ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/06369

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 602 del 12/03/2012
Firmatari
Primo firmatario: PALADINI GIOVANNI
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 12/03/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PIFFARI SERGIO MICHELE ITALIA DEI VALORI 12/03/2012
CIMADORO GABRIELE ITALIA DEI VALORI 12/03/2012


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 12/03/2012
Stato iter:
13/03/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 13/03/2012
Resoconto PALADINI GIOVANNI ITALIA DEI VALORI
 
RISPOSTA GOVERNO 13/03/2012
Resoconto MARTONE MICHEL ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
 
REPLICA 13/03/2012
Resoconto PALADINI GIOVANNI ITALIA DEI VALORI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 13/03/2012

SVOLTO IL 13/03/2012

CONCLUSO IL 13/03/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Commissione 5-06369
presentata da
GIOVANNI PALADINI
lunedì 12 marzo 2012, seduta n.602

PALADINI, PIFFARI e CIMADORO. -
Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
- Per sapere - premesso che:

l'articolo 24, comma 31, del decreto-legge n. 201 del 2011 recante, «Disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti pubblici» (Gazzetta ufficiale del 6 dicembre 2011, in vigore dallo stesso giorno) recante: «Alla quota delle indennità di fine rapporto di cui all'articolo 17, comma 1, lettere a) e c), del testo unico delle imposte sui redditi (TUIR), approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, erogate in denaro e in natura, di importo complessivamente eccedente euro 1.000.000 non si applica il regime di tassazione separata di cui all'articolo 19 del medesimo TUIR. Tale importo concorre alla formazione del reddito complessivo. Le disposizioni del presente comma si applicano in ogni caso a tutti i compensi e indennità a qualsiasi titolo erogati agli amministratori delle società di capitali. In deroga all'articolo 3 della legge 23 luglio 2000, n. 212, le disposizioni di cui al presente comma si applicano con riferimento alle indennità ed ai compensi il cui diritto alla percezione è sorto a decorrere dal 1° gennaio 2011»;

il prossimo mese di marzo 2012, come evidenziato da missiva inviata al presidente del tribunale di Bergamo dal presidente Anmic per la provincia di Bergamo, Giovanni Manzoni, entrerà in vigore la norma secondo la quale non sarà più possibile, per anziani e disabili, riscuotere pensioni, sociali o di invalidità a mezzo delega, di importo superiore ai mille euro ma sarà obbligatorio l'apertura di un conto corrente;

i destinatari di tale norma, individui caratterizzati da forte fragilità sociale e le cui condizioni di forte disagio riguardano anche la sfera economica del loro quotidiano, sono spesso impossibilitati a recarsi direttamente non solo a ritirare la pensione, ma anche ad aprire come richiesto un conto corrente;

invalidi, disabili e anziani, per i quali si renda indispensabile un sostegno, hanno fin qui usufruito di un «amministratore di sostegno» nominato dal tribunale, con il compito di tutelare i soggetti destinatari di pensione, ma a parte il ritiro della pensione in contanti, al momento non sarebbero abilitati all'apertura di conto corrente in nome e per conto del proprio amministrato;

fermo restando che, come per la provincia di Bergamo, sono diversi i tribunali in Italia in cui, senso del dovere e sensibilità umana, consentono tempi e procedure di nomina di tali figure di sostegno notoriamente brevi, il rischio di arrecare inevitabili disagi a persone meritevoli di assistenza e tutela dei propri interessi morali, è concreto -:

quali iniziative il Ministro interrogato intenda assumere per quanto di sua competenza predisponendo una procedura straordinaria d'urgenza, anche mediante nomina di un amministratore provvisorio, anche in deroga presso gli uffici postali, onde evitare i disagi causati dall'applicazione della succitata norma e assicurare l'erogazione del trattamento pensionistico anche alle categorie più svantaggiate.
(5-06369)