ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06319

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 596 del 01/03/2012
Firmatari
Primo firmatario: PALAGIANO ANTONIO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 01/03/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DI PIETRO ANTONIO ITALIA DEI VALORI 01/03/2012
ZAZZERA PIERFELICE ITALIA DEI VALORI 01/03/2012


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI delegato in data 01/03/2012
Stato iter:
06/03/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 06/03/2012
Resoconto CECCHI ROBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI E ATTIVITA' CULTURALI)
 
REPLICA 06/03/2012
Resoconto PALAGIANO ANTONIO ITALIA DEI VALORI
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 01/03/2012

DISCUSSIONE IL 06/03/2012

SVOLTO IL 06/03/2012

CONCLUSO IL 06/03/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-06319
presentata da
ANTONIO PALAGIANO
giovedì 1 marzo 2012, seduta n.596

PALAGIANO, DI PIETRO e ZAZZERA. -
Al Ministro per i beni e le attività culturali, al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:

nella seduta del 28 febbraio 2012 della VII Commissione alla Camera, il Governo rispondendo all'interrogazione 5-06272, ha esternato la necessità di un breve differimento dei tempi di risposta all'atto, sottolineando che «la richiesta si rende necessaria per acquisire dai diversi uffici del Ministero ogni utile riferimento informativo in grado di fornire risposta esaustiva alle questioni poste che investono una pluralità di aspetti e risultano meritevoli di una più attenta valutazione», e tenendo comunque a precisare che «intende fornire sulla questione ogni ampia rassicurazione circa l'impegno del Ministero a fornire alle suddette richieste adeguato riscontro nel più breve tempo possibile»;

negli ultimi giorni, media nazionali e locali, riportano la notizia dell'alienazione di «Villa Tritone» a Sorrento, l'immobile più prestigioso della città, che sorge a picco sul Golfo di Napoli;

la Villa comprende 12.000 metri quadrati di proprietà, inclusi i resti di una villa romana e una collezione di materiali archeologici con 145 reperti «dettagliatamente descritti nell'elenco allegato al decreto emesso dal Ministero per i beni e le attività culturali che li ha dichiarati di eccezionale interesse storico e archeologico»;

questa meravigliosa Villa costituisce un caposaldo della storia della penisola Sorrentina e della Repubblica italiana; incarnazione del mito delle sirene e leggendaria destinazione del poeta Ovidio, poi, più recentemente meta di pellegrinaggio di Torquato Tasso, nonché sede e dimora, negli anni, di politici, letterati, storici e filosofi tra i quali meritano essere segnalati Palmiro Togliatti e Benedetto Croce, che vi abitò dal 1943 al 1945;

dagli anni '70 la Villa, detta anche «Villa Astor», è residenza di una famiglia di ricchi armatori sorrentini, che l'hanno gestita e ne hanno curato la manutenzione per tutti questi anni, ma che oggi hanno deciso di alienare questo importante pezzo del patrimonio culturale di Sorrento, vendendolo ad una famiglia russa;

in particolare, con atto pubblico di compravendita ricevuto dal notaio Cinotti, di Roma, in data 19 gennaio 2012, lo storico complesso immobiliare è stato venduto per il prezzo complessivo di euro 35.320.000,00 ad una famiglia russa. Una cifra molto elevata, sulla cui provenienza è necessaria la massima trasparenza, anche in base al decreto legislativo n. 231 del 2007, e successive modificazioni o integrazioni;

in ragione dell'apposizione del vincolo storico-archeologico su dette risorse mobiliari ed immobiliari (tra gli altri con decreto ministeriale 19 marzo 1993), la vendita è stata subordinata, ai sensi degli articoli 60 e ss. decreto legislativo 22 gennaio 2004 n. 42, alla condizione sospensiva costituita dal mancato esercizio, da parte del Ministero competente o dell'ente locale, provinciale o regionale interessato, del diritto di prelazione, comunicato con denuncia di trasferimento, ricevuta dallo stesso in data 25 gennaio 2012, con scadenza nei 60 giorni successivi, in questo caso il 25 marzo 2012;

