ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/06289

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 594 del 28/02/2012
Firmatari
Primo firmatario: RAVETTO LAURA
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 28/02/2012


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 28/02/2012
Stato iter:
29/02/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 29/02/2012
Resoconto RAVETTO LAURA POPOLO DELLA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 29/02/2012
Resoconto CERIANI VIERI SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 29/02/2012
Resoconto RAVETTO LAURA POPOLO DELLA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 29/02/2012

SVOLTO IL 29/02/2012

CONCLUSO IL 29/02/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Commissione 5-06289
presentata da
LAURA RAVETTO
martedì 28 febbraio 2012, seduta n.594

RAVETTO. -
Al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:

è stato segnalato ripetutamente e da più parti - anche dagli stessi Organi rappresentativi dei Giudici tributari, a partire dal Consiglio di presidenza della giustizia tributaria - che uno dei principali motivi per i quali la Giustizia tributaria soffre in termini di efficienza e tempestività è dato dalla carenza degli organici e da una conseguente distribuzione inefficiente, sul territorio nazionale, dei Giudici in organico, tenuto conto della mole dei carichi pendenti;

è stato altresì segnalato, in particolar modo dalla componente non togata dei giudici tributari che recenti interventi legislativi volti a velocizzare il processo tributario avrebbero aggravato, piuttosto che migliorato, le loro condizioni di lavoro; pochi Giudici, peraltro già impegnati nelle loro tipiche attività professionali, avrebbero invero dovuto fronteggiare un numero crescente di adempimenti processuali e di decisioni, soprattutto di natura cautelare;

il decreto-legge n. 98 del 2011, contenente «Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria», all'articolo 39 («Disposizioni in materia di riordino della giustizia tributaria»), comma quattro, prevede che, al fine di coprire 960 posti vacanti, alla data di entrata in vigore del decreto-legge, presso le commissioni tributarie, il Consiglio di presidenza della giustizia tributaria provveda ad indire, entro due mesi dalla predetta data, apposite procedure concorsuali riservate ai magistrati ordinari, amministrativi, militari e contabili che non prestino già servizio presso le predette commissioni;

la disposizione legislativa evidentemente si giustifica come misura volta a venire incontro ai disagi segnalati, visto che il reclutamento straordinario attinge da categorie dedite professionalmente all'attività giurisdizionale;

il Consiglio di presidenza della giustizia tributaria, con delibera n. 1556 del 19 luglio 2011, ha revocato, in conformità a quanto previsto dalla legge, le procedure concorsuali avviate prima dell'entrata in vigore del decreto-legge n. 98 del 2011 per l'assegnazione di incarichi a favore dei componenti in servizio (concorso interno), preannunciando l'indizione di procedure concorsuali destinate alla copertura dei posti vacanti con accesso riservato ai magistrati ordinari, amministrativi, militari e contabili che non prestino già servizio presso le predette commissioni;

il bando del concorso è stato quindi pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 16 agosto 2011 ed i termini di presentazione delle domande sono spirati il 15 settembre dello stesso anno;

per accelerare al massimo la procedura di reclutamento straordinario e, al tempo stesso, per massimizzare il risultato concorsuale, l'articolo 4, comma 39, della legge 12 novembre 2011, n. 183, ha quindi stabilito che tutti i candidati risultati idonei all'esito del predetto concorso sono nominati componenti delle commissioni tributarie ed immessi in servizio, anche in sovrannumero, nella sede di commissione tributaria scelta per prima da ciascuno di essi: gli stessi entrano a comporre l'organico della commissione tributaria prescelta a misura che i relativi posti si rendono progressivamente vacanti e da tale momento sono immessi nelle relative funzioni;

è palese dunque lo sforzo organizzativo che il Governo ha inteso imprimere a queste attività di reclutamento, per dare una risposta quanto più tempestiva possibile alla necessità di un maggior numero di Giudici tributari in servizio;

è evidente anche la semplificazione procedurale che, contestualmente, il Governo ha voluto assicurare per le medesime finalità: il reclutamento di tutti i candidati idonei, anche in sovrannumero, vale infatti a velocizzare il concorso, ponendo in secondo piano - ad esempio - l'utilità di una graduatoria precisa;

a distanza di oltre cinque mesi dal bando di concorso le procedure risultano ancora pendenti e concluse solo in minima parte: molti partecipanti al concorso hanno formalmente diffidato il Consiglio di presidenza della giustizia tributaria a concludere sollecitamente le procedure di reclutamento, ma ancora non si conoscono i tempi esatti di pubblicazione delle graduatorie riferite a tutte le sedi di commissione tributaria bandite;

sembra evidente che, a causa di tale ritardo, saranno più lunghi i tempi di reclutamento dei nuovi giudici e più tardi si potrà porre rimedio alle ricordate disfunzioni della Giustizia tributaria;

tale aspetto non sembra affatto da tenere in secondo piano, se si considera che le norme richiamate fanno parte di provvedimenti legislativi di manovra finanziaria;

appare inoltre evidente il rilievo che tale problematica riveste ai fini della piena operatività del sistema della giustizia tributaria -:

se il Ministro interrogato abbia contezza di quanto riferito e, in ragione di quanto precede, se intenda assumere, e quali, iniziative, anche di carattere normativo, per far fronte alla problematica descritta in premessa.(5-06289)