ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06385

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 603 del 13/03/2012
Firmatari
Primo firmatario: SIRAGUSA ALESSANDRA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 13/03/2012


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA 13/03/2012
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI delegato in data 04/04/2012
Stato iter:
04/04/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 04/04/2012
Resoconto CECCHI ROBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI E ATTIVITA' CULTURALI)
 
REPLICA 04/04/2012
Resoconto SIRAGUSA ALESSANDRA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 13/03/2012

ATTO MODIFICATO IL 19/03/2012

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 04/04/2012

DISCUSSIONE IL 04/04/2012

SVOLTO IL 04/04/2012

CONCLUSO IL 04/04/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-06385
presentata da
ALESSANDRA SIRAGUSA
martedì 13 marzo 2012, seduta n.603

SIRAGUSA. -
Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
- Per sapere - premesso che:
si fa riferimento anche ai fatti descritti nell'interrogazione a risposta in Commissione n. 5-06213;
in data 28 febbraio 2012 l'assessore all'istruzione della regione Sicilia, Mario Centorrino, con una nota stampa, comunica che «Il ministero dell'Istruzione ha concesso la prevista intesa alla proposta di piano di razionalizzazione e di dimensionamento della rete scolastica della Sicilia, elaborato dall'assessorato regionale. Entro pochi giorni - ha detto l'assessore Mario Centorrino - sarà definito il decreto di attuazione del piano, che sarà trasmesso all'Usr per i necessari adempimenti. Il Ministero ha preso atto di quanto deliberato dalla Regione nell'ambito della proprie autonome potestà istituzionali, evidenziando, comunque, qualora la Corte costituzionale dovesse respingere il ricorso della Regione - che rivendica a sé la determinazione dei parametri da osservare nel piano di dimensionamento - la necessità del più tempestivo allineamento ai parametri previsti dalla complessiva normativa di riferimento, e in particolare dall'articolo 19 del decreto-legge 98 del 6 luglio 2011, convertito nella legge 11 del 2011. Nel piano, al fine di consolidare l'offerta didattica e di assicurare una migliore contiguità territoriale, risultano effettuati circa 260 interventi di fusione, accorpamento e aggregazione»;
tale piano è stato approvato nonostante le proteste, di EE.LL, dirigenti scolastici, docenti e famiglie;
in particolare, si riporta di seguito il caso della mancata fusione della direzione didattica di Ganzirri e dell'I.C. «Petrarca» e la Costituzione di un Nuovo Istituto Comprensivo di Ganzirri;
con la circolare n. 28 del 5 ottobre 2011, firmata dall'Assessore Regionale Mario Centorrino e dal Dirigente Generale dell'Assessorato Ludovico Albert, si sono dettate precise disposizioni e precisi principi cui le proposte degli Enti locali dovevano ispirarsi nel proporre un loro piano di rivisitazione della rete scolastica negli ambiti territoriali di competenza;
in particolare si stabilisce che, nei casi di fusione o aggregazione di scuole del primo ciclo, nell'ottica di una valida razionalizzazione e di un riequilibrio dell'offerta scolastica sul territorio di riferimento, che preveda dimensioni ottimali per tutte le istituzioni scolastiche e la loro diffusione capillare nel territorio, va privilegiata la costituzione di Istituti comprensivi di scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado con riferimento alla maggiore vicinanza territoriale dei plessi scolastici;
nel rispetto di tali criteri, il Consiglio di Istituto ed il Collegio dei docenti della direzione didattica di Ganzirri ha inviato al Comune le proprie delibere che suggerivano la fusione di tale Direzione Didattica e dell'I.C. «Petrarca» e la Costituzione di un Nuovo Istituto Comprensivo di Ganzirri;
tale decisione è stata condivisa dall'amministrazione Comunale e adottata con delibera di Giunta nel mese di novembre 2011;
la proposta del Comune di Messina e la relativa delibera sono poi passate al vaglio del parere dell'Ufficio Scolastico Provinciale che l'ha fatta sua;
in occasione del tavolo Tecnico convocato dall'assessore Centorrino si è ratificata e verbalizzata l'accorpamento delle due scuole, alla presenza, peraltro, non solo degli enti locali, del provveditore e vice provveditore, del presidente del consiglio scolastico provinciale, delle organizzazioni sindacali territoriali e regionali, ma persino del Direttore generale dell'ufficio scolastico regionale;
prima di inviare il documento al Miur per l'intesa di rito, l'Assessorato Regionale ha effettuato, motu proprio e senza riconvocare il tavolo tecnico, diverse modifiche, addirittura definendo «errata corrige» la seconda tornata di modifiche, peraltro significative, al Piano approvato dal tavolo tecnico;
per esempio, nel documento inviato al Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, l'accorpamento tra la direzione didattica di Ganzirri e del I.C. Petrarca sparisce; le due scuole vengono separate e, per «salvare» la presidenza dell'I.C Petrarca, viene coinvolta una terza direzione didattica, quella di via del Fante, la direzione didattica Paradiso, a cui vengono tolti i due plessi di Curcuraci per essere assegnati all'I.C. Petrarca affinché così raggiunga la quota di sicurezza in quanto ad alunni;
per comprendere bene i termini della vicenda, occorre sottolineare che sotto i 600 alunni le scuole, per normativa ministeriale, dal prossimo anno scolastico non dovrebbero più contare sulla titolarità di un dirigente scolastico e di un direttore dei servizi generali e amministrativi;
