tavernola: l'esecutivo autorizza dopo il no dei cittadini e delle amministrazioni comunali del Sebino. Parere positivo all'utilizzo nella cementeria del "Cdr", il combustibile derivato da rifiuti»;

in buona sostanza, secondo quanto si apprende dal suddetto articolo, il Governo avrebbe dato parere positivo all'utilizzo nella cementeria di Tavernola Bergamasca, a titolo di sperimentazione, del «Cdr», ovvero un combustibile derivato da rifiuti e pneumatici triturati, dando seguito a ciò che il Gruppo Sacci, attuale proprietario degli impianti, aveva chiesto da molto tempo, come del resto evidenziato nell'ambito di una interrogazione presentata lo scorso 8 novembre, e segnatamente la n. 4-13840, cui peraltro, il precedente Esecutivo non ha mai dato alcuna risposta;

ad avviso degli interroganti le notizie riportate dal citato articolo di stampa appaiono di eccezionale gravità, anche alla luce del fatto che, proprio sulla vicenda del cementificio di Tavernola, nel 2007, attraverso una consultazione popolare, l'81 per cento dei cittadini residenti di Tavernola si erano espressi con un netto «no» all'ipotesi di bruciare i rifiuti per garantire il funzionamento dell'impianto in questione;

il 20 dicembre 2012, il Consiglio provinciale di Bergamo ha approvato all'unanimità un ordine del giorno che, con riferimento al cementificio di Tavernola, impegna il presidente della regione Lombardia e l'assessore competente a vigilare affinché durante il procedimento autorizzatorio, ovvero la fase di autorizzazione integrata ambientale (AIA), siano rispettate e valutate le posizioni espresse dagli enti coinvolti che, come noto, hanno sempre evidenziato rilevanti criticità sia sotto il profilo ambientale, sia sotto il profilo squisitamente sanitario;

per quanto risulta agli interroganti, da uno studio dell'ASL di Bergamo, emergerebbe addirittura già una elevata incidenza tumorale della zona in questione rispetto al resto delle province e della stessa regione Lombardia -:

se corrisponda al vero quanto riportato dal citato articolo del Corriere della Sera di Bergamo, di quali elementi disponga il Governo in relazione a quanto rappresentato dalla presente interrogazione e quali iniziative di competenza intenda assumere al fine di tutelare l'ambiente e la salute dei cittadini di fronte ad attività di incenerimento dei rifiuti ad opera di cementifici, come nel caso di cui in premessa, anche promuovendo un piano di monitoraggio degli effetti conseguenti a tali attività. (5-06463)