in questi stessi giorni, un'altra per la della penisola sorrentina, immortalata in tutte le stampe ottocentesche e nei dipinti dei più grandi artisti italiani - il complesso denominato «Vallone dei Mulini» - è stato oggetto di contratto preliminare di compravendita;

questo sito è l'unico vallone (i valloni erano utilizzati per indicare i confini tra un paese e l'altro della penisola sorrentina) rimasto ancora in buone condizioni, con la possibilità di osservare i resti dell'antico mulino - da cui il nome -, qualche originaria abitazione e una splendida vegetazione, proprio nel pieno centro storico di Sorrento;

dall'esame dei pubblici registri ipotecari e catastali, risulta essere stato stipulato, in data 23 dicembre 2011 (e trascritto il 20 gennaio 2012 ai nn. 3.114/2.609), un contratto preliminare di compravendita, ricevuto dal notaio Giancarlo Iaccarino, di Massa Lubrense (NA), con il quale Mariano Pontecorvo, già assessore ai lavori pubblici del comune di Sorrento, si è obbligato ad acquistare, entro il termine massimo del 30 ottobre 2012, dagli attuali 8 comproprietari, eredi ed aventi causa della famiglia Mathieu, il complesso immobiliare sito in Sorrento, località alla Rupe-Vallone dei Mulini, composto da n. 8 particelle, tutte riportate nel catasto terreni, per un'area complessiva di 4.550 metri quadrati, oltre il fabbricato già adibito a mulino;

nella menzionata nota di trascrizione si specifica, inoltre, che l'intero complesso immobiliare è stato dichiarato di interesse culturale particolarmente rilevante dal Ministero interrogato, ai sensi della legge 11 giugno 1922 n. 778 e successive modifiche e integrazioni, con decreto emesso in data 8 novembre 1927, e pertanto viene specificato che l'atto definitivo di vendita verrà denunciato al Ministero competente, e sarà presentato al soprintendente del luogo ove si trova il bene, al fine di consentire l'esercizio del diritto di prelazione da parte dello stesso, ovvero degli enti territoriali interessati, vale a dire regione Campania, provincia di Napoli e comune di Sorrento;

la salvaguardia dei menzionati complessi immobiliari, storici e naturali, «Villa Tritone» e «Vallone dei Mulini», riguarda non solo la pubblica fruizione di questi splendidi siti culturali, da parte dei cittadini sorrentini, campani ed italiani, ma anche la produttività dell'intero comparto turistico-ricettivo della penisola Sorrentina, che potrebbe annoverare detta bellezza tra le «aree di rilevante interesse culturale» -:

se sia a conoscenza della situazione sopra descritta e se intenda esercitare, relativamente all'intero o a parte del complesso immobiliare «Villa Tritone», ed entrai termine massimo del 25 marzo 2012, il diritto di prelazione ai sensi degli articoli 60 e ss. decreto legislativo 22 gennaio 2004 n. 42;

se sia possibile accertare, in base a quanto, previsto dalla normativa italiana sull'antiriciclaggio (decreto legislativo n. 231 del 2007, e successive modificazioni o integrazioni), la provenienza del denaro relativo all'ingente transazione economica, relativa alla vendita del prestigioso bene immobiliare, al fine di evitare un danno ulteriore al patrimonio della penisola;

se e quali iniziative intenda adottare al fine di esercitare, per l'intero o per parte del complesso immobiliare «Vallone dei Mulini», tenendo conto della futura ricezione della relativa denuncia di trasferimento, il diritto di prelazione previsto dal già menzionato decreto legislativo n. 42 del 2004;

quali iniziative intenda, comunque, adottare al fine di evitare che i succitati patrimoni immobiliari, storici ed archeologici di Sorrento, vengano abbandonati o totalmente privatizzati, invece di costituire siti di rilevante interesse per i cittadini ed i turisti, di provenienza nazionale ed internazionale, e quali misure intenda avviare per consentire la valorizzazione e la pubblica fruizione degli stessi siti, anche sotto il profilo culturale e turistico. (5-06319)