genitori, docenti, personale amministrativo, tecnico e ausiliario, direzione dei servizi generali e amministrativi e direzione scolastica e della direzione didattica Ganzirri hanno scritto a parlamentari e denunciato i fatti alla procura della Corte dei conti e a quella della Repubblica, convinti che si tratti di un abuso che provocherà anche un danno erariale, oltre che un'ingiustizia tanto più grave in quanto si tratta di questioni che attengono ad istituzioni il cui fine è quello di educare le giovani generazioni;
si è pertanto sollevato il dubbio che con tale operazione, nelle intenzioni dell'Assessorato Regionale della Sicilia, si avesse come unico scopo preservare la titolarità del posto di dirigenza per la dirigente dell'I.C. Petrarca, meno anziana in servizio rispetto al dirigente di Ganzirri: si sarebbero danneggiate due istituzioni scolastiche solo per salvaguardare la dirigente dell'I.C Petrarca;
con tale scelta, infatti, si danneggia in modo irreparabile non solo la direzione didattica di Ganzirri, il dirigente, ben più anziano di servizio della dirigente del «Petrarca», e la sua direttrice dei servizi, ma si danneggerebbe in modo irreparabile anche la direzione didattica di Paradiso, il relativo dirigente e la relativa direttrice dei servizi;
a seguito di quanto sopra illustrato un gruppo di genitori, docenti e personale amministrativo, tecnico e ausiliario della direzione didattica di Ganzirri ha presentato un esposto-denuncia nel quale si rileva come il Piano «avrebbe dovuto rispondere anche, se non soprattutto, a quella che è l'esigenza prioritaria e specifica di un Piano di razionalizzazione, ovvero sia quello di coniugare la qualità di un servizio pubblico, della continuità didattica e della territorialità dell'offerta scolastica con una più oculata attenzione al contenimento della spesa pubblica»;
nello stesso si rileva altresì che: «L'Assessore Centorrino, in primo luogo, ha sottolineato e rivendicato l'autonomia della regione Sicilia in merito alla determinazione dei parametri numerici per fissare l'autonomia delle istituzioni scolastiche sulla base della legge regionale n. 6 del 2000; legge regionale che fissa i detti parametri ad almeno 500 alunni di contro a quelli di non meno di 600 di cui alle leggi sopracitate. Orbene su tali parametri regionali risulta ininfluente dissertare, giacché è un dato che, semmai, nell'essere ostinatamente portato avanti non può che aggravare e di molto il danno economico. Deve infatti rilevarsi innanzitutto che le nomine nelle scuole delle due figure apicali del Dirigente e del Direttore dei Servizi Amministrativi sono di competenza del Ministero e, come ormai è certo che accadrà, tutte le scuole inutilmente e improvvidamente lasciate sotto i parametri delle citate leggi nazionali non potranno disporre della titolarità di tali professionalità con la ricaduta in termini di qualità del servizio che è fin troppo superfluo spiegare. Ma tale ovvia considerazione che attiene alla ridotta qualità (peraltro molto aggravata dal corposissimo numero di dirigenti che saranno collocati in quiescenza dal 1o settembre 2012), per quel che si desidera segnalare, non trova nemmeno una giustificazione in termini di spesa pubblica, anzi e semmai è proprio l'esatto contrario. Due scuole non dimensionate correttamente e, peraltro, secondo i criteri di territorialità e continuità didattica dettati proprio dall'Assessore Centorrino e dal Direttore Generale Albert comportano un aggravio di spese assai cospicuo in termini di organici classi (due scuole vicine fuse, per esempio, possono formare solamente tre classi prime elementari con 87 alunni, ma ne formano 4, due ciascuna, a scuole rimaste divise), in termini di organici docenti e di organici personale Ata, in termini di minor costi di gestione per gli E.E.L.L. che devono sopperire ad esigenze varie di due istituti vicini, ma autonomi (vedi anche reperimento classi per una scuola in presenza di aule libere nell'altra). Ogni due scuole non unificate, poi, deve provvedersi anche a due Collegi di Revisori dei Conti con relative spettanze, anziché ad un solo Collegio. E c'è da aggiungere che per le tante presidenze in tutta la Sicilia lasciate sotto i parametri numerici della legge n. 111 del 2011 e che andranno a reggenza vuoi per dirigenti che per i direttori si dovranno mettere in conto per lo Stato e solo per il prossimo a.s. 2012 del 2013 qualcosa come non meno di qualche milione di euro»;
il Piano di razionalizzazione, continua l'esposto-denuncia, così diventa irrazionale e comporterà aggravi e danno economico all'erario che i sottoscrittori non credono inferiore a qualche decina di milioni di euro l'anno, da moltiplicare, ovviamente, per il numero degli anni in cui si articola un corso di studi (5 anni elementare; tre anni scuola secondaria di primo grado, eccetera) e per il numero di scuole che potevano essere fuse e non lo sono state, in modo quantomeno del tutto inutile, improvvido e superficiale sotto il profilo delle spese per la comunità;
nel merito, la mancata «fusione» tra la direzione didattica di Ganzirri e TLC. «Petrarca» anch'esso di Ganzirri, lascia molto perplessi: si tratta di due scuole del medesimo villaggio, ubicate a solo qualche decina di metri l'una dall'altra, entrambe sotto i prescritti parametri numerici, con bambini che dalle elementari della prima si iscrivono da sempre - e diversamente non potrebbe essere - alla scuola media della seconda in una perfetta continuità didattica e in una territorialità già operanti nei fatti;
sotto tutti gli aspetti quindi anche per questa singola vicenda il piano di dimensionamento approvato dalla regione siciliana sembrerebbe pertanto privo di ogni logica -:
se il Ministro sia a conoscenza della vicenda di cui in premessa e in tal caso per quale motivo abbia concesso la propria intesa al piano di dimensionamento scolastico della regione Sicilia. (5-06385)